A causa di alcune manovre di tipo economico mosse dall’amministrazione di Trump il prezzo dei prodotti come le console potrebbero subire un grande impatto, costringendo così Nintendo, Sony e Microsoft a dover rispondere attivamente al presidente. Il punto più’ contestato è quello relativo all’aumento del costo per importare in Cina, che dal 10% passerebbe al 25%. Si tratta di una modifica non da poco, in quanto nel 2018 il 96% dei profitti realizzati in America con questo mercato è derivante proprio da quel Paese, e anche un 15% di differenza potrebbe far variare non pochi numeri. Mella lettera inviata, le tre compagnie chiedono che i dispositivi di gaming vengano estraniati dalla riforma, così da evitare di dover alzare inevitabilmente i prezzi di svariati elementi.