Nella giornata di oggi, al Ministero per i beni e le attività culturali di Roma, si è tenuta una conferenza stampa con protagonista il rapporto 2019 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”. A svolgere lo studio sono stati Fondazione Symbola per le qualità italiane e Unioncamere, in collaborazione con Regione Marche. Fra gli ospiti dell’evento, il Sottosegretario Mibac Gianluca Vacca, il Presidente di Symbola Ermete Realacci, il Segretario Generale Symbola Fabio Renzi e il Segretario Generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli.
Il rapporto mostra il ruolo della cultura nel panorama economico dell’Italia nell’anno in corso, sottolineando quanto stia diventando sempre più forte. Dal 2017 al 2018 il nostro settore culturale ha visto una crescita degli occupati (+1,5%) e un aumento del peso del sistema produttivo che ha sfiorato i 96 miliardi di euro, muovendone oltre 265,4 miliardi nel complesso. Sotto questo punto di vista, le regioni italiane più ricche sono Lazio, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, mentre tra le province svettano Roma, Milano e Torino. Approfondendo l’analisi, si è anche potuto individuare quali componenti contribuiscono principalmente alla produzione di ricchezza.
Nell’ambito delle industrie creative, le performance più rilevanti appartengono ai sottosettori del design e della comunicazione, mentre in testa tra le industrie culturali troviamo il comparto dell’editoria e stampa e quello dei videogiochi e software, in crescita del 2,7%. Questi numeri confermano senza ombra di dubbio che la cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, esaltando la qualità e la competitività del made in Italy.
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