Su Internet non si parla che del downgrade grafico di The Witcher 3: Wild Hunt. Ma CD Projekt Red dimostra di essere molto onesta anche in questo. In un’intervista con Eurogamer, alcuni sviluppatori chiave dello studio ammettono che la grafica del gioco non è in linea con quella che mostrarono due anni fa ai VGX Awards. Ma c’è una ragione.
Come spiega il co-fondatore dello studio, Marcin Iwinski, è sbagliato dire che le console hanno frenato lo sviluppo su PC. Anzi, è vero tutto il contrario. Ecco le sue parole:
Se le console non fossero state coinvolte non ci sarebbe Witcher 3 come lo conosciamo. Mettiamola così, semplicemente. Non potevamo permettercelo, perché le console ci consentono di puntare più in alto in termini di vendite possibili; ci consentono di avere un budget più ampio per il gioco, e investire tutto nello sviluppare un mondo grande e gigantesco.
I motivi citati da Iwinski sono molto concreti, e dovrebbero mettere a tacere tutti i ciechi sostenitori della “master race”.
Sviluppare solo per PC: sì, forse avremmo potuto ottenere di più in termini di grafica dal momento che non ci sarebbero state altre piattaforme; le risorse sarebbero state più concentrate, come se potessimo sviluppare solo su Xbox One o PlayStation 4. Ma non ci possiamo permettere un simile gioco.
Ma allora perché la grafica di The Witcher 3 appariva più prestante nel video dei VGX? Semplice, perché si trattava di video in-game tratti dalla versione PC, e nella fattispecie di un “vertical slice”, ossia di un segmento di gioco estratto e isolato dal prodotto finale, che quindi non ha bisogno di renderizzare tutto l’open world, migliorando non di poco la grafica.
Questa è la natura dello sviluppo di videogiochi. Forse non avremmo dovuto mostrare quel trailer, non lo so.
Iwinski ha comunque spiegato che CD Projekt Red non voleva ingannare nessuno con quel trailer, senza dimenticare il piccolo dettaglio che il gioco è un capolavoro. Davvero ci si può fermare a contestare un downgrade grafico di fronte a un gioco così denso e profondo?