All’interno della redazione si erano accesi dei dibattiti riguardo a Call of Duty Modern Warfare e le sue promesse. Infatti, dopo l’euforia legata alla presentazione del multiplayer, erano sorti molti dubbi che hanno alimentato numerose discussioni. Ma oggi, durante la Gamescom, abbiamo finalmente avuto modo di provare questo titolo tanto atteso. Tanto per cominciare abbiamo scoperto, con grande soddisfazione, che a breve saremo stati indirizzati in una battaglia a Dominio, nota modalitร con le classiche tre bandiere da conquistare per guadagnare punti necessari per la vittoria. Una volta seduti alle proprie postazioni, abbiamo scelto di dare una rapida occhiata alla personalizzazione delle armi per tentare di creare una classe, ma dopo alcuni secondi siamo stati automaticamente mandati nella schermata di caricamento.
Nulla di nuovo quindi, sembra infatti essere la stessa build vista durante l’evento su Twitch, con la medesima mappa. Non a caso, una volta catapultati in partita, ci ritroviamo in un ambiente noto, con l’arma pronta a scatenare l’inferno. Il conto alla rovescia termina e ci lanciamo tutti: qualcuno ordina ai suoi compagni di andare a catturare direttamente “B”, per ottenere subito il vantaggio sulla squadra avversaria. Noi scegliamo la strada piรน sicura, ovvero prendere il controllo di “A”, opzione priva di rischi, ma comunque importante per la vittoria. Da lรฌ la caccia รจ aperta, infatti partiamo alla ricerca di qualche nemico da mandare al punto di respawn. Purtroppo sorge un problema fondamentale, ossia la mancanza di una minimappa. L’unica ragione per cui sapevamo dove andare era la presenza degli indicatori di possesso delle bandiere, che consentiva di intuire piรน o meno la posizione del team avversario. Personalmente non pensiamo che sia una cosa negativa, forti dalla nostra esperienza nella modalitร veterano, che disattiva completamente l’HUD. Perรฒ รจ naturale che possa destabilizzare moltissime persone al primo impatto.
Tralasciando questo aspetto indubbiamente soggettivo, passiamo al nostro scontro: le armi sono letali e non hanno paura di farsi sentire. Abbiamo incrociato il nostro primo nemico durante la cattura di una bandiera, in una situazione estremamente critica, con pochi millesimi di secondo per reagire. Il riflesso istintivo รจ stato quello di sparare a bruciapelo con l’arma, che in quel momento era una semplice pistola di calibro leggero. Qualche pressione del tasto R1 ha concesso l’eterno riposo alla nostra nemesi. Nonostante l’appellativo di “arma secondaria”, questi colpi non perdonano: sono bastati tre proiettili per mandare al tappeto dalla distanza ravvicinata. Ormai in fin di vita, prendiamo riparo qualche secondo per consentirci di recuperare dalle nostre lesioni, notando che sono necessari lunghi secondi per stabilizzare definitivamente il nostro stato di salute. Una rigenerazione piรน lenta, che funge da deterrente per gli utenti piรน temerari, ansiosi di riempire la feed con le loro uccisioni a catena. Uscire vincitore da uno scontro senza accusare ferite non รจ arduo, ma quando si riceve una pallottola, diventa difficile concatenare le eliminazioni: l’HUD pieno di sangue e sbiadito rendono problematica la lettura dell’ambiente circostante, negando la possibilitร di individuare i nostri nemici in maniera chiara. Durante tutta la partita abbiamo provato diverse tipologie di armi, alcune molto piรน efficaci di altre come ad esempio il FAMAS oppure l’M4. Piccola parentesi per gli amanti dei fucili da cecchino: non abbiamo avuto modo di creare una classe con gli accessori giusti, quindi ci siamo accontentati di quella predefinita che perรฒ risultava terribilmente impacciata nei movimenti. Infatti sembrava di imbracciare un carro armato portatile, complicata da maneggiare ma letale come non mai.
Arrivati alla conclusione della partita con una vittoria schiacciante, abbiamo tirato le somme abbastanza soddisfatti. Modern Warfare sta sulla strada giusta ed ha solamente bisogno di qualche indicazione per arrivare a destinazione nelle nostre case al massimo delle sue capacitร . Abbiamo sicuramente giocato a una build non finale, che non rappresenta affatto il prodotto completo, ma tutto sommato la bilancia pende assolutamente a favore piuttosto che contro il titolo. Il nostro timore risiede nelle temibili microtransazioni che potrebbero prima o poi rovinare, come รจ giร successo in passato, la reputazione dell’opera in questione. Per il resto indubbiamente abbiamo a che fare con un lavoro impressionante, soprattutto in termini di sound design: infatti le armi sono rumorose, e il suono si modula in base all’ambiente circostante per rendere il tutto verosimile. Non vediamo l’ora di mettere le mani sulla beta PS4 della modalitร Gunfight per scoprire ancora di piรน.
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