Il  mondo della gestazione dei prodotti videoludici è sicuramente ricco di sorprese: di tanto in tanto nascono dei geni o dei figli prematuri, altre volte vengono generati pargoletti con malformazioni mentre, nei casi peggiori (e alcune volte, migliori), altri figli non vedono mai la luce. Ci sono circostanze poi in cui la tua creatura videoludica viene fuori semplicemente “diversa” da come l’avevi imparata a conoscere nelle prime fasi della sua (pre) vita.  Difficile a crederci, ma è questo il caso di The Witcher, la fortunata saga ad opera del team polacco CD Projekt RED e tratta dai libri Andrzej Sapkowski.
Eh già , poiché se per molti al momento è difficile andare oltre la validità del terzo capitolo, è bene ricordare che esiste non solo anche una seconda avventura dello strigo albino, ma anche una prima e che questa, a quanto pare, era stata inizialmente pensata in maniera molto diversa da come ci è apparsa a fine 2007.
Ecco quindi The Witcher 1 quando ancora non era The Withcer 1 e, per essere precisi, in realtà non era ancora niente. Queste immagini sono tratte infatti da un prototipo del 2002 che il team polacco, formato in parte da differenti elementi, presentava ai vari pubblisher sperando di catturarne l’attenzione. Gameplay punta e clicca,visuale a volo d’uccello, stile simile a Baldur’s Gate: Dark Alliance (o a Diablo) e una metodologia di combattimento alla “clicca, attendi e spera”.
Il gioco non prevedeva nemmeno la possibilità di giocare nei panni di Geralt di Rivia, ma bensì in quelli poligonali di un avatar da noi creato mentre lo strigo sarebbe dovuto apparire come personaggio non giocante. Questa versione del gioco venne abbandonata a marzo 2003, il team venne riformato e il gioco ripensato, fino a giungere nei negozi, cinque anni più tardi, nella sua forma che tutti conosciamo.
Se volete saperne di più sul passato della saga di The Witcher allora potete dare un’occhiata agli interventi su YouTube di Ryszard Chojnowski , ex dipendente di CD Projekt RED che sta producendo una serie di video proprio sull’argomento.  Bene, ora che abbiamo chiuso la parentesi nostalgica possiamo tornare al presente e all’esplorazione de Il Continente.
E a dedicarci a rifare il look a Geralt.