Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars, un connubio fortunato

Ogni mese noi di VMAG vi portiamo alla riscoperta di perle videoludiche del passato. Dopo Earthbound, oggi vi parleremo di un altro celebre RPG uscito su SNES, ovvero Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars. Questo è il primo della lunga saga di videogiochi di ruolo con protagonista l’iconico idraulico baffuto, e introduce meccaniche molto originali che in seguito sono state adottate anche da altri esponenti del genere. A differenza dei successori, tuttavia, questo titolo è stato realizzato da Nintendo in collaborazione con Squaresoft, casa che ha dato alla luce serie leggendarie come Final Fantasy e Dragon Quest. In quest’opera gli sviluppatori sono riusciti a sposare alla perfezione il classico gameplay RPG con quello platform di Super Mario, creando un mix unico. Purtroppo non venne mai realizzata una versione PAL, e per giocarlo in Europa si dovette attendere fino al 2008 quando divenne disponibile per la Virtual Console di Wii.

La storia di Legend of the Seven Stars si apre nel più classico dei modi: Bowser ha rapito per l’ennesima volta la principessa Peach, e Mario si reca al castello del Re dei Koopa per salvare la donzella. Tuttavia lo scontro con lo storico antagonista viene improvvisamente interrotto da una spada gigante che, cadendo dal cielo, si schianta sulla fortezza sbalzando via i tre. Successivamente si scoprirà che questa mastodontica arma, da cui stanno fuoriuscendo bizzarri mostri, ha distrutto la Star Road, il luogo in cui i desideri degli abitanti del Regno dei Funghi vengono esauditi. Per ripararla, Mario e i suoi compagni dovranno raccogliere sette stelle, dei frammenti della strada, da cui nasce il titolo del gioco.

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Il team di sviluppo riuscì a sfruttare al massimo le potenzialità del sistema per creare un ambiente di gioco pseudo-tridimensionale

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Super Mario RPG uscì nel 1996, nel periodo finale del ciclo di vita dello SNES, quando l’arrivo del Nintendo 64 era ormai a distanza di pochi mesi, per questo presenta un comparto grafico estremamente evoluto rispetto alla gran parte degli altri titoli per la stessa console. Il team di sviluppo riuscì a sfruttare al massimo le potenzialità del sistema per creare un ambiente di gioco pseudo-tridimensionale in visuale isometrica, cosa completamente inedita per un gioco di Mario. Square utilizzò la tecnologia dell’Advanced Computer Modeling, la stessa applicata da RARE per Donkey Kong Country, insieme al mode 7 (la modalità grafica usata per esempio per Super Mario Kart), al fine di dare un senso di profondità mai visto prima d’allora sulla console Nintendo. Anche per quanto riguarda il comparto sonoro Super Mario RPG è ottimo: agli accattivanti brani di Yoko Shimomura (la compositrice di Street Fighter 2, Kingdom Hearts e moltissimi altri titoli di spicco) si affiancano alcuni remix dei pezzi classici di Koji Kondo.

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Una delle componenti più innovative di Super Mario RPG è il sistema di combattimento: grazie alla meccanica dei timed attack Square riuscì a rendere molto più dinamici gli scontri a turni classici degli RPG. Ogni volta che un personaggio attacca, se si preme il pulsante con il giusto tempismo, che varia in base all’arma equipaggiata, è possibile eseguire una versione più potente del colpo. Allo stesso modo inserendo l’input quando un nemico sta per ferirci potremo proteggerci per ridurre il danno subito. I nostri combattenti possono apprendere anche svariate abilità speciali, come per esempio il super-salto o la palla di fuoco di Mario, che per essere utilizzate richiederanno il consumo di fiori, una risorsa condivisa tra tutti i membri del party. Queste “magie” hanno diversi modi per essere rese più efficaci: premere il più rapidamente possibile Y, ruotare il D-Pad o rilasciare il pulsante quando la carica raggiunge il livello massimo. Tutte queste piccole azioni, unite a un gameplay strategico ben bilanciato, rendono i combattimenti in Legend of the Seven Stars sempre unici e divertenti. Svariate meccaniche di questo titolo verranno successivamente riprese da altri esponenti del genere, come per esempio il gunblade di Final Fantasy VIII, che funziona allo stesso modo dei timed attack, o la possibilità di raddoppiare le ricompense ricevute al termine dello scontro con un minigioco basato sul gioco delle tre carte, che ritroviamo in Persona 3.

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Potremo dedicarci a un gran numero di quest secondarie, sempre originali e interessanti, che ci spingeranno a scoprire ogni angolo recondito del Regno dei Funghi

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Tuttavia nel mondo di Super Mario RPG c’è tanto altro da fare oltre a combattere. Le varie città che attraverseremo durante il nostro viaggio sono piene di buffi personaggi, che spesso avranno bisogno dell’aiuto di Mario e dei suoi poderosi salti. Quindi, come in ogni RPG che si rispetti, potremo dedicarci a un gran numero di quest secondarie, sempre originali e interessanti, che ci spingeranno a scoprire ogni angolo recondito del Regno dei Funghi. Ad aumentare ulteriormente la grande varietà del titolo ci sono anche moltissimi minigiochi e le fasi di platforming, anche se bisogna dire che forse quest’ultimo aspetto non è invecchiato benissimo, visto che con la visuale isometrica a volte effettuare determinati salti sarà meno intuitivo di quanto si possa pensare. Infine sono anche presenti un’enorme quantità di segreti, come per esempio i classici blocchi invisibili dei giochi di Mario nascosti in giro per la mappa. Come nelle sue principali serie di JRPG Square ha anche voluto inserire un potente boss opzionale, chiamato Culex, che richiede grande preparazione e strategia per essere sconfitto. Peraltro questo nemico è un chiaro rimando alla serie Final Fantasy, sia per la sua estetica, estremamente distante dal resto dei personaggi dell’opera, sia per la musica (un remix della Boss Theme di FF4), che per il fatto che per attaccarci utilizza quattro cristalli elementali. Oltre a questo sono presenti moltissimi altri riferimenti ad altri giochi Nintendo, come The Legend of Zelda, Metroid e Star Fox.

Ancor prima della pubblicazione di Super Mario RPG, l’ex presidente di Squaresoft Hisashi Suzuki propose a Nintendo di creare un seguito per il N64, ma a causa del progressivo allontanamento dello studio di sviluppo dalla Grande N in favore di Sony purtroppo non ci fu nessun accordo a riguardo. Tuttavia nel corso degli anni, anche senza il partner originale, la casa di Kyoto ha continuato a creare nuovi videogiochi di ruolo di Mario, tra cui Paper Mario, Mario & Luigi: Fratelli nel tempo e Mario & Luigi: Viaggio al centro di Bowser, che hanno sempre ripreso ed evoluto le meccaniche di quest’opera. Legend of the Seven Stars rimane comunque uno dei migliori RPG per SNES, e se ne avete modo vi consigliamo caldamente di recuperarlo. Inoltre, vi ricordiamo che Super Mario RPG è presente nel catalogo del Nintendo Classic Mini – SNES, motivo in più per provarlo con le vostre mani.

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