Recensione Sid Meier’s Civilization VI: Gathering Storm

Ci sono ben poche cose che l’essere umano non รจ in grado di sormontare con l’intelletto e la dedizione, e la forza della natura รจ sicuramente tra queste, come abbiamo modo di vedere nell’espansione “Gathering Storm” di Civilization VI. L’ultimo capitolo della celebre saga strategica a turni 4K firmata Firaxis torna a far parlare di sรฉ, arricchendosi di questo nuovo pacchetto di contenuti, che introdurrร  nelle nostre partite un’ingente quantitร  di feature tali da rendere il gameplay ancora piรน variegato. Con questo DLC si avrร  accesso al set di regole speciali dedicato, che porterร  con sรฉ diverse aggiunte come leย nuove civiltร  giocabili, i disastri naturali, il congresso mondiale e la relativa vittoria diplomatica,ย e tanto altro ancora. Riusciremo a superare la prova del tempo, plasmando una nazione in grado di ergersi vittoriosa?

Prima ancora di gettarci nella nostra prima partita, o nei due nuovi scenari aggiunti, รจ bene sapere che l’espansione non sarร  qualcosa a sรฉ stante, ma anzi รจ in sinergia con quella precedente “Rise and Fall”, riuscendo a integrarsi in maniera ottimale. State tranquilli, questo non significa che sarร  necessario acquistare entrambe, in quanto al momento della creazione del mondo potremo scegliere quale formato utilizzare, consci che Gathering Storm sarร  la versione “completa”, comprendente anche l’altro DLC. Sarร  dunque possibile come al solito modificare le impostazioni a nostro piacimento, scegliendo che tipo di pianeta avere, tra terre emerse, conformazione geologica e quant’altro, potendo ora inoltre decidere con quanta intensitร  e velocitร  si verificheranno i disastri naturali.

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Non ci si dovrร  preoccupare solo degli altri popoli ora, ma anche degli elementi naturali che sin dalla prima era di gioco: quella antica, potranno intaccare le nostre scelte fornendo nuove variabili, potenzialitร  e rischi.

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Come facilmente intuibile dal trailer, la natura giocherร  un ruolo fondamentale, potendo potenzialmente portare forti vantaggi o svantaggi, a seconda delle situazioni. Non ci si dovrร  preoccupare solo degli altri popoli ora, ma anche degli elementi dell’ambiente circostante sin dalla prima era di gioco, quella antica, che potranno intaccare le nostre scelte fornendo nuove variabili, potenzialitร  e rischi. Fortunatamente in soccorso vi sarร  un tutorial che spiegherร  brevemente, ma in modo preciso, le novitร  portate dall’espansione, che subito influenzeranno la scelta iniziale di ogni partita: dove fondare la nostra prima cittร ? Coste e fiumi non saranno piรน le scelte ottimali, in quanto per i primi vi sarร  ora il pericolo d’inondazione, mentre nei secondi potremo addirittura rischiare di perdere la cittร  in caso di innalzamento del livello marino. E l’entroterra? Anche qui non saremo sempre al sicuro, con l’introduzione dei vulcani che potranno minacciare l’area circostante con colate laviche e lapilli incandescenti che rischieranno di uccidere i nostri cittadini e danneggiare le strutture.

Le eruzioni dei vulcani potranno variare da leggere a catastrofiche, seminando distruzione ma fertilizzando il terreno.

Attenzione perรฒ, questi non saranno solamente elementi di gioco nocivi, poichรฉ a seguito di questi eventiย le caselle colpite garantiranno permanentemente un bonus qualora le sfruttiate, in quanto fertilizzate. Dovremo quindi scegliere se sviluppare e crescere il nostro popolo in zone sicure ma meno proficue, oppure tentare di guadagnare qualche risorsa in piรน, sperando di non far adirare Madre Natura. Ovviamente non tutti i disastri avranno un risvolto positivo, come puรฒ essere la siccitร  che colpirร  casualmente parti della mappa, rendendo le caselle molto meno produttive sino all’arrivo delle piogge benedette. Non troveremo rifugio neanche in mare, in quanto potrebbero imperversare tempeste imponenti che danneggeranno qualunque cosa si imbatta sul loro cammino, muovendosi negli esagoni acquatici. Saremo dunque impossibiliti a opporci a tutto questo? No, grazie all’aggiunta di nuove costruzioni e distretti come la diga, che potranno inizialmente arginare i danni e in seguito, nelle ere avanzate, anche trarne beneficio. Gli alberi delle tecnologie e dei progressi civici sono stati infatti aggiornati per aiutarci in questo percorso assieme a nuove unitร  e meraviglie. Ultima nota per le risorse strategiche, ora accumulate ogni turno se sfruttate e non piรน’ “fisse” in base al numero di caselle lavorate.

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Una volta entrati nell’era medievale, saremo chiamati ogni 30 turniย  a discutere delle problematiche mondiali per cercare di porvi rimedio usando una nuova valuta: i punti diplomazia.

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Ad essere sinceri, sono proprio le fasi iniziali della partita a risultare forse un po’ piรน scarne di contenuto, potendo basarsi solamente su questi eventi, comunque casuali e gestibili. Le vere novitร  arriveranno successivamente, partendo proprio dall’introduzione di una meccanica molto apprezzata del precedente capitolo: il congresso mondiale. Una volta entrati nell’era medievale, saremo chiamati ogni 30 turniย  a discutere delle problematiche per cercare di porvi rimedio usando una nuova valuta: i punti diplomazia. Questi potranno essere acquisiti in vario modo, per esempio diventando sovrani di cittร -Stato, garantendo aiuti e favori alle altre popolazioni, oppure con delle particolari ricerche o abilitร . Serviranno prettamente come seconda moneta di gioco, potendo venir usata sia per favorire gli scambi, ma soprattutto per poter far valere la propria opinione al congresso, abolendo o sancendo riforme che potranno intaccare in modo favorevole o meno certe civiltร . Come ultimo utilizzo, forse il piรน importante, essi ci permetteranno anche di acquistare punti vittoria diplomatica, che come suggerisce il nome ci permetteranno di vincere in modo pacifico la partita. In Gathering Storm infatti non sempre la violenza sarร  la chiave di risoluzione di una disputa, venendo anzi talvolta gravemente punita.

La schermata del congresso mondiale, tenuto ogni 30 turni all’inizio dell’era medievale, in cui useremo i punti diplomazia per compiere scelte di tipo politico, economico e militare.

Le emergenze, introdotte nella precedente espansione, sono state integrate in questo nuovo sistema di riunioni che permetterร  in modo chiaro e preciso di formare alleanze contro un nemico comune, che per un motivo o l’altro minaccia l’equilibrio mondiale.ย  Uno dei punti di forza di questa novitร  รจ proprio laย possibilitร  di opporsi alla vittoria per dominio altrui, finora ritenuta decisamente troppo facile da ottenere a causa della blanda resistenza quando si prova a conquistare le capitali delle popolazioni di natura non bellica. Un altro duro colpo per i guerrafondai saranno le rimostranze, che si sostituiscono alle normali penalitร  nella forma di un ulteriore tipo di valuta, generata a seguito di atti sconsiderati come le guerre a sorprese. Ogni civiltร  a cui faremo un torto riceverร  questi punti, potendoli usare in seguito in vario modo, per vendicarsi e reclamare giustizia. Grazie anche ad alcuni cambiamenti alla vittoria scientifica e culturale, divenuta ora piรน interattiva e impegnativa, vi รจ un generale senso di maggior bilanciamento del gioco, in cui ogni scelta farร  la sua differenza.

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I nuovi leader sono decisamente i personaggi meglio riusciti di tutta l’opera, grondando di personalitร , ed esprimendo al meglio i valori delle rispettive culture nel loro linguaggio natio.

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Ad aggiungere un tocco di freschezza, poi, vi sono i nove nuovi popoli che potremo muovere per costruire il nostro impero. I loro leader sono decisamente i personaggi meglio riusciti di tutta l’opera, contando su un’ottima personalitร  ed esprimendo al meglio i valori delle rispettive culture nel loro linguaggio natio. Anche nel gameplay ci saranno chiare differenze, e ogni civiltร  garantirร  pro e contro originali e mai simili tra di loro. Ogni fazione avrร  il suo tipo di vittoria prediletto in base alla propria storia, ma nulla ci impedirร  di sviare altrove come nel caso ormai celebre di Gandhi, reso dalla community un guerrafondaio con tendenze nucleari. Sarร  sempre opportuno avere un piano B, in quanto non sempre avremo la fortuna di disporre dei giusti mezzi per ricercare un determinato tipo di vittoria.

Una nota di merito per Kupe, il leader del popolo Maori, che ci delizierร  con animazioni stupende e un tema musicale coinvolgente.

Trovare il nostro stile di gioco sarร  essenziale, ci viene per fortuna incontro l’ampia gamma di civiltร  che potremo selezionare cosรฌ da poter soddisfare ogni nostro gusto e preferenza. Nell’endgame, ci saranno altre novitร  su cui dovremmo porre molta attenzione. Innanzitutto, vi รจ l’introduzione dell’energia, necessaria per alimentare le nostre cittร  moderne e determinati tipi di unitร  o edifici come la fabbrica. Questa potrร  essere acquisita in vari modi, in primis usando combustibili fossili, tra cui il petrolio o il carbone, che garantiranno un’ottima resa ma che andranno, come nella vita reale, a innalzare la quantitร  di CO2 presente nell’atmosfera. Avete presente l’effetto serra?ย Qui giocherร  un ruolo abbastanza cruciale nelle fasi finali della partita.

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ย I disastri naturali saranno sempre piรน intensi e potenti in proporzione a quanto inquineremo, ponendo una bella asticella di controllo sulla nostra aviditร .

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Surriscaldando il nostro pianeta, si avranno diverse conseguenze, a partire da quelle naturali, in quanto si scioglieranno le caselle di ghiaccio ai poli del mondo, andando a innalzare il livello delle acque marine, che a loro volta potrebbero sommergere le caselle di costa. Viene da sรฉ che avendo porti, distretti o cittร  costiere, si corre il rischio di perdere tutto questo per colpa della propria sconsideratezza o di quella altrui. Non solo, perchรฉ i disastri saranno sempre piรน intensi e potenti in proporzione a quanto inquineremo, ponendo una bella asticella di controllo sulla nostra aviditร . Una via di mezzo sarร  possibile grazie alle risorse rinnovabili, come l’energia eolica e idrica, ottenibili dalle pale e dalle giร  citate dighe. Per monitorare l’impatto sul clima รจ stata aggiunta un’interfaccia climatica che mostrerร  al giocatore tutto quello che vi รจ da sapere in merito.

La schermata del clima mondiale presenterร  tutte le informazioni relative. Comprenderlo sarร  inizialmente complicato.

Di fronte a questa schermata perรฒ, non avremo una reale guida da seguire, e per quanto il tutto sia suddiviso in apposite sezioni, risulterร  abbastanza ostico da comprendere durante le prime partite. Senza dei reali valori per fare paragoni, come sapere quale fattore stia influendo cosa? La ricerca del realismo รจ sicuramente riuscita, a discapito perรฒ della fluiditร  di gioco, complicato in modo eccessivo, che potrebbe scoraggiare un giocatore a interessarsi del fattore climatico invece molto importante. Anche il diagramma di emissione del carbonio non verrร  pienamente spiegato, risultando agli occhi dei piรน come una torta colorata poco decifrabile.ย Ed รจ forse questa l’unica pecca presente:ย concentrare i contenuti piรน corposi nelle fasi finali della partita, facendo risultare questa un costante monitoraggio di dati poco comprensibili che, accostati a tutti gli altri, creeranno un ambiente caotico in cui giocare. Ironicamente forse saremo proprio noi a costituire una maggiore minaccia per il pianeta, disincentivati da tutto questo capire dove correggerci.

Venendo al succo, l’espansione Gathering Storm puรฒ tranquillamente affermarsi come il DLC meglio riuscito da parte di Firaxis per Civilization VI, introducendo importanti meccaniche che, oltre a divertire e ampliare il gioco, offrono un retrogusto atto a sensibilizzare l’utenza riguardo l’effettivo cambiamento climatico che da tempo coinvolge il nostro mondo. Vale veramente la pena rischiare di soccombere alla desertificazione, alle tempeste e all’alzamento delle acque per avere un impero produttivo al massimo? Questo lo deciderete voi, cari lettori.

 

 

 

 

 

 

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