Il nuovo gioco del papà di The Sims… non è un gioco,

Quando il proprio idolo cambia settore lavorativo o “tradisce il proprio estro” è sempre un brutto, bruttissimo, colpo per i fan. Questo accade tanto in campo artistico quanto in ambito videoludico, specialmente quando questo genere di cambiamenti vanno ad interessare le rockstar dei videogiochi: i game designer. Considerando ciò è facile intuire come apprendere che il prossimo prodotto di Will Wright si tratta di un app per dispositivi mobile è proprio una bella botta per chiunque sia cresciuto a pane e The Sims, con un gustoso contorno di Sim City.

Non è però tutto, poichè l’onta ancora peggiore di cui si sarebbe macchiato l’ (ex) autore di videogiochi è  il fatto che non solo la sua creazione sarà confinata su cellulari e tablet, ma che la natura dell”app  è meramente social, incentrata sulla condivisione e la modifica di immagini e meme.

 

Ecco Thred , la creazione dell’azienda di Wright, Syntertainment. Come già affermato si tratta di un semplice software di editing di immagini che per quanto possa essere eventualmente funzionale e bello, rimane comunque un prodotto appartenente ad un genere inflazionato e che nulla ha a che vedere con le precedenti e più importanti creazioni del signor Wright: The Sims, Sim City, Spore. L’ultima volta in cui avevamo sentito parlare del leggendario game designer lo avevamo visto, nel 2010, alle prese con un misterioso progetto, un serial televisivo in cui gli stessi telespettatori avrebbero potuto influenzare  gli eventi mediante l’utilizzo di una sorta di software con elementi ludici ad esso dedicato. Il nome in codice del prodotto ? The Creation Project. Quando il primo episodio è stato trasmesso ? Mai.

 

Will 2
Al di là dei melodrammi, è più che giusto che un lavoratore e creativo sia libero di portare il suo talento nel settore che preferisce, ma non si può rimanere impassibili nel vedere come la vena creativa di Wright si sia esaurita, o semplicemente non sia più richiesta nel genere di prodotti a cui si sta dedicando. Che i videogiochi iniziassero a stargli stretti lo si era già capito nel 2009, quando Wright aveva lasciato Eletronic Arts per dedicarsi a progetti personali e molto diversi., ma ora che il creativo ha preso le sue decisioni, imposte o meno dal mercato attuale, , con quest’ultimo colpo non si può non chiedersi cosa ne sarà dell’eredità di Will Wright: l’ultimo capitolo di The Sims si è rivelato essere alquanto controverso, Spore sembra non essere stato apprezzato abbastanza da motivare l’uscita di un eventuale seguito e Sim City è stato rovinato, tra le altre cose, da imposizioni come il DRM, sistema di controllo online  condannato anche dallo stesso Wright.

Le premesse non sono certo le migliori.

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