Elden Ring Anteprima: l’erede di Miyazaki e George R.R. Martin

L’E3 di quest’anno non si è affatto risparmiato a sorprese, svelando la presenza di titoli in lavorazione e di un certo spessore. Inutile dire che alla vista del nuovo prodotto di FromSoftware siamo rimasti affascinati e colpiti, dato che non ci aspettavamo assolutamente una mossa del genere. Il team di sviluppo, guidato dal rinomato genio creativo di Miyazaki, è appena reduce dagli eccelsi traguardi di Sekiro: Shadows Die Twice e ci si aspettava annunci di un qualche genere i DLC in merito. Da tempo si sussurrava nell’internet sulla collaborazione stellare con George R.R. Martin, creatore de Il Trono di Spade, ma traspariva come un accostamento piuttosto arduo. Tuttavia eccoci qui, tra speculazioni e conferme, a discorrere sul futuro di Elden Ring: titolo che unisce la sublime creatività di opere del calibro di Dark Souls e la brillante mente da scrittore di Martin. Che sia colpa del meticoloso lavoro dietro quest’opera che lo scrittore sta tardando l’uscita del sesto libro de Il Trono di Spade e Miyazaki nel rilascio dei DLC su Sekiro?

Il setting narrativo appare ben chiaro e definito sin dal trailer, data la presenza di alcuni simboli di natura celtica, confermati dagli stessi autori. Non è un caso che i due abbiamo virato sul classico e il folclore antico, essendo entrambi esperti in materia. La struttura del territorio del gioco sarà open world e l’utente sarà chiamato a vivere un’avventura mai vista prima d’ora, nei panni di un misterioso personaggio dai capelli rossi e dal viso apparentemente femminile. Stando alle conferme ufficiali, la mappa si suddividerà in una serie di città uniche tra di loro ed esplorabili, ognuna di esse contenente un boss peculiare e una serie di nemici caratteristici. L’evoluzione della trama e lo sviluppo della sinossi narrativa prenderanno esempio da quel che è stato Dark Souls, il che fa presagire uno piano di eventi perlopiù misteriosi e ingarbugliati: prettamente non lineare e dalle numerose diramazioni. Secondo le ultime informazioni potremmo scommettere quindi che la narrativa sembra avere tecnicamente lo stampo di Miyazaki, mentre ambientazioni, personaggi e mitologia ci appaiono sin da subito simili allo schema storico de Il Trono di Spade. Il significato del nome stesso, Elden Ring, pare sia contenuto nell’incipit narrativo, nel quale verrà spiegato che un potente anello (presumibilmente dai poteri devastanti) è stato distrutto, e che quest’evento abbia fatto scaturire una serie di drastici cambiamenti nel mondo.

Il rapporto biunivoco tra Hidetaka Miyazaki e George R.R. Martin si basa su un profondo rispetto reciproco e ambedue gli artisti hanno sviluppato in autonomia elementi chiave del gioco, che non sono difatti molto lontani dalle abilità che li hanno resi famosi. La lore di ogni personaggio che abita nel vasto mondo di Elden Ring è infatti stata costruita ad hoc da Martin, così come la misteriosa mitologia celtica alla base degli intrecci narrativi. Dal punto di vista del gameplay si fa leva sull’ingegno di Miyazaki, che riproporrà un combat system completamente diverso dalle sue opere precedenti e un vasto open world come mai aveva osato prima d’ora. In un’intervista egli specifica infatti la necessità di utilizzare il cavallo per spostarsi da città in città e non sarà un caso imbattersi in nemici agguerriti lungo il cammino: importanti cambiamenti rispetto al passato. Il vasto mondo, presumibilmente ispirato ai paesaggi finlandesi, conterrà nemici di ogni genere e ci metterà costantemente alla prova. Saranno infine presenti elementi RPG molto simili a Dark Souls tra cui, verosimilmente, la presenza di armi ed equipaggiamenti ispirati alla mitologia celtica. L’opera verrà rilasciata sulle piattaforme di Xbox One, PlayStation 4, PC e pubblicata da Bandai Namco, ma non vi è ancora alcuna data precisa. La conferma di queste piattaforme potrebbe presagire che il titolo approderà a metà del prossimo anno, prima nella nuova generazione. Attendiamo pertanto con trepidazione nuovi dettagli in merito al misterioso Elden Ring. Voi ci credete nel connubio tra Martin e Miyazaki?