La formula dell’unire personaggi provenienti da franchise diverse e farli combattere nella forma di carte da lanciare non sarà forse innovativa, ma nonostante questo Teppen si sta rapidamente affermando come uno dei giochi del genere piu’ apprezzati per mobile. Non avremo a che fare con orchi, elfi e nani di Hearthstone o di Magic Arena, bensì con gli esseri più’ famosi dell’universo Capcom, come Ryu di Street Fighter o Dante di Devil May Cry. A differenza dei giochi citati poi, il titolo può essere giocato unicamente per iOS e Android, motivo per cui le meccaniche, le schermate e alcuni elementi di gameplay in primis, potrebbero risultare più’ scarne rispetto ad altre, ma la semplicità non è affatto sinonimo di noia o mancanza di strategia. Abbiamo pertanto raccolto le nozioni e le informazioni principale da dover sapere qualora si volesse intraprendere questa sfida.

 

Partiamo quindi dall’inizio: cos’è Teppen? Si tratta di un gioco di carte collezionabili con battaglie in tempo reale che richiederanno prontezza e attenzione, dunque niente idle game della sorta.
Il giocatore potrà combattere contro nemici gestiti dalla IA o da altri utenti umani, controllando direttamente il campo di battaglia assieme a un personaggio a propria scelta munito delle proprie caratteristiche speciali simbolicamente rappresentate da un colore. Ecco la lista di tutti i combattenti con cui sarà possibile allearsi, consapevoli che questi potranno venir sbloccati conquistando la modalità storia, uno alla volta.

Personaggio	Elemento/Colore	Serie
Ryu	Rosso	Street Fighter
Chun-Li	Verde	Street Fighter
Rathalos	Rosso	Monster Hunter
Nergigante	Nero	Monster Hunter
Morrigan Aensland	Viola	Darkstalkers
Dante	Viola	Devil May Cry
Mega Man X	Verde	Mega Man
Albert Wesker	Nero	Resident Evil

 

Ovviamente, i developer incentivano l’uso di diversi eroi così da poter rendere più variegato possibile il proprio gameplay, e stabilire sin da ora una tier list sarebbe poco utile in quanto essendo uscito da poco, il titolo sarà soggetto a patch che potranno cambiare da un momento all’altro valori, numeri ed effetti di determinate abilità. Parlando proprio di quest’ultime, ognuno dei personaggi nell’elenco ne potrà utilizzare al massimo 3 completamente uniche e differenti tra loro, legate alla propria storia e all’ambientazione da cui provengono.  Per attivare questi, però sarà necessario pagare in costo in punti stile “PS”. Prima di discuterli però bisogna necessariamente introdurre il punto focale dell’intera opera: il combattimento.

La schermata

Sia esso contro la CPU o contro un altro utente, le regole non cambiano, e se non le si conoscono non si potrà mai andare avanti. Scelto il proprio avatar e deck, ci troveremo in una schermata simmetrica in cui il nostro nemico sarà visualizzato a sinistra assieme alle proprie unità. Un match standard ha una durata fissa di massimo 5 minuti, ed entrambi gli sfidanti iniziano con 30 punti vita: l’obiettivo è ovviamente portare a zero il contatore altrui o avere più punti allo scadere del tempo. Trattandosi di un gioco di carte, bisognerà usare proprio queste per dar battaglia, iniziando col pescarne cinque dal proprio mazzo così da poterle visualizzare in basso. Cinque è anche la nostra quantità massima che potremo avere, con l’aggiunta di due slot aggiuntivi a destra, ovvero gli “Ex Pocket” che potranno interagire con alcuni effetti per avere un ipotetico massimale di sette. Al centro dello schermo vi saranno due schieramenti opposti, formati ciascuno da tre zone contrapposte: questi sono gli spazi ove andremo a porre i nostri servitori. Come ci si potrebbe però aspettare, questi non potranno essere posizionati gratuitamente, ma bisognerà disporre di un adeguato numero di punti azione che potremo identificare sotto la nostra mano, nella forma di una barra in continuo riempimento di colore arancione. Ogni volta che un segmento verrà completato, potremo disporre di un punto addizionale, e bisognerà aspettare più tempo per poterne racimolare plurimi per lanciare creature con costo ingente. Un buon riferimento sarebbe quello del sistema usato in Clash Royale. Il gioco ci incentiverà a consumare quanti più’ punti possibili in quanto questi verranno convertiti nei già citati PS, raccolti in basso a sinistra e necessari per attivare le skills del nostro personaggio.

Il combattimento

 

Ora che abbiamo compreso dove poggiare lo sguardo e perché, veniamo alla parte in cui si menano le mani. Trascinando le unità negli slot appositi, queste entreranno effettivamente in combattimento contro chiunque vi sia nella sezione opposta. Viene da se quindi che si avranno 3 corsie diverse, in cui ci si attaccherà a vicenda in tempistiche diverse date da delle barre d’energia azzurre per gli alleati, rosse per i nemici, che procedendo più o meno velocemente dalla nostra carta toccheranno quella altrui per generare danno. In Teppen le unità si infliggono a vicenda i danni contemporaneamente, salvo effetti speciali, quindi bisognerà ponderare la minaccia di un possibile contrattacco. Volendo citare sempre Hearthstone per comodità, possiamo sintetizzare la struttura delle unità in tre fattori: il costo di PM, il valore d’attacco e gli HP totali. A questi andranno ovviamente ad aggiungersi effetti speciale che alterano il comportamento o le meccaniche, come per esempio “rush” che permetterà di attaccare subito senza dover aspettare la barra. Cosa accade quando una barra d’attacco trova la schermata opposta ma non vi è nessuno a fermarla? Il danno viene inflitto al giocatore nemico, che vedrà i propri punti vita scendere. Le tempistiche hanno un ruolo fondamentale nell’opera, e a queste possiamo aggiungere le carte non-servitori chiamate “Action Cards”, che una volta scese in campo produrranno effetti diversi come se fossero effettive magie. Attenzione però, attivandone una daremo la possibilità al nemico di usarne una a sua volta, generando una catena d’effetti che si risolveranno uno alla volta come per le regole degli istantanei di Magic.

Comporre il proprio mazzo

Per creare il mazzo desiderato, si dovranno acquisire elementi in due modi: trovandole nei pacchetti o creandole da zero. Nel primo caso, dovremo affidarci al negozio utilizzando due modi diversi per pagare: il primo con gli zenny: una valuta in-game completamente gratis, e il secondo con gli “jewels”, monete comprabili con denaro reale. Per chi invece non vuole affidarsi troppo alla fortuna, vi è il sistema di crafting con cui potremo collezionare le “anime” delle carte indesiderate per poter accumularne la quantità necessaria a crearne una nuova con costi che varieranno in base alla rarità. Per quanto riguarda l’effettiva strategia di deck building, bisognerà prestare attenzione sia al personaggio utilizzato e alle sue abilità, sia alle statistiche e al tipo delle varie creature, cercando di trovare sinergie e solidità. Tutto questo è Teppen alla sua struttura base,  come avete potuto leggere alcune meccaniche sono state riprese da titoli ormai famosi, altre invece sono effettivamente un qualcosa di originale per rendere indipendente il gioco. Ora, al termine di questa lettera, siete finalmente pronti a cimentarvi a colpi di pugni, proiettili e palle di fuoco, buona fortuna!