Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order Recensione, l’eleganza dell’eroismo

La missione di Marvel in questi giorni si è compiuta. Avengers Endgame è ora in cima al botteghino e le urla degli eroi ideati da Stan Lee riecheggeranno nella storia cinematografica e videoludica. Proprio da quest’ultima prende piede il tanto atteso titolo per Nintendo Switch Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order, che vorrebbe provare ad unificare chi ha fedelmente seguito i fumetti e gli appassionati delle gesta eroiche su grande schermo. L’ambizioso progetto sviluppato dal Team Ninja di casa Koei Tecmo e pubblicato da Nintendo ha astutamente designato come momento di lancio l’anno in cui tutto ciò che è puro eroismo ha un forte valore iconografico: difficile sbagliarsi. D’altro canto il pubblico si aspetta comunque un prodotto qualitativamente eccelso, dato il grande bagaglio emotivo che il mondo ora riserva per i Vendicatori, ma si è cercato di accontentare proprio tutti questa volta. Nella delicata battaglia per un posto d’élite nel mondo videoludico si punta tutto alla spettacolarità e al fan service, ma come si può giudicare l’opera?

La narrativa non occupa un posto così rilevante nella struttura dinamicamente rampante di Marvel, ma un amabile pretesto per giocare insieme ai nostri eroi preferiti. Tutto inizia da un potentissimo segnale emanato da un’astronave Kree, al quale non potranno che rispondere gli immancabili Guardiani della Galassia. La loro irriverenza e comicità conquista subito lo spettatore, traghettandolo verso quello che a tutti gli effetti si può definire come un tutorial ben architettato. Nel rispondere all’eroica chiamata e ingolosendosi all’idea di qualche scintillante tesoro, il gruppo si scontrerà con l’Ordine Nero indetto da Thanos per trovare le Gemme dell’Infinito: le armi più potenti dell’universo, nonché cuore narrativo degli ultimi anni del MCU. L’incontrollabile sete di potere del titano, mascherata da una vile filosofia di pace e speranza per l’universo, ha così dato l’input necessario alla sede nevralgica degli eroi più forti della galassia, unendoli sotto un unico vessillo. Gli schieramenti sono dunque ben chiari allo spettatore meno impegnato, che però fa notare con piacere l’apparizione di qualche figura principale fuori dagli schemi cinematografici che siamo abituati a vedere: potenziali protagonisti dell’universo Marvel e orfani del grandi Stan.

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Un gameplay multiplayer tra i più appaganti su Nintendo Switch.

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Scenario dopo scenario, gli eroi fanno fronte comune dinnanzi ai villan più potenti e memorabili dei fumetti e del cinema, danzando da un paesaggio rievocativo ad un altro. Non servirà un occhio attento per notare che la sequenza scenica è come il fruscio delle pagine di un fumetto Marvel: dalla casa degli X-Men, ad Asgard, passando per il Wakanda, e vi abbiamo enunciato solo la punta dell’iceberg. Il comparto artistico di Marvel Ultimate Alliance 3: The Black Order è comunque ambizioso, c’è da riconoscerlo. La creazione e l’animazione dei singoli personaggi presenti nel titolo deriva dal ricercato connubio tra le movenze cinematografiche che hanno condito anni di MCU e una ricercata variante fumettistica, decisamente più canonica. Il tutto sfocia irrimediabilmente nel fan service più assoluto, ma bisogna dire che averli tutti insieme scalda il cuore, ora spalleggiandosi sul campo di battaglia, ora alleati in battaglie sinfonicamente dirompenti. Il carisma e l’espressività dei singoli non è mai oscurata dal gruppo, ma anzi c’è spazio a tutti di brillare sia sul campo di battaglia che nelle cartoonesche sequenze narrative, che terranno occupati il giocatore per oltre dieci ore. Carente in parte l’aspetto tecnico e l’utilizzo delle texture, talvolta sgranate, decisamente goffe nel frastuono generale degli scontri, che a nostro avviso meritavano una particolare dedizione.

Il cuore pulsante del gameplay è un frenetico, ma non meno esaltante, action con elementi RPG, che dona un pizzico di longevità in più al titolo, anche se non si osa mai qualcosina in più. Tra un missione è l’altra, i nostri eroi saranno quindi tirati in causa per eliminare schiere di nemici o super cattivi devastanti, sfoderando il repertorio che li ha resi unici nel loro genere. Il divertimento è assicurato: merito di un sistema di combattimento che talvolta rasenta i limiti del button mash, ma che regala pillole di sontuoso eroismo. Dove aver assimilato i comandi basi si viene a conoscenza delle Sinergie: essenziali combinazioni di attacchi portentosi tra eroi dello stesso team, che posso scaricare un devastante potere combinato per abbattere ostacoli oltremodo insormontabili, ma anche offrire spettacolari mosse dalla potenza zampillante. L’entropia invade così a macchia d’olio tutta l’area dello scontro, ora merito di un mix di tempestose combinazioni di attacchi, ora merito di un gameplay che tende a premiare l’impetuosità piuttosto che la strategia. Ciò non è sempre un difetto, visto che la presenza del comparto multiplayer esibisce un lavoro di squadra alquanto disimpegnato, ma comunque appagante e non privo di ilarità. La telecamera è una nota dolente, in particolar modo negli scontri estenuanti risulta essere fastidiosa e poco performante, risultando talvolta d’intralcio.