Il creatore di Garry’s Mod vi consiglia di piratare le mod di Skyrim

Hot Topic degli ultimi giorni nel mondo dei videogiochi, la polemica nata attorno alla possibilità di vendere Mod direttamente dal Workshop di Steam tiene ancora banco. Da una parte chi trova giusto pagare per supportare un creatore di nuovi contenuti, come Valve e Bethesda, dall’altra il “partito” di chi vorrebbe che lo scambio di Mod resti gratuito come è stato più o meno fin’ora. Il funzionamento del tutto è simile ad uno store online qualsiasi, dove il prezzo viene deciso in autonomia dagli stessi modder, ma che ne riceveranno al netto solo il 25 per cento, con il restante diviso tra Valve e lo sviluppatore della IP originale. I contenuti che in precedenza erano già disponibili gratis potranno anch’essi essere messi in vendita ed il prezzo variato anche successivamente.

Un parere interessante arriva da chi con una Mod ha fatto davvero fortuna, ovvero Garry Newman, autore della famosissima Garry’s Mod per Half Life 2, in vendita ormai da tanti anni su Steam come gioco a sé stante, che sul suo blog spiega la sua opinione in modo piuttosto controverso sulla vicenda:

“E’ scoppiato un putiferio sulle mod a pagamento, tante persone che ora non sanno come sentirsi. Non è probabilmente una grande sorpresa che io sia totalmente a favore. Ho venduto una mod tempo fa e tutti erano arrabbiati che questo stesse accadendo, fino a che è successo davvero e hanno avuto un prodotto decisamente migliore rispetto a ciò che avevano quando era disponibile gratuitamente, e sembrava si fossero calmati un pò. Mi ha dato una carriera per dieci anni. Mi ha permesso di comprare due case, diverse automobili. Ha creato un’azienda che ha assunto più di 30 persone.”

Newman afferma di essere comunque contrariato sulla percentuale lasciata agli sviluppatori, troppo bassa, ma di essere anche fiducioso che le cose si livelleranno nel tempo e che comunque sono sempre presenti altre opzioni per vendere i contenuti. Aggiunge poi che nessuno sta forzando i giocatori a comprare mod che non vogliono.

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Fin qui tutto ok, non ci saremmo aspettati una posizione diversa, ma il consiglio che dispensa in seguito Newman ci ha stupito:

“Non avete i soldi per comprare le mod? Piratatele. Come abbiamo fatto tutti quando eravamo ragazzini senza soldi. Il lavoro di Valve è cercare di rendere sconveniente la pirateria.”

Ok Garry, il consiglio è simpatico e sopra le righe, ci hai fatto sorridere. Gli stipendi dei dipendenti che tu stesso citi non si pagano però con le copie piratate.

Tornando seri, la questione resta spinosa. Presto oltre a Skyrim anche altri giochi adotteranno lo stesso sistema ma i fronti restano divisi.  I modder inoltre segnalano come molti contenuti rilasciati gratuitamente vengano spesso rubati per poi essere rivenduti sullo store.

Siamo all’alba di un nuovo modo di interpretare il contenuto aggiuntivo creato autonomamente dai fan. Basterà il tempo per accettarlo e risolvere i problemi?

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