Pulcinella Awards: a Cartoons on the Bay trionfano creatività e diversità

Sta per giungere alla conclusione la 23a edizione di Cartoons on the Bay organizzato da RaiCom. Come da tradizione, il momento finale del festival è dedicato alle premiazioni, dove agli ospiti e alle produzioni in concorso saranno assegnati gli ambiti Pulcinella Award, da oltre 20 anni sinonimo di eccellenza nell’ambito dell’animazione televisiva e crossmediale. La cerimonia è stata presentata da Armando Traverso e Laura Carusino, volti della programmazione di Rai dedicata ai più piccoli.

La premiazione si apre con il Pulcinella Award Studio of the Year, assegnato a Marvel Studios da Flavio Tenna, in nome dei meriti nell’ambito dell’animazione di genere supereroistico. Del resto, la compagnia è fresca del recente successo dei Guardiani della Galassia in versione animata, di cui 33 episodi sono stati diretti da Jeff Wamester, presente in sala.

Il primo Premio alla Carriera viene invece assegnato a Bill Plympton, veterano dei Simpson nonché animatore indipendente e fiero del suo non allineamento alle grandi major, che con le sue animazioni sperimentali ha conquistato il pubblico di CotB.

E a proposito dei premi consegnati, i Pulcinella Award di quest’anno sono speciali, in quanto realizzati da FabFactory utilizzando esclusivamente materiali ecosostenibili. Si parte con la categoria Best Preschool Tv Series, vinta da Becca’s Bunch, adorabile cartone animato per l’infanzia realizzato con una tecnica che fa assomigliare i personaggi a pupazzi fatti di feltro. Gatti, cani e dinosauri popolano la categoria Best Upper Preschool TV Series, ma sono gli enormi rettili a conquistare la giuria, con il coloratissimo Gigantosaurus.

Si passa ai più grandicelli, con le nomination per Best Kids Tv Series, dove il Pulcinella Award è stato assegnato alla serie francese Arthur and the Children of the Round Table.

Un Pulcinella Special Award è stato invece assegnato allo scrittore Rinaldo Traini, sceneggiatore di fumetti, giornalista e curatore di mostra dedicate ai comics, che pur non essendo potuto presente all’evento ha lasciato un video saluto dedicato ai fan e alla direzione del festival. Proprio a Traini appartengono le tavole di Topolino esibite alla mostra in corso al CPTV Rai di Torino.

Dopo questa parentesi, il premio torna a concentrarsi sulle produzioni animate, con il Best Tv Pilot, premio in cui tutte le nomination sono assegnati ai cosiddetti episodi pilota. In questo caso, il premio è stato assegnato al visionario Horrible Tales for Horrible Children, storia surreale con tratti alla Roald Dahl. Accesa la competizione tra i Best Short Film, i migliori cortometraggi, ambito rivolto alla creatività più pura e slegata dalla serialità. Il premio è stato assegnato a The Fox, corto dall’atmosfera burtoniana.

Immancabile l’appuntamento con lo Special Award assegnato da Unicef, dedicato alla ricomprensione delle differenze di genere ed etnia, quest’anno particolarmente importante in quanto ricorre il trentennale del trattato sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che ha trasformato i bambini in soggetti di diritto. Il premio è stato assegnato a The Stained Club, vero e proprio inno contro l’emarginazione.

Il premio Best Live Action viene assegnato a Jams, prima serie tv per ragazzi che affronta il problema dell’abuso su minori, pensato per aiutare i bambini ad avere più consapevolezza dei comportamenti ambigui che gli adulti possono tenere nei loro confronti, affrontata attraverso l’amicizia, il dialogo e l’attenzione.

 

 

La categoria per forza di cose più cara a VMAG è Interactive Animation, ossia quella dedicata ai videogiochi, che ha visto in gara capolavori del calibro di Red Dead Redemption II e Detroit: Become Human. Una competizione serrata che ha visto come vincitore Detroit: Become Human, capolavoro di David Cage chiamato ad affrontare temi delicati come segregazione razziale e abuso domestico. Sul palco, il direttore Marco Accordi Rickards, che ha ritirato il premio a nome dell’autore David Cage e ha letto il suo messaggio, un accorato ringraziamento a tutti i giocatori che hanno amato la storia di Detroit e hanno compreso la sua missione di trattare tematiche del mondo reale attraverso un’esperienza interattiva. Sempre in ambito games, è salito sul palco l’autore di Syberia, Benoît Sokal, celebrato anch’egli per la sua capacità di raccontare tematiche sociali attraverso il filtro della fantascienza.

Tornando al mondo dell’animazione, l’ultima categoria è anche la più impegnativa: il miglior lungometraggio, assegnato al nuovo capolavoro di Mamoru Hosoda, Mirai, tenerissima storia di un bambino che incontra la sorellina nel futuro… ormai cresciuta! La premiazione si è conclusa con un saluto di Hosoda-san ai fan italiani, speranzoso che la sua ultima fatica sia apprezzata anche nel Bel Paese. Mirai si porta a casa anche una menzione per “Best Screenplay”; “Best Director” va invece ad Another Day of Life; menzione speciale anche per la colonna sonora di Fishboy: Tortoise and the Sea; “Best Animation” a Captain Morten and the Spider Queen. L’ultima menzione tocca invece a Planet Humra: A Story about Rights, voluta fortemente dalla giuria.

Il Miglior Prodotto Crossmediale è invece Dragonero, premio particolarmente ambito data l’attitudine, crossmediale appunto, del festival. L’ultimo Pulcinella Award non poteva che essere attribuito a Michel Ocelot, pioniere della diversity e del multiculturalismo nell’ambito del cinema d’animazione, maestro d’oltralpe che ci ha donato storie immortali come Kiriku e Azur e Asmar.

Si chiude così in grande stile un’edizione emozionante di Cartoons on the Bay, ma che continuerà nei prossimi giorni grazie all’intervista con Benoît Sokal.