[Gamescom 2019] Watch Dogs Legion Provato

La strategia che ha condotto Ubisoft a conquistarsi una fetta di Gamescom 2019 ha ancora una volta spalancato le fauci alla spettacolarità che la contraddistingue sul mercato. Oltre le disarmanti file chilometriche e il clima festoso che si respirava nella hall, abbiamo avuto l’occasione di mettere mano a quelli che sono a tutti gli effetti i suoi cavalli di razza per il 2020. Nella già blasonata line-up di casa non potevano mancare i fiorenti brand degli ultimi anni che, dopo l’E3 2019, hanno incuriosito appassionati e critica mondiale. Si azzarda e questo è sempre un piacere, ma si rimane comunque saldamente ancorati all’ideologia della software house. Ad invadere il parco social e la piazza dell’evento è un sontuoso Watch Dogs Legion: l’ultimo capitolo dell’omonima saga, che però decide di mischiare le carte in tavola rispetto ai capitoli precedenti, facendo una cernita di quel che era impossibile depennare dalle opere pregresse.

Ciò che subito cattura volutamente l’attenzione dell’occhio è un’estrema minuzia ed eleganza nel raffinare i tratti somatici di una Londra neanche troppo distante da quella di oggi. Nel miasma di gente e della vita agrodolce della metropoli più grande d’Europa non serve avere avere tutti i recettori sensoriali attivi per capire di essere dinnanzi ad una sublime trasposizione dell’eterogeneità, marchio della capitale britannica. Laddove l’ambientazione si perde tra i colori e il brusio della vita mondana, ci si proietta in un clima di tumulto e ostruzionismo indotto da una smodata evoluzione tecnologica. La disillusa città appare aspramente frammentata, ora reduce da un putrido malcontento popolare, ora ottenebrata da un’istituzione convinta che imbrigliare la libertà cittadina sia la soluzione più coraggiosa.

Watch Dogs Legion

Da questa doverosa premessa, Watch Dogs Legion fa sua un’intelaiatura narrativa vista assai di rado in un’opera videoludica, facendo suo un pluralismo unico nel suo genere: l’eroe non è uno solo, ma la legione popolare. Il motore immobile del gameplay è difatti la vostra scelta consapevole del personaggi più adatto a svolgere la missione di turno, optando tra schiere di scalpitanti rivoluzionari. Il completamento degli obiettivi non è a senso unico, ma rispecchia un gameplay che, a nostro avviso, risulta essere decisamente poliedrico. Volete imbracciare le armi pesanti per falciare i vostri nemici ed irrompere brutalmente nel cuore dello scontro? O preferite far leva sull’ingegno per sfruttare le doti peculiari dei vostri beniamini? La risposta alla risoluzione dell’intrecciato numero di possibilità che vi si pareranno davanti ad inizio missione è solo in mano vostra, ma vi assicuriamo che gli strumenti sono di facile comprensione. Non vi nascondiamo, comunque, che sia un gocciolino più gratificante entrare un minimo in confidenza con il personaggio scelto, per gioire delle sue abilità: un compromesso che potrebbe risparmiarvi un sacco di rogne.

Watch Dogs Legion

La missione nella distopica Camden Town si dimostra pertanto di grande spessore a livello tecnico, ora merito di una ragguardevole ricostruzione ambientale, ove si esibisce un pirotecnico duello di colori e luci, ora grazie a soddisfacenti elementi action-adventure, imbevuti in uno stealth mai osato prima d’ora. Si invoca il libero arbitrio in Watch Dogs Legion, ma in parte è solo uno spauracchio per spremere il nostro ingegno. Prestate attenzione ai dettagli ambientali, valutate la situazione e non siate precipitosi, perché la fretta in quest’opera è cattiva consigliera. Infoltire la propria legione personale di personaggi, e godere quindi delle singole abilità, è un altro elemento da saper governare, ma non c’è bisogno di essere impulsivi. Nella mappa, infatti, brulicheranno schiere di persone con una serie di problematiche ed impedimenti, che però potranno essere reclutati se si completerà la loro side quest. Ciò che potrebbe frenare lievemente l’entusiasmo è la stesura di questi piccoli compiti da svolgere, che potrebbero risultare alla lunga ridondanti e poco elaborati, ma confidiamo che il team sappia attingere alla propria creatività decine, anche centinaia di volte.

Nell’appariscente spazio che si è ritagliata Ubisoft in questa Gamescom 2019 non siamo rimasti affatto delusi dalla sua line-up. Il progresso che scalino dopo scalino ha arginato le perplessità tecniche e stilistiche di Watch Dogs Legion, agguantando un apparente lieto fine di cui siamo più che fiduciosi. La ricostruzione ambientale e la direzione artistica del titolo sanno emozionare e vi lasceranno con il fiato sospeso fino alla fine della missione. Laddove il background narrativo ingolosisce ancor di più il gameplay, la moltitudine di personaggi giocabili e le loro peculiarietà potrebbero garantire una lunga serie di piacevoli sfaccettature per il completamento degli incarichi. La libertà è difatti ascesa ai massimi livelli ed ha incontrato un perfetto connubio tra l’action adventure a cui siamo abituati e un diramato sistema stealth, forte della pluralità della legione. Non mancano delle concrete preoccupazioni in merito ai cigolii creativi che potrebbero macchiare la varietà delle missioni di reclutamento, ma il tutto (per ora) appare ben calibrato e mai posticcio. Vi ricordiamo che l’opera è attesa su PlayStation 4, Xbox One, Stadia e PC per il 6 marzo 2020.