Recensione The Boys

La penna ferisce piรน della spada, si sa, e Garth Ennis ne รจ consapevole. Il noto autore di fumetti, celebre per prodotti come Preacher (qui trovate un prospetto della versione sul piccolo schermo) e The Darkness (avete presente il videogioco?) si รจ sempre distinto per una scrittura dissacrante e senza peli sulla lingua, avendo l’obiettivo di criticare diversi aspetti della societร , ma non solo. Con The Boys, infatti, uscita nel 2006 e disegnata da Darick Robertson, lo sceneggiatore ha voluto parodiare alcuni personaggi osannati da moltissimi fan: i supereroi, prevalentemente al centro delle produzioni Marvel e DC Comics, e da qualche anno saliti alla ribalta grazie alla distribuzione massiccia di cinecomics. Una storia cruda, fredda e diretta, proprio come piace all’artista irlandese, che ha riscosso un successo incredibile, dopo una difficile partenza. Ma viviamo un mondo in cui la transmedialitร  รจ la protagonista assoluta del mondo dell’intrattenimento ed รจ bastato poco per trasformare la serie cartacea sopracitata in uno show televisivo e dal 26 luglio รจ uscita la realizzazione omonima su Amazon Prime Video, ideata da Eric Kripke, Evan Goldberg e Seth Rogen.

L’opera, divisa in 8 episodi di circa un’ora ciascuno, riprende la trama del comic di riferimento, cambiando giusto qualcosa, ma mantenendo intatto lo spirito alla base del progetto. In un universo dove pullulano persone da poteri strabilianti, un team si distingue dagli altri: i cosiddetti 7, i piรน potenti supereroi del pianeta Terra, adorati dalla popolazione per le loro virtuose abilitร , ma che nascondono vizi e difetti che nessuno immagina. L’eroico Billy Butcher, dopo l’ennesima azione violenta da parte loro, arruola l’inesperto Hughie e riunisce la sua vecchia squadra (arruolata inizialmente dalla CIA), per dare la caccia al potente gruppo e smascherare l’azienda dietro i loro crimini. Episodio dopo episodio impareremo a conoscere ogni protagonista e villain nel dettaglio, che sarร  approfondito lentamente, in maniera tale da creare pian piano un legame empatico e affezionarcisi.

Nel quadro generale, la caratterizzazione degli individui รจ perfetta in ogni particolare, ed i membri tra i vari schieramenti sono ben equilibrati, anche se ne saltano all’occhio un paio rispetto agli altri, ma ciรฒ non implica che i rimanenti siano secondari.

 

Tutte le figure presenti in scena hanno di senso di esistere e hanno tutti un ruolo ben evidenziato nella narrazione. Se vi aspettate di trovare le classiche icone con poteri come Batman o Superman, sbagliate di grosso, e non pensate che nel team dei buoni ci siano altrettanti virtuosi combattenti: vedrete una battaglia tra assassini, mercenari e altri tipi di questa levatura, quindi scordatevi i buoni sentimenti e armatevi di cinismo e black humour, sennรฒ ne uscirete distrutti. Nel quadro generale, la caratterizzazione degli individui รจ perfetta in ogni particolare, ed i membri tra i vari schieramenti sono ben equilibrati, anche se ne saltano all’occhio un paio rispetto agli altri, ma ciรฒ non implica che i rimanenti siano secondari. I due, oltre ad emergere perchรฉ effettivamente sono i capi delle due fazioni, sono in risalto grazie all’interpretazione degli attori: stiamo parlando nuovamente di Butcher e di Homelander, il leader dei supereroi. Il primo, incarnato dal celebre Karl Urban (Il Signore degli Anelli – Le due torri, Star Trek) รจ un boss sui generis, che agisce principalmente per vendetta ed egoisticamente coinvolge i suoi compagni. Nonostante ciรฒ, in alcune occasioni dimostrerร  la sua umanitร , nascosta sotto uno spesso strato di nichilismo e umorismo becero, spesso anti-religioso.

The Boys
Ecco i 7 al completo: Starlight (Erin Moriarty), The Deep (Chace Crawford), Queen Maeve (Dominique McElligott), Homelander (Antony Starr), Black Noir (Nathan Mitchell), A-Train (Jessie T. Usher) e Translucent (Alex Hassell).

L’esempio piรน fulgido e puro dei 7, che ha il volto di Antony Starr (Banshee – La cittร  del male, Wish You Were Here) รจ tutto il contrario della sua nemesi: appare buono fin dall’inizio e sembra distinguersi dai suoi colleghi. Ma con il passare delle puntate scopriremo oscuri segreti su di lui, sul suo passato e sulle sue nefandezze, svelando un acume criminale davvero sorprendente: รจ lui il vero avversario da battere, perchรฉ alla forza fisica aggiunge una spiccata intelligenza e un istinto di sopravvivenza notevole. Oltre a loro ne vedremo molti altri, che non vi sveleremo per lasciarvi innamorare dell’ottimo lavoro sinergico tra cast e team creativo. Sarร  sufficiente menzionarvi che avrete a che fare con sicari francesi, pervertiti invisibili con il mantello, e velocisti drogati. Vi bastano? Dopo aver descritto un punto di forza cosรฌ importante, parliamo delle implicazioni a livello contenutistico, che sono di grande impatto. Non pensate di vedere solamente una storia che prende per i fondelli gli Avengers e soci, perchรฉ c’รจ molto di piรน: al centro delle vicende vi รจ la manipolazione delle masse che saranno indottrinate da questi fantomatici personaggi, dipinti come divinitร , ma dall’animo nero come il petrolio.

La serie, di ottima fattura, perde un po’ di mordente perchรฉ, presentando l’introduzione della storia (che si svilupperร  nei prossimi anni), ha unaย costruzione piรน riflessiva e psicologica che dinamica, anche se dai trailer sembrava tutto il contrario.

 

Se a questo aggiungete che la Vought International, la multinazionale che si occupa dei 7 e di altri uomini con poteri in giro per il pianeta, li manovra come burattini, decidendo anche cosa devono dire in pubblico e li sfrutta a livello economico, si ha un’inquietante e spaventosa rappresentazione del mondo di oggi, dove l’apparire conta piรน dell’essere, dove spesso le immagini e le strategie politiche sono montate ad arte per ingannare la gente comune. E tutto questo non sarร  raffigurato con pallide metafore e giri di parole: tutto il marcio รจ mostrato e le scene di violenza, anche se non cosรฌ tante come si professavano, sono disturbanti al punto giusto. In sintesi, non รจ un prodotto per tutti, ma se siete appassionati del genere, amerete tutto, dalla prima immagine fino all’inaspettato finale, che lascia in sospeso lo show, per proseguire direttamente con una seconda stagione, che non ha ancora una data di rilascio ufficiale.

The Boys, seguendo il filone di The Umbrella Academy (qui trovate la recensione), rappresenta i supereroi in maniera diversa e inusuale, usandoli come pretesto per descrivere vicende profondamente pregne di significato e per criticare massicciamente la realtร  che ci circonda. La serie, di ottima fattura, perde un po’ di mordente perchรฉ, presentando l’introduzione della storia (che si svilupperร  nei prossimi anni), ha unaย costruzione piรน riflessiva e psicologica che dinamica, anche se dai trailer sembrava tutto il contrario. Ciรฒ non significa che non sono presenti scene d’azione, ma che si predilige la raffigurazione del legame tra i vari gruppi, per poi poter arrivare alle scazzottate vere e proprie, che auspicabilmente saranno piรน marcate nella seconda stagione.ย Non parliamo quindi di lentezza, ma di pacato e preciso sviluppo degli eventi, che se continueranno su questo binario, arriveranno ad un fantasmagorico apice. Ciononostante, a fronte di una realizzazione abbastanza limitante per il suo contenuto e linguaggio, possiamo ritenerci estremamente soddisfatti del risultato e siamo curiosi di sapere come andrร  avanti in futuro.

 

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