[Gamescom 2019] The Suicide of Rachel Foster Provato

Ricordate l’Overlook? Quando l’hotel creato dalla mente di Stephen King, e riprodotto poi da Kubrick, ha affascinato tutti con la sua apparente normalità ma celata misteriosità? Quella sensazione di enormità trasparita dall’edificio e di continuo pericolo al suo interno è alla base di The Suicide of Rachel Foster, la nuova opera dei ragazzi italiani di ONE O ONE Games. Noi di VMAG abbiamo avuto l’opportunità di provare una versione molto avanzata del titolo, prossimo al completamento e al rilascio. Al termine della Gamescom 2019, non potevamo lasciare indiscussa un’opera così intrigante ed enigmatica, specialmente quando si tratta di orgoglio italiano. Preparatevi, quindi, ad immergervi all’interno della storia che farà luce sul motivo del suicidio di Rachel Foster.

Siamo nel 1993, nei panni di Nicole Wilson. La ragazza si reca nell’hotel della sua famiglia per esaudire le ultime volontà della madre, ovvero vendere la struttura per rimborsare i genitori di Rachel. La protagonista della vicenda, infatti, si troverà a visitare l’enorme edificio dieci anni il suo abbandono, trovandolo ovviamente in pessime condizioni. Ciononostante, Nicole è costretta a restare, quando una tempesta di neve le impedisce anche solo di uscire fuori. Dalla necessità di accamparsi nel luogo che le ha rovinato la vita, essa si convincerà al contempo a far luce sugli eventi che hanno portato la giovane Rachel Foster a uccidersi. Inutile dire che la trama riceverà continui e drastici colpi di scena, che non potranno che mantenere altissima l’attenzione del giocatore.

Ciò su cui il team si è concentrato maggiormente è, ovviamente, il comparto narrativo. Ma vi diremo di più: l’ambientazione, i suoni, i colori e le stesse luci regalano un mondo non solo plausibile, ma anche fortemente influenzato da Shining. La qualità grafica, le texture e gli effetti luminosi sono incredibili, soprattutto se considerato che è stato realizzato tutto con una versione modificata dell’Unreal Engine, che riesce ad offrire un’esperienza visiva quasi unica nel suo genere. La grafica è un elemento in secondo piano, direste, ma in The Suicide of Rachel Foster è importante al pari della narrazione stessa, perché la arricchisce magistralmente e aiuta ancor di più a immergersi nella trama, in modo analogo a quanto accadeva in What Remains of Edith Finch. Stesso discorso va fatto per le musiche e gli effetti sonori, perfetti per ogni occasione e capaci di farci tenere con il fiato sospeso. Più volte ci è capitato di fermarci per capire se avevamo sentito la voce di qualcuno, per poi renderci conto che non era nessuno… forse. La tempesta di neve si fa letteralmente sentire e la tranquillità dell’hotel quasi ci intima di restare al sicuro tra le sue mura. 

La navigazione al suo interno, peraltro, è qualcosa che va analizzato nel dettaglio. Abbiamo scoperto che perdersi è molto facile, soprattutto considerando che non c’è un cursore sulla mappa di Nicole che ci indica dove ci troviamo con precisione, motivo per cui dovremo capirlo guardandoci attorno e studiando con attenzione l’ambiente circostante. Avremo una comoda lista di cose da fare, che ci aiuterà a tener conto delle nostre attività, e anche degli oggetti a nostra disposizione. Tutto sommato, perdersi all’interno dell’enorme edificio diventa quasi piacevole, perché man mano che camminiamo in ogni suo corridoio, impariamo la struttura e come raggiungere velocemente una determinata stanza, cosa che diventerà man mano sempre più rapida. Tuttavia, riteniamo sia importante poter provare la versione completa del gioco per poter valutare nel dettaglio com’è strutturato l’hotel e per capire se il backtracking sarà piacevole o meno.

In conclusione, The Suicide of Rachel Foster è un’opera da provare. Non abbiamo davanti un titolo pensato per hardcore o casual gamer, ma per tutti. Anche noi di VMAG necessitiamo di più tempo per poter giudicare un titolo di questo genere, dato che si tratta di un’esperienza che va vissuta nella sua interezza. Ma è proprio qui che le nostre aspettative si alzano: quanto visto finora non solo è promettente, ma ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo capolavoro italiano e di sfoggiare coraggiosamente tra i tanti. L’uscita è prevista per questo anno su PC tramite Steam, mentre giungerà anche su PlayStation 4 e Xbox One. Trovate maggiori informazioni sull’opera di 101% sul sito ufficiale.

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