Prima o poi doveva succedere. Call of Duty è andato così avanti nel futuro che ora sembra Deus Ex. Nel mirino ci sono gli elementi di biohacking, e il solito discorso sulla possibilità di mantenere la propria umanità in mezzo a un mondo dominato dalla tecnologia. Che Ghost in the Shell avesse già fatto tutto questo 25 anni fa, naturalmente, passa in secondo piano.
Di seguito potete vedere il trailer in live-action di Call of Duty: Black Ops III, che ha infiammato la rete in queste ore, anche perché da poco Eidos Montreal aveva rivelato Deus Ex: Mankind Divided. E adesso ci troviamo tutti a giocare a “trova le differenze”.
Eidos Montreal, dal canto suo, l’ha presa sul ridere, indirizzando al Twitter di Call of Duty un meme con un gatto, che potete vedere di seguito.
Agli sfottò si è unito anche l’executive art director Jonathan Jacques-Belletête, che scrive su Twitter: “Hey Treyarch, Adam Jensen vi dà il benvenuto sul carrozzone. Il minibar con il liquore è sul retro.”
Hey @Treyarch, Adam Jensen says welcome on the bandwagon! The liquor bar is at the back 😉
— Jonathan J-B (@Jonatchoo) April 23, 2015
E poi rincara la dose: “Abbiamo mentito, ragazzi. Deus Ex: Mankind Divided in realtà è ambientato sul fronte orientale durante la Seconda Guerra Mondiale. Ci sentivamo ispirati.
We lied guyz. Deus Ex: Mankind Divided actually takes place on the Eastern Front during World War 2. We felt inspired
— Jonathan J-B (@Jonatchoo) April 23, 2015
Da appassionato di transumanesimo non posso che essere contento della svolta di Call of Duty, ma allo stesso tempo sono anche un po’ perplesso di fronte a una totale convergenza della serie verso la fantascienza. Non rischia di perdere la sua identità? Voi che ne pensate?
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