Game of Thrones: chi diventerà il sovrano di Westeros?

Game of Thrones è una delle serie che ha rivoluzionato il concetto di serie tv: che siate fan o non è innegabile il fatto che lo show, ispirato alla saga letteraria di George R. R. Martin, abbia avuto una popolarità così vasta, facendo breccia nel cuore di svariate persone, dall’adolescente, all’adulto, dal profano dei romanzi, allo sfegatato fan dell’epopea fantasy su carta. Ma tutto finisce, purtroppo, e anche Il Trono di Spade, dopo 8 anni e sette stagioni alle spalle, sta giungendo al tanto atteso epilogo. La domanda che da sempre aleggia tra il pubblico verte su chi effettivamente diventerà il nuovo Re (o Regina) dei Sette Regni dopo che il ruolo di Cersei Lannister si è fatto precario a causa dell’arrivo delle truppe congiunte Nord-Targaryen. Noi abbiamo provato a rispondere a questa domanda, partendo dai fatti più eclatanti avvenuti nell’ultima puntata trasmessa, la quinta. A differenza della nostra recensione (che trovate qui) che era priva di spoiler, tra poco riveleremo molte delle vicende accadute nell’episodio, quindi se non lo avete visto, vi consigliamo di non proseguire nella lettura.

Riassumiamo quindi i disastrosi accadimenti che si sono susseguiti su schermo. Il momento più catastrofico è stato sicuramente l’eccidio compiuto da Daenerys, che, nonostante il tentativo di Tyrion e di Jon di fermarla, ha raso al suolo interamente Approdo del Re, innocenti compresi. Sono inoltre caduti tanti personaggi iconici che abbiamo imparato a conoscere nel corso dello show: Varys è stato giustiziato a causa del suo tentativo di rivelare il segreto di Jon; Euron è stato sconfitto da Jamie in un combattimento all’ultimo sangue, mentre il Mastino e suo fratello hanno posto fine alla loro vita buttandosi da una fortezza, dopo un acceso e coreografico scontro. Ma le vittime più significative sono quelle da riscontrare tra le fila dei Lannister e dei suoi diretti difensori: Qyburn, il primo cavaliere, è stato brutalmente eliminato da La Montagna, mentre Cersei e suo fratello Jamie sono morti insieme sotto le macerie, ponendo fine al ramo più belligerante e crudele della casata del leone dorato, nonostante lo Sterminatore di Re avesse avuto un cambiamento caratteriale notevole.

Game of Thrones
A Grande Inverno è tempo di festeggiamenti.

Ma questa strage a cosa potrebbe effettivamente portare? Nel caso più telefonato e scontato ci troveremmo sul trono la Regina dei Draghi che, continuando la sua opera di distruzione, polverizzerebbe tutti gli avversari che si trova di fronte. In un’ottica un po’ più romantica, invece, l’affascinante sovrana orientale potrebbe congiungersi con Jon (che ricordiamo essere suo nipote) per regnare insieme, anche se difficilmente Daenerys gli perdonerà il suo tradimento perpetrato tramite la rivelazione delle sue origini ad Arya e Sansa. Aegon Targaryen, d’altro canto, forse è il perfetto leader che Westeros auspica e desidera e da molto tempo i fan credono ciecamente alla teoria che lo vede come regnante. Oltre al fatto che il personaggio è oramai diventato l’eroe buono per eccellenza, c’è un altro elemento che fa riflettere: il titolo originale della saga letteraria è Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, e la sua figura riassumerebbe questi due concetti visto che Jon è sia uno Stark che un Targaryen, quindi in bilico tra due le fazioni. Tornando invece a Sansa, invece, lei sarebbe la perfetta protagonista di un colpo di scena che nessuno si aspetterebbe: la sua presenza come dominatrice assoluta non è così tanto da escludere, considerando la sua brillante evoluzione, avvenuta dopo anni di torture, violenze e ingiurie da parte di Ramsey, Ditocorto, senza dimenticarci le crudeltà dei Lannister.

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La calma prima della tempesta infuocata di Drogon.

Ma anche in questo caso, vi è la possibilità che sia affiancata dal suo ex-marito Tyrion, che con la sua intelligenza e perspicacia, ha sempre dimostrato di essere una spanna sopra gli altri. Il tanto amato nano però funzionerebbe anche da solo come sovrano, grazie alle sue doti diplomatiche e al senso innato di giustizia: un perfetto esempio di un governante saggio e misurato come anche Jon potrebbe essere e una perfetta e armonica conclusione dello show, che ci ha abituato a ben più drammatiche situazioni. Ovviamente ci sono molte altre possibilità in gioco, ma sono forse da escludere perché difficilmente realizzabili: Bran al trono è fuori discussione, visto che i suoi interessi vanno fuori dai giochi di potere, mentre Arya, in maniera analoga, si è sempre voluta allontanare dalla politica e dagli accordi matrimoniali, preferendo le battaglie e la guerra, al lignaggio e al governo. Il tutto è ancora da vedere e questi sono tutti gli scenari ipotetici ai quali potremmo andare incontro tra meno di una settimana, con un finale che speriamo sia il più soddisfacente possibile. Dopo aver letto l’articolo vi invitiamo a scriverci la vostra personale opinione in merito, in maniera tale da creare una stimolante discussione sull’argomento.

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