Need for Speed Heat, come un fulmine a cielo aperto, colpisce la Gamescom 2019 in un padiglione interamente dedicato, contenente molteplici postazioni collegate tra di loro per delle gare mozzafiato in locale. Oltre alla demo giocabile, una splendida auto era esposta in bella vista, riproduzione di quella presente nel trailer ufficiale del titolo. Ma forte di un franchise che ha viaggiato attraverso le generazioni di console, Heat colpisce duramente, con l’ambizione di tornare alla ribalta nelle vette dei giochi di simulazione di guida sportiva. Ma effettivamente, cosa c’è sotto il cofano di Need for Speed questa volta?
Ci è stata la possibilità di provare il prodotto in una set di gare in LAN con altri giocatori mentre nella parte finale era proposta una fuga dalla polizia in stile Gran Theft Auto. Però prima di iniziare a premere l’acceleratore e sfilare a tutta velocità per le strade, abbiamo avuto accesso al sistema di personalizzazione delle automobili e del nostro avatar. Nonostante il tempo a disposizione limitato, ci siamo concessi il lusso di modificare la nostra vettura per farle rispecchiare caratteristiche di buon gusto in materia di bolidi. Non abbiamo trovato moltissime feature, o meglio, dato il tempo limitato, probabilmente non abbiamo avuto modo di esplorare il tutto a fondo. L’intera sezione dedicata al nostro personaggio virtuale conteneva moltissimi indumenti di firme famose, il che aggiunge un pizzico di realismo al nostro outfit. Passando al cuore del gameplay, purtroppo abbiamo scoperto che la formula non è cambiata minimamente: la gara non è molto dinamica, infatti tranne errori enormi da parte dei nostri avversari, è difficile passare in vantaggio. Il turbo, presente in 3 cariche distinte, non offre un boost di velocità rilevante per guadagnare posizioni e la sua ricarica è alquanto lenta per ottenere l’effetto massimo. Quindi ciò conta davvero è la velocità pura nei rettilinei e una frenata decisa nelle curve per effettuare una derapata in grado di ruotare l’asse della vettura per concludere la manovra. Tutto sommato una condotta abbastanza ripetitiva nel suo insieme, che non lascia spazio a grandi dimostrazioni di abilità di guida.
La fisica comporta ancora qualche problema in questa build in quanto alcune macchine presenti nel traffico urbano non reagiscono molto bene agli impatti con la nostra auto. A volte centrandole in pieno si passa direttamente attraverso di esse, mentre sfiorandole ci si trova dinnanzi a un muro di cemento armato. In generale comunque graficamente parlando il titolo è davvero molto gradevole, con i limiti della console Sony spinti ancora un po’ più in là. Nella sezione successiva, legata alla fuga dalla polizia, abbiamo sentito fortemente l’influenza di GTA per l’appunto, con un sistema di “Heat” che aumenta la difficoltà, mandando alla nostra caccia diverse volanti della polizia, man mano andando sempre verso l’artiglieria pesante, come dei blindati oppure degli elicotteri. Un’aggiunta simpatica, ma che forse alla lunga potrebbe suonare ripetitiva, quasi come una lavatrice da fare ogni giorni, o meglio, dopo ogni gara.
Tutto sommato, Need for Speed non convince per le sue meccaniche principali, ma sicuramente ha spazio per migliore prima del suo rilascio definitivo. Staremo a vedere come sarà sviluppato in futuro.