MCU: qualche riflessione sulla Fase 4 e non solo

MCU: un acronimo che in questi anni sta facendo tremare ogni blockbuster degno di questo nome. Bisogna riconoscere infatti che il Marvel Cinematic Universe, che sia apprezzato o meno, ha completamente stravolto il medium cinematografico, riuscendo a creare un piano comunicativo e filmico molto efficace e, nonostante qualche calo, dal 2008 sta vendendo sogni a milioni di fan in giro per il mondo. L’apice di tutto ciò è l’enorme successo che ha riscontrato Avengers Endgame, che è riuscito a spodestare Avatar come miglior incasso della storia e giganteggiare sulla classifica. L’ennesimo colpo efficace di Disney e Marvel che però porta anche una difficile eredità sulle spalle. Se infatti Spider-Man Far From Home è riuscito agilmente a concludere la Fase 3, classificandosi sia come un ottimo prodotto dal punto di vista economico, ma anche come un cinecomic di spessore, adesso arriva il difficile: il lancio nel buio, il volo senza paracadute dal punto più alto del K2. Perché una volta che si sale in vetta è difficile salire ulteriormente di qualità. Dopo aver analizzato, in un testo, alcuni scenari possibili dopo la visione dell’ultima opera sui Vendicatori, ci accingiamo ad esaminare la nuova line-up supereroistica, da poco annunciata durante il Comic-Con di San Diego, tra gli eventi crossmediali più mastodontici del mondo dell’intrattenimento.

Prima di cominciare una piccola rinfrescata. Sappiamo con certezza che, da maggio del 2020 fino a novembre 2021 vedremo prodotti su due fronti: quello della grande sala e del piccolo schermo con Disney Plus. Nel primo rientrano Vedova Nera, Gli Eterni (il primo degli esordienti), Shang-Chi and The Legend of the Ten Rings (anch’esso inedito), Doctor Strange in the Multiverse of Madness e, inaspettatamente, Thor: Love e Thunder. Passando alle realizzazioni seriali sono confermate tutte quelle già trapelate in questi mesi: saranno quindi disponibili Wanda Vision, Loki, Hawkeye, The Falcon and the Winter Soldier e What If?, la più particolare tra queste, in quanto sarà una serie animata che esplorerà una serie di realtà alternative dei nostri personaggi più amati. Ma non finisce qui: nonostante siano ancora in fase di pre-produzione, non ci dimentichiamo anche del ritorno di Blade, Guardiani della Galassia 3, Captain Marvel 2, Black Panther 2, Fantastici 4 e un film sui Mutanti (o forse preferite X-Men?), tutti facenti parte quasi sicuramente della Fase 5.

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Signori e signore, la Fase 4!

 

Abbiamo davvero tanta carne al fuoco da valutare e ci atterremo a quello che è stato già detto, con qualche sana supposizione. Prima di addentrarci nella descrizione specifica dei titoli, è giusto porsi un paio di domande riguardo l’assenza di lungometraggi che riuniscono una moltitudine di eroi singoli(eccetto Eternals che è un caso a parte e il ritorno dei Vendicatori galattici, ovviamente) e l’apparente brevità della prossima era cinecomic. Riguardo il quesito iniziale, è piuttosto semplice rispondere: è ovvio che trovandoci di fronte ad una nuova era, bisogna sperimentare e quello che è emerso è che si punterà su storie individuali collegate, piuttosto che su lungometraggi pieni di figure, ma vedremo meglio nel tempo. Il fatto che invece la Fase 4 è più corta (in termini di anni) è interessante, perché a livello di numero di uscite può rivaleggiare tranquillamente con altri momenti del MCU, ma con il vantaggio di avere più piattaforme e un tempo di pubblicazione più ridotto, si accelerano i tempi. Questa velocità sarà un bene o un male? Avremo tutto lo spazio per poter verificare ciò. Iniziamo quindi a vedere i titoli uno per uno. Black Widow vedrà nuovamente Natasha Romanoff sugli schermi, questa volta in un prequel che ci mostrerà probabilmente il suo passato da spia, non escludendo il coinvolgimento (anche solo tramite un cameo) di un giovane Clint Barton, ma è ancora tutto da vedere.

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Trovare Kevin Feige tra gli innumerevoli interpreti è il nuovo gioco dell’estate.

Tra l’altro la presenza di David Harbour nel ruolo di Red Guardian e di un cattivo come Taskmaster sono elementi importanti da non sottovalutare. Gli Eterni sembra invece il progetto più ambizioso sia per il cast di spessore scelto (che coinvolge nomi importanti come quello di Salma Hayek, Angelina Jolie e Richard Madden) che per la materia trattata, visto che il gruppo di superuomini prende i poteri dai Celestiali (già citati più volte nei film) e quale migliore occasione per ampliare la lore dell’universo fumettistico? Shang-Chi (come lascia intendere il sottotitolo) vedrà il nuovo eroe asiatico fronteggiare un villain già di nostra conoscenza: si tratta del Mandarino, questa volta quello vero e non il simulacro con il volto di Ben Kingsley apparso in Iron Man 3. Il personaggio, interpretato dal noto attore cinese Tony Leung, grazie ai suoi poteri sconfinati ha un fascino incredibile e finalmente potremo vederlo in azione. Doctor Strange in the Multiverse of Madness è assolutamente la creatura più lontana dalla Marvel delle altre poiché ha una restrizione PG 13 (negli USA implica che i minori di 13 anni possono andare al cinema solo accompagnati) caso più unico che raro che implica la presenza di elementi orrorifici. È forse un indizio sul fatto che vedremo nemici più terrificanti e psicologicamente complessi o magari contenuti maggiormente adulti?

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Il ritorno di Natalie Portman nel MCU, questa volta armata di tutto punto.

Thor: Love and Thunder sarà diretto nuovamente da Taika Waititi, che con Ragnarok ci aveva regalato un Dio del tuono diverso, più comico e pop, ma squisitamente irresistibile. Con tutta probabilità, se si manterrà lo stesso stile del lungometraggio precedente ci sarà da divertirsi. La sorpresa più inattesa è però la presenza di Jane Foster, che, come accaduto nei fumetti nella run Mighty Thor di Jason Aaron, diventerà anch’essa la proprietaria del Mjolnir. Prepatevi a distruttivi team-up a suon di martellate, quindi. Sulle serie non c’è molto da aggiungere rispetto a quanto abbiamo detto nell’altra panoramica post-Endgame, se non che esploreremo dei personaggi interessanti che non hanno avuto tutti il loro attimo di gloria nelle sale. Loki, il più presente e apprezzato tra questi, avrà invece una nuova rinascita, visto che è confermato che la serie seguirà la sua versione malvagia che è scappata con il Tesseract che abbiamo visto in Avengers Endgame. Ma più di tutti, quello che salta all’occhio è What If, opera con uno stile grafico nettamente diverso dagli altri colleghi dove vedremo dei mondi controcorrente rispetto al canon, dove magari si potrà dare più spazio ad alcune saghe fumettistiche di spessore, chissà.

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Angelina Jolie è tra le new entries della Fase 4.

Sulla Fase 5 è difficile supporre qualsiasi cosa, ma il clou della Marvel uscirà in questo momento specifico: anche se non è da trascurare il ritorno di Blade (che avrà le fattezze del premio Oscar Mahersala Ali), I Fantastici 4 e gli X-Men sono il pezzo da novanta che la Casa delle Idee sgancerà e il risultato percepito che il pubblico avrà dei due prodotti probabilmente cambierà totalmente la fedeltà dei fan nei confronti della company, un compito decisamente arduo e difficile, che ci auguriamo possa funzionare meglio. I primi torneranno in auge dopo l’odiatissimo reboot attuato nel 2015 da Josh Trank, che è stata una catastrofe in formato pellicola, e avranno bisogno di una degna entrata in scena, mentre gli X-Men, dopo gli ultimi due lungometraggi non particolarmente graditi, entreranno ufficialmente nel Marvel Cinematic Universe e vedremo come verrà gestito il tutto. Non ci dimentichiamo infatti che la timeline dei Mutanti è stata sempre piuttosto complessa quando appartenevano ancora alla 20th Century Fox e forse Marvel riuscirà a mettere in ordine tutto oppure a renderlo ancora più caotico, solo il tempo ci darà una risposta.

Concludiamo dicendo che non vediamo l’ora di buttarci a capofitto in queste nuove avventure supereroistiche, avendo tante speranze, ma anche qualche timore. Sarà infatti difficile eguagliare lo strabiliante lavoro effettuato con le prime tre Fasi del MCU, ma siamo consapevoli che, conoscendo gli ottimi strumenti in mano all’azienda, non è escluso che si possa fare addirittura meglio. I nostri migliori auguri non possono che rivolgersi a Kevin Feige (Presidente di Marvel Studios) e a tutto il team dietro i lungometraggi, che dovranno portare il pesante fardello con loro: oramai manca poco al reboot dell’universo e siamo curiosi di come andare a finire, ancora una volta, a qualunque costo.

 

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