Final Fantasy X|X-2 HD Remaster: la recensione di VMAG

Catullo, insieme con i Poetae novi, si fece esponente della pratica del labor limae, un lavoro ricercato, un limare, unโ€™attivitร  che in una lingua non morta non si riesce facilmente a esprimere: รจ come la limetta che passa dopo il tagliaunghie, รจ come la mano che passa sul ciuffo dei capelli per direzionarlo verso sinistra o verso destra. รˆ un intervento di perfezionamento. Square Enix lo sa bene, ma lo fa con molta lentezza e annualmente – oramai – ci ripropone una versione rinnovata e ritoccata di alcuni suoi titoli, in questo caso di Final Fantasy X e Final Fantasy X-2, titoli che, per un motivo o per un altro, hanno segnato la storia della saga ideata da Hironobu Sakaguchi. Tra pochissimi giorni sarร  il momento di una nuova HD Remastered della collection che racchiude la storia di Spira, pronta per PlayStation 4, appena un anno dopo quella per PlayStation 3.

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Il nostro scenario รจ, appunto, Spira, un continente dilaniato dalla sofferenza e dagli assalti di Sin, un mostro nato dai peccati dellโ€™umanitร . A supporto degli abitanti cโ€™รจ soltanto la religione, salvifica e pretenziosa, che richiede sacrificio sia nellโ€™animo che nel corpo per poter espiare i peccati che fermeranno il mostro. A Besaid, quindi, una nuova invocatrice, Yuna, inizia il suo percorso per arrivare a sconfiggere Sin, per sacrificarsi insieme con i suoi Guardiani, Wakka, Lulu e Kimahri, per ridonare la pace ai suoi concittadini, per altri dieci anni. Parallelamente, al vertice, al punto piรน alto di Spira, esiste Zanarkand, una penisola piรน tecnologica e meno schiava della religione: il divo della cittร  รจ Tidus, lโ€™AS degli Zanarkand Abes, una delle piรน forti squadre di blitzball del continente. Capelli biondi, abiti sportivi, modi di fare infantili, atteggiamento sbarazzino e un destino decisamente gravoso che incombe sulle sue spalle: il futuro di Spira รจ nelle sue mani.

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Lo scenario, scritto oramai piรน di una decade fa da Nojima, permane uno dei piรน profondi e piรน articolari nella saga di Final Fantasy, capace di riunire in un solo contesto numerosi aspetti, anche ai bordi dei politically correct, come lโ€™aspra critica avanzata al sistema clericale e allโ€™ottusitร  donata dalla religione in quelli che sono gli abitanti di Spira: tutti elementi che vengono scaraventati al suolo, che vengono ribaltati dallโ€™intervento, da deus ex machina, di Tidus, inserito nel contesto come persona assolutamente allโ€™oscuro dei fatti e catapultato per necessitร  in una terra che non gli appartiene, nรฉ per usi nรฉ per costumi. In una narrazione molto lineare, che non dร  spazi a divagazioni nรฉ di gameplay nรฉ di trama, se non per sporadici dungeon secondari, Nojima, col supporto di Tetsuya Nomura e lo stesso Hironobu Sakaguchi, realizza un estratto vincente che dร  vita a un crescendo di tensione supportato ottimamente dai colpi di scena forniti nel corso della trama. Vale sicuramente meno la pena soffermarsi su Final Fantasy X-2, che prende la protagonista di FFX Yuna e la trasforma in una sorta di idol-guerriera. Un titolo che all’epoca fu molto discusso, da molti considerato l’inizio della fine in Square Enix, ma che visto con occhi nuovi colpisce comunque per l’atmosfera frizzante e la godibilitร  del combat system.

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Va da sรฉ che nessun aspetto pregnante della trama, cosรฌ come del gameplay, รจ stato modificato nella versione per PlayStation 4. Le modifiche che si registrano sono decisamente piรน accessorie che sostanziali e sono, per tornare al concetto di labor limae iniziale, miglioramenti di piccola taglia della versione dello scorso anno. Su PlayStation 3, per iniziare a elencare alcune delle modifiche, la colonna sonora composta da Nobuo Uematsu – che anni dopo la prima versione aveva giร  riarrangiato alcuni pezzi con The Black Mages, il suo gruppo rock, tra cui To Zanarkand divenuta The Skies Above – era stata rivisitata e riproposta in una versione piรน moderna e con suoni piรน naturali rispetto a quelli offerti dieci anni fa. Nella versione in uscita tra pochissimi giorni avrete la possibilitร , una volta selezionata la nuova partita, di decidere con quale versione affrontare la vostra avventura: quella originale o quella riarrangiata. Un aspetto che puรฒ soddisfare chi vuole rivivere in tutto e per tutto lโ€™esperienza di Tidus a Spira con le stesse emozioni di dieci anni fa.

La versione per PlayStation 4 supporta, ovviamente, il remote controller con la PlayStation Vita, cosรฌ come il cross save, che vi permetterร  di continuare la vostra avventura sulla console portatile in qualsiasi momento e di riprenderla, poi, sul vostro televisore. Allo stesso modo sarร  possibile importare i salvataggi della versione PlayStation 3 in questa nuova, cosรฌ da continuare fin dove eravate arrivati un anno fa sulla vostra nuova console. Ovviamente tale operazione potrebbe dar luogo a numerose domande: perchรฉ, dโ€™altronde, acquistare la versione per PlayStation 4 se si รจ giร  in possesso di quella per PlayStation 3? Non รจ facile trovare una risposta, se non in una leggermente miglior resa grafica e tecnica del prodotto – come facilmente intuibile – e i 1080p assicurati in maniera fissa. Aspetti lapalissiani, per un titolo che si affaccia su PlayStation 4 e che come unico compito aveva quello di rimodernare il comparto tecnico lasciando intatto tutto il resto. Dicevamo, perรฒ, che non รจ facile trovare una risposta perchรฉ รจ passato appena un anno da quando la prima remastered di Final Fantasy X รจ arrivata sul mercato, pertanto la versione HD per PlayStation 4 va ad accontentare una determinata fetta di mercato, ovvero quella che ha perso lโ€™occasione di dodici mesi fa e che ora avrร  finalmente la possibilitร  di ascoltare la storia di Tidus. Questa potrebbe essere la nostra ultima occasione.