I MOBA vanno in Tv insieme allo sport, ma l’America insorge

Immaginate di star facendo zapping nel cuore della notte alla ricerca di un modo per saziare la vostra fame di notizie e aggiornamenti sportivi, immaginate di essere anche di nazionalità americana o di possedere una TV  via cavo che vi permetta di sintonizzarvi su ESPN (Entertainment & Sports Programming Network), l’emittente televisiva che trasmette solo ed esclusivamente programmi sportivi. Basket ? Football ? Golf ? La scelta è decisamente variegata e ieri, in America,  l’offerta sportiva di ESPN si è fatta ancora più ghiotta grazie alla trasmissione di un particolare evento sportivo: un torneo di Heroes of the Storm.

Esatto, stiamo parlando proprio del MOBA (Multiplayer Online Battle Arena) di casa Blizzard e di un canale televisivio, precisamente ESPN 2, dedicato ad un pubblico generalista e di sportivi. Per più di due ore, i telespettatori hanno potuto ammirare gli scontri del torneo ufficiale  Heroes of the Dorm, iniziativa rivolta agli studenti universitari e con in palio la possibilità, per la squadra vincitrice, di vincere un finanziamento totale degli studi. Pubblico in sala, tanti scontri, tanta suspance e due commentatori qualificati come Artosis e Day9 a dare la loro opinione sulle battaglie in atto. Tutto molto bello quindi, si, ma forse non per tutti dato che le reazioni negative dei detrattori dell’evento non si sono fatte attendere.

E non si sono trattati di casi isolati, ma di un vero e proprio movimento di protesta che si è riversato su Twitter, la cui voce ha reso l’hastag “ESPN 2” un trend per un paio di ore. In puro stile commedia americana degli anni 90, i nerd e gli sportivi si sono scontrati a colpi di commenti sarcastici, offese e cinguetti al fine di difendere il loro spazio personale (ESPN per gli sporitivi) e la loro amata creatura (Heroes of the Storm per i nerd). In realtà, in mezzo alla baruffa, tra troll e chi semplicemente si è goduto lo spettacolo, vi è stato anche qualche profano del mondo dei videogiochi che, con grande apertura mentale, ha dato un’opportunità allo spettacolo offerto dal canale sportivo. Tra questi, è impossibile non citare Michelle Beadle, giornalista sportiva di ESPN che in una serie di tweet ha descritto prima scetticismo nell’imbattersi in un videgioco nel “suo” canale per poi…

Michelle

 

… ritrovarsi a fare il tifo in maniera sfegatata, pur non capendo assolutamente nulla delle meccaniche di gioco. Quella di ieri non è stata, in realtà, la prima invasione di ESPN da parte dei MOBA che già un anno fa sono riusciti a portare il pre show delle finali dell’International di DOTA 2 sul canale televisivo .Si cambia il gioco ma la reazioni dei non gamers sono però, bene o male, le medesime e riassumibili con la barbosa e vetusta polemica del “i videogiochi non sono sport”. Ovvio che i videogiochi non possono essere classificati come sport.

Esport 1
I videogiochi sono un E-sport e discriminarli come attività solo poiché non richiedono uno sforzo fisico è un atto di estrema chiusura mentale. E’ giusto dare a questi gladiatori virtuali che spesso competono per montepremi davvero considerevoli (10 milioni per gli International di Dota 2) e di fronte a folle immense (più di 40.000 fan presenti  a Seul per le finali del World, di League of Legends)  il giusto credito così come accade per lo scacchista, per un  capace giocatori di freccette o, più in generale, per qualunque sportivo sfrutti altre doti all’infuori della forza bruta: pazienza, riflessi, concentrazione, memoria, velocità di calcolo, tutte doti che richiedono un allenamento costante. Farne solo una questione di “parola” o definizione sarebbe alquanto riduttivo: che si voglia definirlo sport, e-sport, attività ludica, nerdare o perdere tempo, la realtà è che  il mondo del gaming competitivo sta crescendo, così come i numeri delle persone coinvolte dallo stesso, direttamente o indirettamente.

Questo fatto può piacere o non piacere, ma alla fine su internet, e chissà, forse anche su ESPN, c’è posto per tutti. Alla fine se lo spettacolo non piace si può sempre spegnere il PC.

O la TV.

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