Made in Abyss: futuro e curiosità rivelate dal creatore Akihito Tsukushi

Abbiamo salutato da appena un giorno il Comicon 2019 di Napoli, uno degli eventi più attesi e rigogliosi del panorama dell’intrattenimento, che ha ospitato decine di volti noti tra cinema e letteratura. Noi siamo riusciti a partecipare a diversi incontri tra il pubblico e artisti di un certo lustro del settore e, in particolare, abbiamo apprezzato l’intrigante intervento del maestro Akihito Tsukushi: il creatore di Made in Abyss. L’opera ha visto la sua prima pubblicazione nel lontano 2012, per poi dar vita ad un apprezzatissimo adattamento animato. Nel corso degli anni, il titolo ha rapidamente conquistato a macchia d’olio prima tutto il Giappone e poi ingolosito molti appassionati in tutto il mondo. L’affascinante trama che avvolge tutta l’opera si snoda tra le vicende drammatiche che coinvolgono i protagonisti Riko e Reg: una bizzarra coppia di fanciulli che nasconde un intrigante segreto. Riko, una bambina orfana alla disperata ricerca di un posto nel mondo, incontra Reg, un ragazzo con parti robotiche, ed entrambi decidono di sfidare l’Abisso: la voragine che si erge intorno alla città di Orth dalle profondità sconosciute. Sebbene Riko appartenga al mondo degli umani e Reg provenga dalle profondità dell’Abisso, i due destini si intrecciano per solcare insieme un’impresa ai più impossibile: raggiungere le insenature inesplorate del sottosuolo e riportare alla luce i segreti che esso racchiude.

Prima dell’intervento del creatore stesso dell’opera, è stata proiettata la pellicola riguardante la prima metà della storia diffusa fino ad ora tra manga e anime. Un ottimo modo per conciliare i curiosi, che non si sono ancora avvicinati al titolo, e gli appassionati, ma in ogni caso un film di puro godimento artistico. I personaggi fanciulleschi e spensierati, emblemi di quel che può essere definita la figura dell’eroe bambino nella letteratura, si ritrovano immersi in ambientazioni ai limiti del reale e ad un passo dall’onirico: gigantesche rappresentazioni della magnificenza naturale dell’Abisso. Le ambientazioni poeticamente suggestive e i personaggi drammaticamente reali hanno reso il prodotto uno dei migliori manga sul mercato degli ultimi anni, sia per qualità che per originalità. Vi sono tuttavia decine di domande che ronzavano nella testa dei fan da parecchi mesi e nessuno aveva mai trovato una risposta concreta, almeno fino al Comicon 2019. Akihito Tsukushi ha ben accolto tutti coloro che volessero porgergli una domanda, dimostrando un entusiasmo che ci ha colpito come pochi e una sensibilità fuori dal comune. Noi abbiamo raccolto tutte le domande più interessanti e siamo lieti di condividerle con voi.

In molti, prima di tutto, hanno richiesto al maestro la fonte d’ispirazione legata alla creazione dei mostri abitanti dell’Abisso. Egli ha dichiarato che l’idea ha preso forma sulla base delle creature già presenti in natura, per poi spingersi ai limiti del grottesco. L’Abisso che li ospita, inoltre, non è stato pensato ad immagine e somiglianza di quello dantesco come si supponeva, ma trae la sua basilare morfologia da altre religioni orientali, in particolar modo quella buddista. Per quanto concerne i protagonisti il ragionamento fu studiato a tavolino per renderli dei protagonisti inaspettati, kawaii (come definiti dallo stesso creatore) e su cui sarebbe difficile puntare. La peculiare fisionomia di Reg lo ha reso un protagonista memorabile, ma l’idea che lo ha plasmato deriva da uno studio approfondito del concept e del design del celebre Astro Boy: uno dei fumetti capolavori dell’intrattenimento giapponese. Il creatore ha anche sottolineato l’importanza dell’eterogeneità propria dell’Abisso, considerato, sin dalla nascita su carta, come un’entità vera e propria: un personaggio senziente e mutevole. L’Abisso è reale, gente, e ha vita propria. Infine, la creazione di alcuni tra i più celebri personaggi della trama, tra cui l’amatissima storyline legata a Mitty (di cui non vi diremo nulla), fu un qualcosa di assolutamente non programmato e, sfuggita dalle mani dell’artista stesso, ha dato i natali a icone di assoluto spessore a livello emozionale. Ma la bomba arrivò sul finale dell’intervento, quando il maestro ha apertamente dichiarato di voler approfondire delle diramazioni narrative per accontentare tutti gli appassionati e, udite udite, in futuro faremo la conoscenza di tutti gli altri fischietti bianchi leggendari! La conclusione del manga è comunque ben chiara nella mente dell’autore, ma prima saremo partecipi di altre storie inedite che ci lasceranno a bocca aperta. Se siete interessati vi invitiamo a leggere anche l’articolo in cui analizziamo le somiglianze tra Made in Abyss e The Promised Neverland.

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