Due giorni fa, Chris Pruett, direttore dell’ecosistema Oculus, ha risposto ad alcune domande di utenti e sviluppatori riguardo Oculus Quest. Parlando del visore, Chris ha affermato:
Quest è nettamente superiore ad Oculus Go sia per quanto riguarda la CPU che la GPU. In parte grazie alle performance sul chipset stesso, ma molto ha a che vedere con l’impegno che abbiamo messo nel design del visore e nell’architettura del rendering. Il tracking non influenza e non va in conflitto con le performance della tua applicazione.
Come confermato da Chris, il chipset presente nel Quest, lo Snapdragon 835, è infatti più potente del precedente Snapdragon 821 presente nell’Oculus Go. Per l’esattezza, è più potente di circa il 30% o, in altre termini, può raggiungere le stesse performance con il 40% di energia in meno. Tuttavia, quel che davvero permette al nuovo chipset di dare il meglio di sé è il sistema di raffreddamento.
Infatti, molti smartphone che implementano processori simili soffrono spesso di thermal throttling: quando raggiungono temperature elevate, questi dispositivi riducono spesso le loro prestazioni, o si spengono completamente, nell’attesa che si raffreddino. Il Quest, invece, implementa, oltre ad una ventola, un tubo metallico per il raffreddamento molto simile a quello impiegato da Nintendo per lo Switch. Inoltre, la parte frontale del visore è completamente in metallo, il che contribuisce a dissipare il calore. Grazie a questi elementi il Quest non solo è in grado di sostenere diverse ore di attività continua, ma permette anche di spingere il chipset oltre la normale velocità di clock, garantendo quindi prestazioni migliori.
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