Dopo i numerosissimi rumor che si sono susseguiti nelle scorse settimane, la versione “mini” di Nintendo Switch è finalmente uscita allo scoperto, con il nome di Nintendo Switch Lite. Una console che rinuncia a varie caratteristiche della versione originale in modo da esaltare la comodità e l’accessibilità. La sola possibilità di utilizzarla in portatile limita infatti la versatilità a cui i possessori dell’ibrida erano abituati, a favore di maggior compattezza e ovviamente un prezzo minore. Queste non sono però le uniche differenze tra i due sistemi, che cercano di rivolgersi a delle specifiche fette di giocatori. Andiamo quindi ad analizzarle partendo dalle peculiarità della piattaforma da poco annunciata.
Data la volontà di rendere l’ibrida più confortevole, Nintendo Switch Lite non comprenderà i Joy-Con estraibili ma integrerà stick analogici e pulsanti nello chassis frontale. Una delle più importanti novità è il ritorno della classica croce direzionale, in precedenza sfruttabile solo dai possessori del Pro Controller. È caratterizzata da dimensioni ridotte in altezza e lunghezza, un peso di 275g e un touch screen da 5.5 pollici leggermente più piccolo rispetto a quello da 6.2 pollici di Switch standard. Rimangono invariati la risoluzione di 1280 x 720 e la memoria di 32 GB, dei quali 6.2 sono dedicati al sistema operativo. Ciò che invece migliora lievemente è la durata della batteria che, per fare un esempio, con l’utilizzo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild aumenta dalle tre alle quattro ore. Veniamo invece agli elementi assenti della console, ovvero quelle mancanze che giustificano il nome “Lite”. Oltre alla dock per collegarla alla TV e ai controller Joy-Con, non saranno presenti nemmeno funzionalità particolari di questi ultimi come l’HD Rumble e la telecamera IR, motivo per il quale non tutti i giochi saranno direttamente compatibili con la piattaforma. Per alcuni, come 1-2-Switch, sarà necessario infatti acquistare dei controller a parte insieme ad un dispositivo in grado di ricaricarli, spesa che si dovrebbe quindi aggiungere ai 219,99 euro del costo del sistema. Importante sarà capire se lo schermo permetterà una maggior visibilità sotto il sole, cosa in cui la versione standard difetta abbastanza e che, considerata la natura esclusivamente portatile della Lite, va inevitabilmente migliorata.
Nonostante le lacune appena descritte rendano Switch Lite apparentemente meno appetibile rispetto alla versione top di gamma, esse fanno ben comprendere il target a cui la casa di Kyoto si rivolge in questo caso. Si tratta ovviamente delle persone a cui le maggiori caratteristiche dell’ibrida, come tutto ciò che riguarda la sua versatilità, non interessano e che cercano dalla console un’esperienza votata esclusivamente alla portabilità. La grandezza ridotta e la maggior comodità sono infatti elementi fondamentali per chi ha questo proposito, così come il costo minore. Quest’ultimo può invece sicuramente attirare le famiglie e i bambini, per i quali è positiva la superiore accessibilità e maneggevolezza. Essa può poi essere utile come seconda opzione per quelli che già dispongono di Nintendo Switch nel caso si voglia godere appieno sia dell’esperienza portatile che di quella casalinga, mentre fatichiamo a vedere come potrebbe essere vantaggiosa la differenza di prezzo per chi non ha ancora la console e aspira comunque ad ottenere tutto quello che può offrire.
Nintendo Switch Lite sembra insomma dedicata alle esigenze di una specifica fetta di giocatori, escludendo tanti aspetti importanti che rendono unica l’ibrida sacrificandoli per la semplicità. Una mossa intelligente che può sicuramente diffondere ancora di più l’hardware e conseguentemente il software. Vi ricordiamo che la console sarà disponibile dal prossimo 20 settembre in varie versioni che differiscono per il loro colore: giallo, grigio e turchese. Inoltre è prevista un’edizione speciale dedicata ai leggendari di Pokémon Spada e Scudo, Zacian e Zamazenta, la quale presenterà tasti di color ciano e magenta e uscirà, invece, l’8 novembre.