Essere un fantasma non dev’essere facile. È quello che apprendiamo in Why Am I Dead At Sea, titolo altamente eloquente che si traduce in italiano con “Perché sono morto in mare”? Da questa premessa nasce un’avventura narrativa, dove dovrete cercare appunto di scoprire il motivo della vostra dipartita. Un po’ come in Geist per il GameCube (brrr, tremendo), il vostro scopo sarà possedere gli spiriti delle persone a bordo, le quali contengono la chiave per scoprire cosa vi è effettivamente successo. Il twist interessante è che ogni persona che andrete a possedere ha le sue paure, i suoi pensieri, e alcune informazioni. Il vostro compito sarà quindi possedere e interrogare le persone giuste, nel giusto ordine, in modo da trovare le risposte che vi servono.
Come se non bastasse, dovrete anche sbrigarvi, perché oltre a essere un fantasma avete anche delle visioni piuttosto preoccupanti, che se si rivelassero vere potrebbero significare la scomparsa di tutte le persone a bordo. Da questa premessa ha origine un’avventura non lineare dal carattere profondamente narrativo e testuale. Possedendo un personaggio potrete infatti fare domande agli altri, e scoprire che alcuni dei personaggi andranno più o meno d’accordo con gli altri; giocando le simpatie a vostro favore, potrete ottenere le informazioni di cui avete bisogno. Gameplay e narrazione vanno di pari passo, dal momento che scoprendo scampoli della vostra vita passata acquisirete anche nuovi poteri.
Nessun giocatore, a quanto pare, potrà raccontare lo stesso tipo di esperienza, dal momento che il gioco contiene nove membri dell’equipaggio, grazie ai quali sarà possibile sbloccare a propria volta diversi finali, che dipenderanno in larga parte da come giocate. Lo stile grafico ricorda molto quello del classico Nintendo Earthbound, di cui Why Am I Dead At Sea riprende anche lo humour e il mood surreale; stesso discorso può essere fatto per la colonna sonora.
Il gioco può essere scaricato per 9,99 $ su Steam.
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