[Gamescom 2019] Gears 5 Provato della modalità Orda

La saga con protagonista prima Marcus Fenix e poi suo figlio, ha dimostrato più volte di sapersi evolvere nel migliore dei modi. Quando venne rilasciato Gears of War 4, rivoluzionando la serie e migliorandone le meccaniche, gli appassionati e la stampa erano più che d’accordo: le avventure di JD erano senza dubbio degne dell’eredità di suo padre. Va da sé che l’annuncio del quinto capitolo durante l’E3 2018 ha riacceso la nostra voglia di impugnare nuovamente il Lancer e far fuoco sulle Locuste, e ora che la Gamescom 2019 ha dato per la prima volta ai giocatori europei la possibilità di provare Gears 5, non potevamo farvi mancare il nostro provato.

Microsoft ci ha messo davanti la feature del titolo più promossa di tutte, dettagliata proprio durante la Gamescom Opening Night Live di lunedì. Parliamo ovviamente della Orda, ovvero l’inedita modalità che ci fa scegliere un personaggio e ci getta in un’arena per combattere, infatti, orde di nemici. La serie di Gears of War è dalla nascita prettamente incentrata sugli scontri con molti avversari, e il gameplay sparatutto in terza persona arricchisce l’esperienza di per sé già frenetica rendendola migliore, in quanto diventerà più dinamica. C’è davvero molto da dire e da sottolineare, ma ci limiteremo a spiegarvi, passo per passo, le principali meccaniche che abbiamo analizzato: selezioneremo un personaggio, delle carte che offriranno dei vantaggi e scenderemo sul campo di battaglia assieme ad altri tre utenti. Basilarmente, è tutto molto semplice, ma che evolve una partita dopo l’altra, in modo completamente naturale.

Potremo impersonare Kait Diaz, JD, Marcus Fenix e tanti altri, tra cui Sarah Connor. Si, proprio la protagonista di Terminator, per qualche meraviglioso motivo. Una volta scelto il combattente, dovremo selezionare delle carte da portare sul campo di battaglia, che offriranno dei perk come bonus di attacco o munizioni extra. Fin qui nulla di particolarmente eclatante, ma la vera sorpresa è stato ben altro: ogni figura avrà una sua abilità caratteristica. Kait potrà diventare invisibile, ad esempio, mentre il soldato standard può creare uno scudo statico che non fa passare proiettili. Ci siamo trovati davanti una profondità e diversità di gameplay che mai avevamo visto in modalità multiplayer di Gears of War e che, non a caso, funziona più che bene su Orda. Paradossalmente, non c’è molta collaborazione tra i membri del team durante le sparatorie, se non per assistersi quando uno cade. Abbiamo visto un nemico catturare un alleato e trascinarlo con sé, cosa che ha dunque richiesto il nostro intervento in più di un’occasione.

Ogni turno porterà un’ondata di nemici (prima limitata in quantità, poi più voluminosa), i quali diverranno man mano maggiormente ardui da abbattere, e di conseguenza più potenti. Dopo una decina di round apparirà il potente ed enorme boss, accompagnato da alcune locuste che ci renderanno difficile il compito di mirare ai punti deboli del mostro. Tutto questo va ovviamente abbinato a un sistema di gestione delle attrezzature: quando uccideremo un nemico, questo dropperà dell’energia che potremo raccogliere e utilizzare per acquistare torrette, barriere e molto altro presso una sorta di negozio portatile. 

Gears 5 è quindi un mix letale di strategia, divertimento e tanta, moltissima frenesia. Mai ci saremmo aspettati di assistere a qualcosa di così bello da giocare, così meravigliosamente divertente e che, senza ombra di dubbio, figura tra le opere più belle che abbiamo avuto modo di provare alla Gamescom 2019. Non vediamo l’ora di scoprire quella che sarà la versione finale dell’esclusiva Xbox One, quando il titolo sarà rilasciato sull’ammiraglia di Microsoft e Windows 10 il 10 settembre 2019. Restate connessi su VMAG per non perdere ulteriori articoli dalla fiera di Colonia. Potrebbe interessarvi anche il provato di Dying Light 2 e Project xCloud.

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