Il 13 aprile scorso, presso il VIGAMUS – Museo del Videogioco di Roma, si è tenuto l’Assassin’s Creed Fan Day, un evento diretto a tutti i supporter del franchise, pubblicato per la prima volta 12 anni fa. È stata un’occasione per poter riprovare i titoli passati e discutere insieme gli aspetti della saga, che dal 2007 a oggi è cambiata veramente molto, sia dal punto grafico che da quello dle gameplay. Durante la manifestazione abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Carlo Prisco, uno Star Player Ubisoft da poco entrato nel Guinness World Record: è un collezionista può contare su oltre 1000 pezzi per quel che riguarda Assassin’s Creed. Noi di VMAG siamo riusciti a fargli qualche domanda, e ci ha raccontato un po’ la sua esperienza da giocatore, da collezionista, da Star Player e, ovviamente, da uomo dei record.
Ciao Carlo, quando hai pensato seriamente a questo record?
Nel 2016 vidi in pratica che collezionisti di altri brand avevano 500-600 pezzi. Dato che mi hanno sempre affascinato i preorder di questi giochi, tipo la pennetta USB, il braccialetto, e non tanto le statue, che si trovavano, mi sono fissato con questi gadget. Acquistandoli col tempo su ebay, Amazon, un po’ in giro, avendo vari contatti, arrivai 450-500 pezzi. Quindi ho detto “vabbè, ma se l’hanno fatto loro il record perché non lo passo fare pure io?”. Il primato l’ho fatto a febbraio 2019, però nel 2016 ho fatto domanda di creare la categoria di Assassin’s Creed perché non esisteva. Hanno fatto prima una valutazione sul brand, e dopo quasi un anno mi hanno risposto, hanno creato il record su Assassin’s Creed e mi hanno imposto i 1000 pezzi di base. Io consegnai il primo elenco di 1010 oggetti, e mi hanno respinto perché per esempio una collector in cui ci sono 5 pezzi all’interno viene contata come uno. Quindi alla fine da 1010 oggetti che avevo sono sceso a 750. E poi da lì mi sono allargato un po’ coi fumetti, le statue estere, le figurine, e quindi sono arrivato a 1030, anche se il vero elenco era 1050 e mi hanno levato 20 pezzi.
Di questi oggetti qual è la cosa più strana che hai di Assassin’s Creed, e che magari nessun altro ha?
La cosa più rara che ho è un baule, preso durante un’asta di beneficenza in Australia, in un ospedale per bambini. Ce n’erano 8, numerati, e contenevano vari oggetti di Assassin’s Creed 3. È un pezzo unico perché è una collector unica: uno zaino, una pennetta USB, la Freedom Edition, la statua e tante altre cose. E quello è l’oggetto più raro che ci sta, perché non ne ho visti altri attualmente, quindi per ora è quella la cosa più strana. Non so a chi sono andati gli altri, ma uno lo vidi a un collezionista tedesco, e poi non l’ho visto in mano a nessuno sinceramente.
Perché proprio Assassin’s Creed e non qualche altro titolo che si presta al collezionismo? Cosa ti ha colpito di questa saga?
Assassin’s Creed 1 quando l’ho giocato mi piacque proprio la tipologia di meccanica del gameplay. Cioè tu eri un personaggio e interagivi con altri personaggi veramente esistiti. Quindi è come se tu fai un viaggio nel tempo, nella storia, con te stesso alla fine, o un personaggio inventato, ma con persone reali. Vediamo Assassin’s Creed Unity: stiamo giocando la Rivoluzione francese e stiamo conoscendo Napoleone. Chi è che non lo ha studiato a scuola? Cavolo, hai conosciuto Napoleone da questo punto di vista, una figata assurda! All’inizio, poi, quando è uscito Assassin’s Creed 1 per PC, la grafica era spettacolare per l’epoca, ed era il top che c’era al momento. Mi ricordo che mi comprai una scheda grafica proprio per giocare ad Assassin’s Creed, e ho anche abbandonato World of Warcraft.
Quanto vale invece tutta la tua collezione attualmente?
Non ho mai fatto una stima reale, ma penso che sui 60 mila ci stiamo, forse qualcosa in più. Sono 7-8 anni di collezione.
Dopo questo record cosa è cambiato nella tua vita?
Mi hanno chiamato per mettermi nel libro, mi hanno fatto le foto e un’intervista. Ad agosto uscirà il libro, e io ci sarò. Poi non mi aspettavo tutti gli articoli, fatti anche da Tgcom24. È bella come sensazione, perché la gente inizia a conoscerti, ed è piacevole come cosa. Poi gli eventi per fortuna non mancano, e Ubisoft mi ringrazia.
L’assassino preferito penso sia l’italiano Ezio (ride ndr), ma il cattivo preferito chi è?
Direi Shay Cormac, perché fondamentalmente è un cattivo. Io mi sento un assassino, quindi lui non può che essere il cattivo, ma è un po’ ambiguo come personaggio
Sei uno Star Player: come si diventa e cosa fa uno Star Player?
Ubisoft sceglie ogni anno 100-150 persone da smistare nei vari eventi annuali. Il più prestigioso è l’E3 di Los Angeles, e io ho avuto di aver la fortuna di essere selezionato e andarci. In pratica sei un vip a tutti gli effetti: ti vengono a prendere col SUV all’aeroporto e ti dicono “Star Player Carlo? Prego vieni”. Ti accompagnano in un albergo a 5 stelle, in una stanza al 37° piano: non me lo posso scordare. Tutto spettacolare. Non c’è un vero e proprio sistema per diventarlo, ma bisogna farsi notare. Se Ubisoft capisce che sei un membro attivo della comunità, non solo che dai informazioni alle persone, come facciamo noi con una community chiamata Assassin’s Collection, che gestisco assieme ad altri amici, sul collezionismo. Ma se tu sei attivo nella comunità, Ubisoft ti vede e ti trova. Devi farti notare, e Ubisoft ti premia. E tra l’altro è l’unica casa che lo fa. Se poi valutiamo quanto costano le conferenze, cosa vuoi di più dalla vita?
Non hai mai pensato di insistere su World of Warcraft?
Sì, ma il collezionismo di World of Warcraft è un po’ particolare: non è incentrato sull’action figure ma su quello che c’è nel gioco e quindi si da più importanza al contenuto digitale che a quello fisico. Alla fine io avrei dovuto spendere soldi per avere cose nel gioco, ma fondamentalmente non mi rimane niente di materiale. Invece domani mattina se guardo quella statua, mi ricordo qualcosa in particolare: “cacchio, l’ho comprata così, l’ho avuta in questo modo”. Anche gli oggetti che ho preso all’E3 poi sono cimeli.
E poi c’è anche il Guinness World Record…
Ti ripeto, all’inizio non me lo aspettavo, era un mezzo per farmi notare, e quella era l’idea iniziale. Invece ho avuto la fortuna di diventare prima Star Player e poi fare il record. Sono contento (ride ndr).
Si è vociferato che il prossimo Assassin’s Creed possa essere ambientato nell’Antica Roma o che possa avere i Vichinghi protagonisti: cosa pensi tu?
Sono entrambi setting veramente fantastici, perché i Vichinghi come ambientazione di mare non mi dispiacerebbe, però ai fini della trama, per come si è mossa, per quello che hanno mostrato ad oggi nei DLC, anche se dobbiamo capire cosa succederà nell’ultimo, sarei più contento per Roma, magari con Aya, il personaggio di Origins. Il mio cuore dice così, ma da quello che si dice in giro penso più che si passerà ai Vichinghi. Sono contento alla fine, però per come si è sviluppata la trama, e per l’importanza che mi ha dato quel personaggio, preferirei vedere Roma. Poi siamo in Italia, si ritorna alle origini.
Dal punto di vista del record, si può fare richiesta per il collezionismo di videogiochi…
Loro fanno una stima in base anche al brand, da quanto è famoso, e fanno i controlli. Ad esempio Pokémon ha un merchandise molto più alto e aumentano la posta. Oggi parliamo di gente che ha 4000-5000 pezzi. Per me è difficile, e con Assassin’s Creed sarebbe stato impossibile perché non esistono proprio gli oggetti. Basta chiedere di creare la categoria, e se il record esiste già, allora va battuto.
Ringraziamo Carlo per la sua disponibilità, e gli auguriamo buona fortuna per tutti gli eventi futuri. Per essere sempre aggiornati sul mondo dei videogiochi e non solo, rimanete sintonizzati su VMAG.
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