Belle Delphine: un nome sconosciuto a molti, ma che recentemente è finito sulla bocca di tutti per via di una curiosa “azione di marketing” avviata da questo personaggio. Ma partiamo dal principio. Chi si cela dietro il misterioso pseudonimo? La popolare influencer Belle Kirschner, classe 1999, utente Twitch e Patreon (dove viene finanziata tramite le donazioni dei suoi iscritti), ma proprietaria anche di account per tutti i social media conosciuti. La ragazza in questi anni di attività web si è caratterizzata per la diffusione di materiale softcore e sexy, contestualizzato nell’ambito videoludico e cosplay, in maniera tale da catturare in pieno il target che da sempre l’ha seguita con passione. Fin qua niente di estremamente sconvolgente visto che non è la prima né l’ultima ad usare comportamenti lascivi e provocanti per ingraziarsi e coinvolgere i suoi followers. Ma tempo fa, una curiosa sfida su Instagram lanciata da lei è arrivata come un fulmine a ciel sereno: se una determinata foto fosse riuscita a raggiungere 1 milione di like, avrebbe aperto un canale Pornhub.
E così è accaduto, anche si è tutto rivelato un gigantesco scherzo visto che i tanto elogiati video non contenevano nudità, ma giocavano con arguzia su doppisensi sessuali senza mai raffigurare scene erotiche. Un gesto rischioso voi direte, visto che tutti i suoi fan, delusi da un azione del genere, potevano non prenderla con sportività, abbandonando la sua community. E invece questo primo passo verso la mossa finale che poi descriveremo ha una duplice funzionalità: oltre a tastare il terreno e sondare il gruppo di utenti più stretti che appartiene alla sua cerchia, è servito intelligentemente a chiarire una volta per tutte che i contenuti più hot che le appartengono possono essere ottenuti solo tramite l’acquisto e non fruibili gratuitamente online. Chiamatela stupida, se avete il coraggio.
Giorni dopo un’altra immagine ha creato il polverone mediatico di cui abbiamo fatto accenno all’inizio dell’articolo: la ragazza ha annunciato la vendita di boccette con l’acqua con la quale si fa regolarmente il bagno, denominata “GamerGirl Bath Water”, alla modica cifra di 30 dollari al pezzo. Anche se una decisione del genere sembra all’apparenza folle e pretenziosa oltre che scandalosa, ovviamente, prima di giudicare in maniera superficiale l’evento è opportuno ragionare su alcune cose. Già il fatto che ogni confezione è andata letteralmente a ruba dimostra quanto sia riuscita a livello commerciale ad insidiarsi prepotentemente nel cuore degli affezionati, oltre ad aver dimostrato un fiuto per gli affari di gran classe. Con questo non sto ovviamente dicendo che un evento del genere sia da elogiare e condividere con trasporto, ma che prima di commentare negativamente un fenomeno è sempre meglio analizzarlo in relazione all’epoca di riferimento e alle ragioni dietro determinate scelte. Difatti, un attacco nei suoi confronti non è troppo diverso da quelli rivolti verso gli YouTuber e gli influencer tradizionali che hanno trovato un modo alternativo per fare business. In questo caso è vero che Belle si è spinta un po’ oltre, ma l’ha fatto consapevole che sarebbe riuscita a vendere i suoi articoli.
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