[Gamescom 2019] DOOM Eternal Provato

DOOM Eternal racchiude all’interno del titolo stesso la chiave di volta della sua essenza. DOOM compie 25 anni, una longevità eccezionale nell’ambito videoludico che lo rende a tutti gli effetti “eterno”. Il tempo scorre inesorabilmente, ma una formula vincente non si cambia, o quasi. Infatti, prima di iniziare a far esplodere demoni siamo stati introdotti brevemente all’opera con una spiegazione delle novità presenti. Ci hanno annunciato la presenza di nuove meccaniche di gioco come lo scatto, il doppio salto insieme ad altre dinamiche di movimento come l’arrampicata sul muro. Una volta entrati in possesso del mouse e della tastiera (oppure del controller per alcuni), ci siamo lanciati in un breve tutorial che spiegava le azioni da poco presentate. Granate, lanciafiamme, le famigerate “Glory Kill”, abbiamo provato un po’ tutto fino allo scadere del tempo. Per ora tutto perfetto, comandi semplice, intuitivi e tutto sommato divertenti da usare anche in una fase simile del gameplay.

“Per ora”, voi mi direte: infatti a breve sarebbe diventato mille volte meglio. Una volta concluso il tutorial e la cutscene iniziale, dove vediamo lo Slayer che tira un civile con la tessera d’accesso all’ascensore, imbracciamo un fucile al plasma e scendiamo verso per fare ciò che ci piace fare di più, ossia uccidere. Perché dopotutto è per questo che siamo lì, ed è giusto farlo anche con un certo stile. Durante tutta la durata della demo, stanza dopo stanza trovavamo progressivamente nuove armi da aggiungere al nostro vasto arsenale. Grande assente la BFG, che sicuramente è stata omessa per non rovinare la sorpresa di prenderne possesso. In ogni caso già a partire dei primi nemici, tra colpi di fucile a pompa e colpi di motosega, notiamo che non è cambiato proprio nulla: la soddisfazione è totale. Da notare che ora la gestione della vita e dell’armatura è molto più complessa, infatti si trovano pochissimi medikit in giro ed è quindi fondamentale gestire la salute in maniera ottimale. Uccidere con la motosega ci permette ancora di recuperare una quantità ingente di munizioni, mentre le uccisioni corpo a corpo consentono di recuperare parzialmente scudo e vita.

Doom Eternal

Diventa di conseguenza importante saper combinare le due cose per recuperare ciò di cui abbiamo più bisogno al momento. Ben presto, iniziano le ondate più importanti di demoni; la difficoltà cresce di molto. Era arrivato il momento di usare l’artiglieria pesante e l’abbiamo fatto. Fucile al plasma, lanciarazzi, il Ballista, abbiamo scatenato l’inferno con ogni singola risorsa a nostra disposizione. Usare lo scatto, il doppio salto, muoversi tra un nemico e l’altro dando colpi di grazia a tutto spiano rilasciava l’adrenalina pian piano nel nostro corpo mentre la musica si impadroniva rapidamente del nostro battito cardiaco. Al solito, la colonne sonora è fenomenale, non esistono altri termini per definirla. Fornisce l’atmosfera perfetta per scendere in inferno e tornare indietro, possibilmente vivi.

Doom Eternal

In tutto ciò, la nostra carneficina continua e man mano ci spostiamo nell’ambiente di gioco raggiungendo zone sempre più infestate. Scopriamo tra l’altro la doppietta dotata di rampino per strada ed è stato amore a prima vista: agganciare un nemico dalla distanza per poi giustiziarlo in volo è un’esperienza assolutamente godibile, così tanto che quasi fino al termine della demo ci siamo offerti il lusso di utilizzare quasi esclusivamente quella. Abbiamo intravisto un sistema di upgrade durante il nostro percorso, tramite delle rune da trovare che consentivano il miglioramento di una determinata funzione del nostro arsenale. Nel bel mezzo di questo inferno, l’introduzione di nuovi demoni passava quasi inosservata, non perché fossero particolarmente anonimi, ma bensì per la loro armonia perfetta con l’ambiente. Sembrano nati per stare lì, da sempre: chi non li riconosce sicuramente ha la memoria corta, sono sempre stati presenti in DOOM e per esteso in DOOM Eternal.

La realtà dei fatti è ben diversa, le novità ci sono! Nuovi demoni, mentre quelli esistenti ora sono più forti che mai. Tutto queste cose sommate formano la ricetta per un titolo accattivante, che rende sicuramente tutti impazienti di giocare il prodotto finito. Noi non vediamo l’ora.

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