J-Stars Victory VS+: La prova di VMAG

Pochi giorni fa negli studi Bandai Namco di Milano abbiamo avuto occasione di provare, in maniera più approfondita e completa dopo il Level Up del mese scorso, J-Stars Victory VS+, il picchiaduro che vede il proprio roster arricchito dalla presenza dei personaggi di manga e anime più famosi di Weekly Shonen Jump. Pubblicato un anno fa circa in Giappone, il titolo arriverà in Italia il prossimo 25 giugno, tra un mese esatto.

Nel corso della nostra provata, durata poco più di un’ora, abbiamo avuto modo di apprezzare alcuni aspetti fondamentali e di notarne degli altri che ci hanno fatto storcere un po’ il naso e che confidiamo per un’eventuale prossima versione del titolo si possano migliorare. Ci siamo cimentati in quella che è la principale delle novità della versione VS+, ovvero la modalità Arcade, che non veniva offerta nella release originale per il mercato giapponese. Come si può facilmente immaginare, la modalità Arcade prevede che si affronti, con una squadra personalizzata e composta dai combattenti che più preferiamo, una serie di scontri – sei nel dettaglio – cercando di terminare l’albero nel minor tempo possibile. Spinti dalla sede di sfida, quindi, ci siamo lanciati in queste sei battaglie che hanno denotato immediatamente una problematica di bilanciamento: al di là del fatto che siamo riusciti a terminare l’arcade in meno di 22 minuti – tempo indicato come record esistente – si è palesata rapidamente una difficoltà non indifferente nel vincere le prime sfide, per farci prendere la mano e per capire come meglio affrontare gli scontri. Abbiamo quindi ipotizzato che tale modalità miri a una maggior soddisfazione esclusivamente dei giocatori navigati, invitando i nuovi arrivati a esercitarsi prima altrove per poi testare le proprie capacità in questa corsa alla vittoria.

Screenshot10_1419001350

Come in tutte le modalità offerte, in quella Arcade dovevate selezionare tre personaggi: uno sarà quello che comanderete durante tutta la vostra battaglia, il secondo sarà quello comandato dalla CPU che si assisterà nei combattimenti e proverà a fare le vostre stesse cose debellando gli avversari e infine avrete un personaggio di supporto, da invocare premendo L2 una volta ogni 30 secondi, che è il tempo di respawn richiesto per poter far tornare in campo il combattente. A onor di cronaca la nostra squadra era formata da Goku, Ichigo e Freezer, che abbiamo ritenuto essere il trittico meglio assortito per affrontare l’ardua sfida. Tutti e tre hanno dimostrato una buona compattezza in fase di attacco, soprattutto Ichigo, manovrato dalla CPU, che sovente ci ha permesso di portare a casa la vittoria contribuendo con i propri colpi a mettere KO l’avversario. Incensare Goku, invece, è ridondante, perché al di là dell’agilità e della forza messa in campo, nella sua mossa speciale – la scontata Genkidama – dava anche la possibilità di potenziarsi in Super Saiyan e affondare maggiormente il colpo contro l’avversario. Le trasformazioni, ovviamente, sono ad appannaggio di tutti i combattimenti del roster, ma richiedono qualche secondo di stasi che non sempre gli avversari vi concederanno, ma che vale comunque la pena rischiare per avere maggior potenza dalla vostra.

Screenshot1_1419001344

Ancor prima di lanciarci nell’Arcade, però, accompagnati dai colleghi presenti abbiamo avviato delle sfide Versus, per testare anche l’aspetto del competitivo in locale. Per farlo ci siamo muniti di alcuni personaggi nuovi, tutti da sbloccare attraverso il Negozio. Diviso in due categorie, una per i personaggi principali e un’altra per i personaggi di supporto – che non possono essere interscambiati nella loro predisposizione – forti dei crediti ottenuti dai precedenti colleghi che avevano effettuato l’hands on, siamo riusciti a sbloccare un parco aggiuntivo di combattenti non indifferente. Certo è che gli sviluppatori, nel momento della proposta dell’offerta, hanno trovato un modo poco rapido e soddisfacente di mostrare tutti i combattenti a disposizione: divisi in sei liste, da cambiare con i dorsali, potrete visualizzare il vostro roster a gruppi di otto alla volta, facendovi perdere sia il piacere dell’averli sbloccati sia la rapidità di scelta. Altro aspetto che nella modalità Versus ha dato non pochi fastidi è rappresentato dallo split screen: l’intero schermo viene diviso in due, in verticale ovviamente, così da affidare a ogni giocatore il proprio spicchio. Ritrovandosi, però, a combattere l’un con l’altro risulta ridondante e anche riduttivo affidare una metà dello schermo all’azione, frenetica e incredibilmente bisognosa di avere un grande spazio di manovra. Nonostante ciò viene comunque difficile immaginare che l’azione possa essere svolta in un’unica finestra, a fronte del fatto che il movimento in 3D complica anche la rotazione della telecamera, non sempre agevole e leggermente fastidiosa: non siamo ai livelli, però, di scempi come Final Fantasy Type-0 HD, tranquilli.

Screenshot5_1419001346

J-Stars Victory VS+ rappresenta, in ogni caso, un ottimo prodotto per il fan service: per chi aveva avuto l’opportunità di giocare alla versione giapponese sicuramente questo è il momento esatto per rivivere l’avventura in italiano grazie alla localizzazione completa – escluso il doppiaggio – mentre per chi è ancora vergine da questa esperienza è giunto il momento di fiondarsi nei combattimenti  e nella modalità storia, che vi permetterà di ripercorrere alcune delle località più note dei vari manga e anime protagonisti del nostro roster. Dal Villaggio Pinguino a Namecc – scenario adibito soltanto agli scontri – passando per la Kameari Police Station e l’Hidden Leaf Village potrete rivivere tutte le tappe focali dei vari lottatori protagonisti delle rispettive storie. I difetti evidenziati sono figli comunque di un prodotto che vuole offrire un’esperienza completa su console e necessariamente deve incappare in errori figli del voler strafare, che quindi non sottolineiamo eccessivamente, ma che evidentemente evidenziamo nella speranza di una maggior accortezza futura. Appuntamento al 25 giugno per la recensione definitiva.