Dragon Quest Builders 2 Recensione: Salvare il mondo un cubetto alla volta

Ammettiamolo, la prima cosa che si pensa nel vedere un qualsiasi gioco il cui mondo รจ composto da svariati tipi di cubetti รจ che si tratta di “un altro clone di Minecraft“, un ragionamento che si potrebbe applicare anche su Dragon Quest Builders 2 qualora si incappasse in un pregiudizio assolutamente errato. Se proprio se ne vuole avanzare uno in merito, perchรฉ non quello relativo allo stile grafico canonizzato da Akira Toriyama, mente artistica di Dragon Ball? Scendendo perรฒ a fatti puramente oggettivi, il titolo si presenta come un action RPG con forti elementi sandbox, prodotto da Square Enix come spin-off della celebre serie principale da cui conserva lo stile, l’ambientazione e la linea generale della trama. Saremo chiamati ad immergerci in un mondo ricco di spigoli e angoli retti ove il male precedentemente sconfitto torna a far sentire la propria nefanda voce ancora una volta, obbligando gli eroi a farsi avanti per ricacciarlo ancora una volta. Armatevi di martello e di materiali: elementi essenziali per poter iniziare il vostro cammino come costruttori.

 

Iniziando una prima partita si potrร  personalizzare il proprio protagonista donandogli un nome, un genere e un aspetto a nostra scelta cosรฌ da essere catapultati subito nel tutorial. Prigionieri e schiavi in una nave comandata da mostri, il nostro personaggio umano si rivelerร  subito essere un “builder”, ovvero qualcuno in grado di usare strumenti e materie prime per realizzare oggetti lavorati e complessi da lui spostabili. Questa professione, o meglio, quest’arte, รจ stata ritenuta blasfema e bandita dai “figli di Hargon”, ovvero una setta che orbita attorno alla resurrezione di un re demoniaco e mostruoso i cui sottoposti e sgherri appestano le terre cercando di portarlo in vita. Vi รจ dunque un primo collegamento a livello di trama con il capitolo precedente fissato come prequel, in cui la pace a quanto pare non fu veramente raggiunta dopo il finale. Girando per il mezzo, si entrerร  in possesso dei comandi di base del personaggio e delle sue facoltร  di movimento tutto sommato abbastanza libere e complete tra corsa, salti e arrampicate. Svolgendo delle piccole e semplici missioni per l’equipaggio, verranno subito toccati i temi fondamentali del gameplay, ovvero il distruggere e il costruire. La prima azione ci permetterร  di ottenere risorse, modificando in tempo reale il mondo in cui potremo successivamente collocare le nostre opere per modellarlo a nostro piacimento. Seguirร  inoltre una lezione sul combattimento, questo veramente semplice in quanto privo di reali strategie che non siano un hit and run costante in cui potremo generalmente attaccare con fendenti generici davanti a noi.

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Vedere una montagna e realizzare di poterla scalare, trovare una foresta e pensare di raderla al suolo: รจ tutto fattibile con il giusto impiego di tempo e fatica.

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A causa di un intervento “divino”, la nave finirร  per affondare per una tempesta improvvisa, che ci getterร  fuori bordo in un naufragio vecchio stile tale da farci ridestare su un atollo apparentemente spoglio e privo di vita chiamato “l’isola del risveglio”. A trovarci e salvarci sarร  Malroth, un misterioso guerriero la cui amnesia impedisce di ricordargli esattamente il passato senza perรฒ esimerlo da prestarci soccorso. Combinando le forze col misterioso uomo, inizierร  cosรฌ la prima avventura in stile Cast Away ove l’unico obiettivo รจ quello di sopravvivere. Girando per la spiaggia e raccogliendo legno e alghe, ci verrร  sbattuta in faccia la tragica realtร  che neanche un titolo apparentemente “bambino” potrebbe celare: la morte nella sua placida presenza. Cadaveri di umani e mostri galleggiano nell’acqua bassa, e se speravate di risvegliarli tutti ahimรจ avete sbagliato gioco, in quanto solamente una donna oltre a noi รจ riuscita a salvarsi: Lulu. Inizieranno cosรฌ i contrasti tra i nostri due accompagnatori, uno violento e diretto, l’altra piรน viziata e femminile. Una convivenza forzata che permetterร  perรฒ di capire le prime regole del costruire, con muri di una determinata altezza, la necessitร  delle porte e di una buona illuminazione per scacciare via le creature della notte. Da qui, la trama continuerร  espandendosi sino al punto di trovare altri strumenti e la possibilitร  di viaggiare verso altre isole con l’intento di portare quante piรน persone esperte su questa per poterla rendere la nostra casa, un paradiso neanche del tutto casuale e forzato dalla mano di un presunto Dio della distruzione, ma ci fermiamo qui onde evitare spoiler.

Il protagonista e Malroth: i due personaggi principali destinati a una forte amicizia nata nella comune avversitร . E no, prima che lo chiediate, quello non รจ un Super Sayan.

 

Raggiungendo la prima isola, si potrร  accedere al nucleo del gioco, ovvero costruire una base in cui organizzare una comunitร  in grado di vincere la prova del tempo. Per farlo, andremo all’esplorazione in un mondo completamente aperto in cui i nostri oggetti e ingegno giocheranno una parte fondamentale per la progressione. Soffermiamoci proprio su questo primo fattore: correre all’interno di paesaggi immensi e pregni di vita, accompagnati da colonne sonore dedicate, dona una forte sensazione di libertร , come ci si aspetterebbe da un’opera con elementi sandbox. Vedere una montagna e realizzare di poterla scalare, trovare una foresta e pensare di raderla al suolo: รจ tutto fattibile con il giusto impiego di tempo e fatica, e i risultati si concretizzeranno nel vostro inventario e costruzioni. Non tutto sarร  immediatamente accessibile, in quanto materiali troppo duri e acque troppo profonde non potranno essere prelevate, permettendo comunque al giocatore di non “rompere” il sistema involontariamente o consapevolmente. Vi รจ un ottimo modo di progredire nel mondo in tal senso, in quanto รจ si possibile trovare segreti e anticipare momenti, ma senza mai esagerare. L’unica pecca derivante da questo sistema รจ perรฒ la triste maniera con cui si รจ impedito agli utenti di bruciare le tappe, in quanto raggiungendo prima posti destinati a essere visitati dopo, gli NPC risulteranno si presenti, ma impossibilitati ad avere un briciolo di interazione. Un peccato, in quanto sarebbero bastate anche delle semplici linee di dialogo per salvare la scena e far capire che forse sarebbe stato utile tornare in quel posto in un secondo momento. Volendo giocare da “manuale” non si rientrerร  mai in questo problema, ma la curiositร  di scoprire e di correre รจ tanta, e una volta o due si potrebbe incappare in questa istanza. Nulla di compromettente ovviamente, dato che l’esperienza in generale risulterร  appagante e stimolante.

 

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Legno, mattoni, metallo, liquidi: tutto รจ nelle nostre mani e dovremo decidere che farne.

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Ovviamente non si puรฒ viaggiare tranquilli, in quanto il mondo ospita non poche specie di mostri a noi ostile che tenteranno di farci fuori in plurimi modi, chi con magie, chi con artigli e chi muovendo dei propri sottoposti. Il combattimento risulta essere perรฒ il lato piรน carente del gioco, per quanto sicuramente un passo in avanti rispetto al primo capitolo. Come giร  citato, sarร  possibile armarsi con un’arma e menare fendenti davanti a se con scarse possibilitร  di variare le proprie offensive con abilitร . Per quanto questa non sia la meccanica fondamentale su cui il titolo poggia,ย รจ innegabile che in un action RPG del genere le lotte contro minion o boss ne risentano particolarmente. Ci si salva perรฒ con la possibilitร  di trovare armi uniche o equipaggiamenti speciali, sia trovando scrigni celati che sconfiggendo mini boss opzionali sulle isole. La semplicitร  del combat systemย viene inoltre supportata dalla reale mole di unitร  che possono darsi battaglia, in quanto non mancheranno battaglie abbastanza caotiche in cui saranno molti i colpi sferrati dagli schieramenti e si potrebbe effettivamente rischiare di rendere il tutto alla Dinasty Warrios. Avete presente le basi citate? Ebbene, sarร  nostro compito trovare chi li difenderร  assieme a noi, fornendogli armi e quant’altro per prepararsi al meglio in caso di raid nemici o di battaglie piรน’ campali. E diciamolo, alcune di quest’ultime saranno nella loro semplicitร  veramente apprezzabili anche in virtรน’ del pathos che si verrร  a creare nel non voler perdere ore e ore di duro lavoro.

 

Una tipica schermata di gioco in cui, durante un’esplorazione, avremo sottomano dei comodi indicatori di vario genere, dagli HP agli oggetti, sino alle missioni in corso.

 

Venendo invece al fattore “costruzione”, questo si tratta indubbiamente del lato piรน’ giustamente approfondito dell’opera. Legno, mattoni, metallo, liquidi: tutto รจ nelle nostre mani e dovremo decidere che farne. Realizzando delle creazioni piรน o meno complesse al tavolo da lavoro,ย sarร  possibile plasmare la mappa a nostro piacimento rendendo ogni base praticamente unica al mondo. Sarร  necessario ascoltare le richieste dei nostri concittadini per garantirsi una maggiore fedeltร , cheย si tradurrร  in un punteggio che crescendo ci permetterร  di sbloccare nuove funzionalitร  e opzioni di personalizzazione. In base a come verranno arredate certe stanze, anche rispetto alla grandezzaย di quest’ultime, si otterranno ambienti speciali destinati a una particolare attivitร  come bagni, cucine, sale relax, stanze da letto e via dicendo. Bisognerร  trovare il giusto equilibrio per soddisfare tutti, cosรฌ da poter lavorare assieme al meglio. Una nota di merito per quei personaggi definiti “di sfondo”, ognuno grondante di personalitร  e di una vita propria che si rifletterร  nelle richieste effettuate. Difficile sarร  non trovarne almeno uno a cui affezionarsi, anche solo per un modo di porsi, un dialetto o altro. Si trattano di tante piccole storie e passati personali che convergono assieme per ricercare qualcosa di piรน grande e migliore per tutti. La trama del resto non รจ poi cosรฌ articolata o complessa, ma come per il sistema di combattimento, nella sua semplicitร  riesce ad appassionare, ad interessare e ad elevarsi dall’essere un semplice espediente narrativo come invece potrebbe capitare in altri titoli del genere.

 

Infine descriviamo il multiplayer, questo osteggiato come una forte feature del gioco per giusti motivi. Si potrร  giocare sino ad un massimo di tre persone alla volta su una stessa isola, costruendo e progredendo nella storia dell’ospitante tutti assieme. Inutile dire che triplicando il numero,ย le possibilitร  aumentano esponenzialmente, in quanto sarร  possibile suddividersi compiti e mansioni per ottenere risultati altrimenti irraggiungibili. Si tratta di un enorme passo in avanti rispetto al primo capitolo, e anche il sistema di sharing di immagini durante i caricamenti aiuta a mettere in risalto l’online delicato.