Game of Thrones 8: Recensione puntata 6 senza spoiler

Game of Thrones si è concluso e, al netto dei prossimi spin-off in produzione, è arrivato il momento di chiudere una pagina di storia delle serie tv. In questo articolo analizzeremo solamente l’ultima puntata, ma presto manderemo online anche la recensione dell’ottava stagione nella sua interezza. Nel frattempo, alla luce di quanto accaduto nello scorso episodio, sappiamo che di conflitti a eserciti schierati (probabilmente) non ne vedremo più: ci aspettiamo che vengano approfonditi i personaggi rimasti in lizza per sedersi sul trono, anche perché ci sono una novantina di minuti da riempire prima di dirsi addio. Come nei precedenti appuntamenti, non ci saranno spoiler in questo articolo, ma nelle prossime righe farò spesso riferimento a eventi accaduti nella scorse settimane, quindi se siete rimasti alla settima stagione o prima ancora, vi invito ad andare direttamente all’ultimo paragrafo.

Una settimana fa abbiamo visto il tanto atteso conflitto fra Cersei e Daenerys, con quest’ultima che ha deciso di diventare una tiranna per sconfiggere un’altra tiranna. L’esercito della Madre dei Draghi ha avuto la meglio in maniera abbastanza agevole sulle truppe dei Lannister, ma non c’è stato il lieto fine che ci saremmo aspettati: la Targaryen, dopo aver capito di non essere amata da nessuno, ha infatti messo da parte i buoni propositi sulla liberazione dei popoli, optando invece per una vendetta contro gli innocenti abitanti di Approdo del Re. Sono morti tanti personaggi conosciuti, tra cui qualche candidato per il trono, come Cersei (che in realtà ci si è seduta spesso) o Euron, ma quelli a cui tenevamo di più sono ancora vivi: Arya è riuscita a scampare alla furia di Daenerys, Jon ha ordinato la ritirata dei suoi dopo la vittoria, Sansa è al nord e Tyrion si è tenuto fuori dagli scontri pur stando sul campo di battaglia (la Targaryen sicuramente lo starà cercando). La preview della puntata di stanotte lasciava presagire una Madre dei Draghi trionfante che marcia su Approdo del Re col sostegno di Immacolati e Dothraki, ma siamo certi che non sarà così banale e che ogni evento ci verrà spiegato. Chi vedremo seduto sul Trono di Spade? È arrivato il momento di scoprirlo.

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Daenerys ha distrutto Approdo del Re: se nessuno l’ama, allora deve temerla. La Targaryen si è presa momentaneamente il trono, ma ci sono ancora tante incognite.

La sesta e ultima puntata di Game of Thrones si apre esattamente dalla fine del quinto episodio, con i superstiti testimoni del disastro causato da Daenerys: i primi minuti sono molto tristi, ma allo stesso emozionanti. Vengono subito mostrate le logiche conseguenze di quanto accaduto, e le reazioni ovvie da parte di Tyrion, Jon e Arya. In realtà la mezzora iniziale, per quanto piacevole, è un po’ scontata, e fin dai primi dialoghi possiamo farci un’idea di quanto succederà di lì a breve: ci sarà comunque un colpo di scena, che però non possiamo definire del tutto inaspettato. Ma quindi chi si siede sul trono? Onestamente non l’avrei mai pensato un epilogo del genere, ma il modo in cui ci viene mostrato chi regnerà è decisamente bizzarro e poco entusiasmante. Non posso spingermi oltre nel raccontare, perché sarebbe tutto uno spoiler, anche perché ci sono moltissimi dialoghi e succedono relativamente poche cose.

Come detto nel paragrafo precedente, è tutto un po’ scontato e fin dai primi minuti capiamo cosa accadrà. Come già successo nelle puntate precedenti, il momento clou dei vari episodi viene risolto in maniera frettolosa: essendo questa la conclusione di Game of Thrones, era lecito aspettarsi qualcosa di più impegnativo dal punto di vista della realizzazione. Il finale è aperto e ci dice più o meno l’epilogo di ogni personaggio sopravvissuto, dandoci un’idea di quello che sarà il loro futuro. Non posso dire cosa viene mostrato esattamente, ma se HBO avesse voglia in futuro di fare un’ulteriore stagione, di materiale su cui lavorare ce ne sarebbe ancora. Il giudizio sulla puntata resta appena positivo: quello che doveva essere il colpo di scena scioccante viene mostrato troppo presto, e non è nemmeno troppo inaspettato, e il resto è un po’ semplicistico. Tutto quello che abbiamo visto oggi, comunque, poteva essere raccontato in metà del tempo e non c’era nessuna necessità di realizzare un episodio così lungo. La fine della serie lascia sensazioni discordanti, ma gli aspetti negativi sono più o meno gli stessi riscontrati nell’intera stagione: questa puntata almeno ha il merito di mettere un punto alle vicende di (quasi) tutti i personaggi apparsi finora.

 

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