Team Sonic Racing Recensione

Eroe indiscusso di una generazione intera cresciuta a pane e adrenalina, Sonic è ancora al giorno d’oggi sinonimo di velocità, fenomeno della cultura pop anche grazie all’avvento di internet. Mascotte inconfondibile di SEGA, ha saputo conquistare non solo il pubblico ma anche la concorrenza stessa, infatti molti appassionati di Nintendo ebbero problemi nel cercare di distogliere lo sguardo dalla console rivale. Sono passati molti anni, il personaggio ha attraversato le generazioni di console, portatili e non, con l’ausilio di oltre 50 titoli dedicati ad esso. Alcuni sono andati oltre al classico platform, esplorando nuovi generi, come ad esempio la simulazione di guida. Seguendo le orme di Nintendo infatti, forte della sua abitudine di rilasciare un’iterazione di Mario Kart su ogni console a partire dal Super Nintendo, SEGA deciderà di darsi da fare con questa tipologia di giochi per cavalcare l’onda. Numerosi titoli hanno tentato di rendere giustizia al mondo delle corse automobilistiche (e non), ma pressoché nessuno di essi era stato in grado di eguagliare Mario. Oggi il franchise colpisce nuovamente, grazie all’arrivo di Team Sonic Racing. Andiamo a scoprire di che pasta è fatto il mitico riccio blu questa volta.

Una delle prime considerazioni da fare riguarda il roster di personaggi disponibili: infatti l’utente avrà la possibilità di scegliere tra 15 piloti, tutti tratti dall’universo di Sonic The Hedgehog. Una selezione ristretta rispetto ad altri titoli precedenti come Sonic All-Star Racing Transformed, ma evidentemente un motivo c’è: le meccaniche principali dell’opera ruotano attorno ai propri compagni di squadra e alle dinamiche tra di essi. Tra i gareggianti ritroveremo volti noti della saga come Knuckles, Tails, Shadow e l’immancabile Dr. Eggman. Ognuno di loro possiede delle caratteristiche uniche che tengono conto di alcuni fattori come accelerazione, velocità di punta, difesa, tenuta e infine turbo, rendendoli di conseguenza più o meno adatti a certe tipologie di tracciati. A tal proposito, sono presenti ben ventuno circuiti, di cui nove sono stati riciclati da alcuni titoli precedenti. Le piste presentano una discreta varietà di soluzioni e approcci, anche se su questo fronte non si possa fare a meno di cogliere più che evidenti similitudini con quelle di Mario Kart. Un punto a sfavore va attribuito alla leggibilità dell’ambiente: spesso risulta arduo comprendere quali siano le porzioni di terreno in grado di rallentare il veicolo a tal punto da ribaltare l’esito di una gara anche dopo l’ultima curva.

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 Per raggiungere i limiti del tachimetro, sarà necessario sfruttare appieno tutte le tecniche messe a disposizione insieme ai membri del proprio team.

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Team Sonic Racing mette a disposizione dei giocatori ben 14 power-up distribuiti lungo il tracciato sotto forma di capsule da raccogliere. La quantità non è da considerarsi un pregio in questo caso: alcuni di essi sono esclusivi a certe tipologie di personaggi e quindi per ottenerli bisognerà far ricorso allo scambio di oggetti che permetterà di mandare ad un membro della propria squadra un potenziamento superfluo. Passiamo invece al tema bollente: la guida vera e propria. Dopotutto questo è un racing game ed è la velocità a dettare le regole. Per raggiungere i limiti del tachimetro, sarà necessario sfruttare appieno tutte le tecniche messe a disposizione insieme ai membri del proprio team. Per comprendere quali siano, bisogna iniziare dalle fondamenta: la derapata. Infatti grazie ad esse sarà possibile acquisire dei boost di velocità che saranno decisamente in grado di fare la differenza tra il primo e l’ultimo posto in classifica. Però le derapate non sono tutto: sfruttare la scia di un alleato per darsi un spinta extra oppure dare una mano a un collega in difficoltà sfrecciando a tutta velocità accanto a lui sono due tra i molteplici modi di collaborare.

Squadre da tre per un totale di dodici piloti presenti in gara.

La principale qualità di Team Sonic Racing risiede nelle numerose modalità di gioco. Infatti la modalità storia funge da vero e proprio tutorial tutto sommato per apprendere le dinamiche principali, senza offrire una reale trama sulla quale appoggiarsi. Niente cutscene, pochi dialoghi e qualche immagine statica vi guideranno attraverso una serie di capitoli che vi porteranno a sbloccare tutti i personaggi disponibili nel titolo. Una volta sbloccati potrebbe personalizzare le vetture grazie a un sistema di progressione basato dei crediti, che fungeranno da moneta di scambio per delle capsule che vi ricompenseranno con degli upgrade casuali. Un sistema alquanto bizzarro, che da una parte prolunga la durata di vita dell’opera, ma dall’altra instaura un sentimento di frustrazione evidente. Per fortuna le gare risultano divertenti e quindi non sarà un grosso problema spendere svariate ore per guadagnare questi tanto ambiti crediti. La grafica è colorata e piacevole, persino gli effetti particellari sono gradevoli e aumentano di conseguenza l’immersione durante la corsa. La sensazione di velocità è presente, e ogni boost equivale a un’iniezione di adrenalina.

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 L’impressione generale è comunque positiva, un ottimo sound design ha reso ogni aspetto dell’esperienza di guida un piacere per i timpani.

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Due parole ben spese sul comparto sonoro sono doverose: infatti il titolo eccelle nel fornire all’utente una colonna sonora adatta all’atmosfera in ogni contesto, dal menù principale fino alle selezione dei personaggi. Il rombo dei motori è convincente, anche se ogni tanto qualche bug sonoro occorre, ma nulla di drammatico. L’impressione generale è comunque positiva, un ottimo sound design ha reso ogni aspetto dell’esperienza di guida un piacere per i timpani. Le varie modalità di gioco forniscono ore di divertimento in single-player ma anche la componente multigiocatore risulta fondamentale, infatti grazie a un sistema di ranking, l’online assume un carattere molto più serio e competitivo.

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