Da quando è stato pubblicato il primo capitolo per PlayStation 2 nel 2003, la saga di Earth Defense Force si è guadagnata una reputazione per il suo gameplay frenetico ricco di sparatorie con tonnellate di nemici presenti in contemporanea sullo schermo, la sua vasta gamma di armi e equipaggiamenti, dialoghi degni di un film di serie B e delle aree giganti sotto assedio da mostri altrettanto enormi. Ambientato nell’anno 2040, Earth Defense Force: Iron Rain è l’ultimo capitolo dell’acclamata serie. Il giocatore assume il controllo di Closer, un membro d’élite della EDF, una forza militare multinazionale incaricata di difendere la Terra da un’invasione aliena guidata da una misteriosa fazione conosciuta solo come gli Aggressori. Dopo la battaglia contro l’Hivecraft nel 2033, il protagonista cadde vittima di un coma. Sette anni dopo, si risveglia dal suo sonno profondo nel bel mezzo di un pianeta impregnato nel caos ed è pronto a tornare in prima linea per salvare il mondo e terminare la sua lotta contro gli alieni.

Vi ritroverete quindi a dover combattere questa minaccia insieme alla vostra squadra, affrontando creature sempre più pericolose con lo scopo di salvare l’umanità. Nonostante una vera e propria trama sia presente, non starò a dilungarmi molto nei dettagli dato che essa risulta essere irrilevante di fronte a un titolo profondamente incentrato sul gameplay. La modalità storia è di una lunghezza impressionante con ben 52 missioni principali. Purtroppo queste peccano decisamente di varietà e molto in fretta si instaura uno schema ben definito nel modus operandi: correre, sparare, ricaricare. Ma il punto di forza di Iron Rain risiede altrove. Con un arsenale composto da centinaia di armi e oggetti, che vanno dal semplice fucile d’assalto fino alle spade e ai lancia missili, è possibile affrontare ogni singola missione in migliaia di modi differenti. Inoltre i PA-Gear sono la chiave di volta che permette al giocatore di creare uno stile di gioco basato sulle proprie preferenze. Ognuno di essi possiede un’abilità speciale, ma comporta anche evidenti debolezze che penalizzeranno il vostro personaggio. Viene offerta totale libertà anche nei movimenti, con degli ambienti giganteschi totalmente esplorabili persino in verticale.

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Per tutti coloro che sono attenti al look sarà ovviamente possibile acquistare tutta una serie di elementi cosmetici per uccidere con stile e pavoneggiarsi davanti agli altri.

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Al termine di ogni missione, che generalmente richiederà l’annientamento di molteplici ondate di nemici, l’utente verrà portato nella schermata del cosiddetto ranking. Tramite diversi criteri, ci verrà attribuito un voto e Closer sarà di conseguenza ricompensato con una determinata quantità di crediti e di gemme. Esistono tre tipologie di gemme di colore differente: rosse, gialle e blu. In combinazione con la valuta principale, saranno l’unico modo per sbloccare nuovi giocattolini dal mercante d’armi dell’EDF. Per tutti coloro che sono attenti al look sarà ovviamente possibile acquistare tutta una serie di elementi cosmetici per uccidere con stile e pavoneggiarsi davanti agli altri. Ebbene sì, la modalità storia include la CO-OP fino a massimo di 6 giocatori online, oppure 2 in schermo condiviso. Quest’ultimo risulta essere un po’ come le pagine bianche, obsolete sotto molti aspetti ma pur sempre fondamentali per tanti. Infatti data la difficoltà crescente, l’idea di chiamare un amico di fiducia per completare una missione particolarmente difficile verrà abbastanza di frequente.

Durante la vostra avventura vi renderete presto conto di  una caratteristica piuttosto evidente: questo gioco è stato interamente basato sul gameplay. Infatti anche se a prima vista la grafica risulta accettabile nel suo insieme, andando a vedere nel dettaglio scoprirete che in realtà non è tutto oro ciò che luccica. Modelli veramente poco dettagliati, edifici copiati e incollati in giro per la mappa, tutto ciò salta fuori dopo qualche ora di gioco ma fortunatamente non risulta affatto un problema quando si pensa al fatto che spesso e volentieri ci saranno ondate di centinaia di mostri in contemporanea ad attaccare la vostra squadra. Creature assolutamente terrificanti: non mancherà una lieve sensazione di disgusto quando vi troverete alcuni insetti di dimensioni disumane davanti agli occhi pronti a spezzarvi in due. Per fortuna l’ambiente è dalla vostra parte, grazie a un livello di distruzione impressionante, ogni singolo edificio è abbattibile. Peccato per le animazioni che sono rimaste fossilizzate all’era della PlayStation 2, e potrebbero far storcere il naso a più di uno.

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Il lavoro effettuato sul suono delle armi e altri elementi di scena è decisamente accettabile, l’immersione non viene mai spezzata per colpa di qualche nota stonata.

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Per quanto riguarda l’udito non sarete dispiaciuti, Earth Defense Force: Iron Rain risulta abbastanza gradevole durante pressoché ogni fase di gameplay, fatta eccezione il menù principale che riproduce in loop lo stesso brano fino allo sfinimento. Il lavoro effettuato sul suono delle armi e altri elementi di scena è decisamente accettabile, l’immersione non viene mai spezzata per colpa di qualche nota stonata. Il doppiaggio, per quanto estremamente caricaturale, come sempre nel franchise, risulta addirittura divertente in certe situazioni per il forte contrasto tra le voci presenti. La possibilità di scegliere la lingua inglese oppure di impostare l’originale giapponese è un’aggiunta molto apprezzata per tutti coloro che vorrebbero vivere un’esperienza di gioco più tradizionale. Nonostante non siano presenti delle vere e proprie scene di intermezzo, i dialoghi aggiungono uno strato di profondità alla storia dando un contesto per ogni azione intrapresa dal giocatore.

Purtroppo il titolo non è privo di difetti, alcuni di essi abbastanza gravi in quanto compromettono l’integrità del gameplay. Il framerate su PS4 standard spesso cala a picco a causa della quantità di elementi presenti a schermo, tra nemici e esplosioni. L’uso di Unreal Engine ha permesso di migliorare di molto l’estetica dell’opera ma purtroppo ha creato più problemi di quanti ne abbia risolti. Spesso la telecamera si incastra tra i cadaveri degli alieni che impiegano fin troppo tempo a sparire, creando situazioni dove si deve aspettare per poter continuare a sparare su un bersaglio visibile. Inoltre non esistono hitmarker, il che rende tutto ancora più complesso dato che nella confusione dei combattimenti non si riesce a comprendere chi sia vivo e chi sia morto. Quando sommiamo tutti questi difetti, sapere che i corpi a terra sono in grado di bloccare i nostri proiettili rende il tutto ancora più frustrante. Ragni, scorpioni, formiche: entomofobici e aracnofobici dovrebbero davvero valutare attentamente l’acquisto di Earth Defense Force: Iron Rain. Al contrario gli amanti di mostri giganti e sopratutto di mecha saranno al settimo cielo grazie alla varietà di nemici presenti. Grande pecca è l’obbligo di possedere un abbonamento al PlayStation Plus per poter usufruire della modalità CO-OP online che taglia fuori una grande fetta di pubblico dalla parte più divertente della sua offerta.