Provato Tom Clancy’s The Division 2

Annunciato lo scorso marzo, e presentato nel dettaglio durante lโ€™E3 2018, Tom Clancyโ€™s The Division 2 รจ il nuovo capitolo dellโ€™omonima serie di Ubisoft. Noi lโ€™avevamo giร  provato durante la Gamescom di Colonia, dove abbiamo scoperto che, nonostante di base sia rimasto quasi lo stesso gioco rispetto il primo, le novitร  del gameplay mostrano come lo studio abbia capito cosa aveva sbagliato precedentemente e che, anzi, รจ stato capace di migliorare in tutto con The Division 2. Questa volta abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla beta privata e siamo finalmente pronti a dirvi cosa ne pensiamo riguardo lโ€™atteso sparatutto.

Come abbiamo giร  detto, The Division 2 migliora in quasi tutto quello che era stato il capitolo precedente. Inutile dire invece che i comandi, il gameplay puro e addirittura il comparto narrativo rimangono gli stessi, senza subire alcuna variazione. Ma dove Ubisoft รจ stata capace di superarsi stavolta รจ proprio lโ€™endgame del gioco, elemento che ha fatto storcere il naso alla critica e allontanare moltissimi utenti una volta completata la campagna principale. Parliamo ovviamente delle Zone Nere, aree della mappa che, nella New York del primo The Division hanno stancato troppo presto i giocatori. Per chi non lo sapesse, si tratta di una porzione del mondo di gioco in cui gli agenti possono competere tra di loro, dove hanno modo di spararsi a vicenda e, di conseguenza, ottenere oggetti di qualitร  superiore. Questa volta la compagnia ha avuto lโ€™accortezza di espandere esponenzialmente questa modalitร , ampliando di conseguenza anche la rigiocabilitร  del titolo che, per un opera come The Division 2, รจ qualcosa che non deve assolutamente essere sottovalutata. Nella nuova Washington D.C. troveremo ben tre diverse Zone Nere, diversificate in moltissimi aspetti, che vanno dalla struttura delle stesse al loro aspetto visivo. Mentre in Fishermanโ€™s Dwarf ci troveremo in spazi ristretti, in cui i faccia a faccia necessitano una certa attenzione, ad esempio,ย Union Station รจ piรน vasta e aperta, motivo per cui un approccio frontale potrebbe avere riscontri diversi e piรน o meno fatali.ย 

Allโ€™interno di queste aree, perรฒ, non saremo certamente costretti a fronteggiarci con altri giocatori, ma potremo anche scegliere di lottare solo contro la CPU che, a turno, occuperanno in larga scala una delle Zone Nere. Ovviamente, questo ha i suoi vantaggi e svantaggi, dato che รจ sรฌ vero che non rischiamo di perdere il nostro equipaggiamento e il loot ottenuto, ma neanche abbiamo modo di ottenere oggetti ancora piรน rari eliminando altri giocatori. Per fare questo, dovremo diventare dei โ€œTraditoriโ€, premendo un apposito tasto e cominciando a fare fuoco. Si tratta di un sistema interessante che permette letteralmente di attivare la modalitร  PvP e di diventare piรน o meno dei ricercati. Infatti, se cominceremo a uccidere il nostro teschio diverrร  da grigio a rosso, fino ad arrivare a un colore arancione che segnala come siamo diventati dei veri e propri traditori, al punto che gli altri agenti potranno trovarci direttamente dalla mappa. Tuttavia, cโ€™รจ un vantaggio: in questa istanza avremo modo di ottenere del loot molto prezioso, se impieghiamo alcuni secondi per hackerare un terminale. A questo punto, รจ ormai ovvio come lโ€™azione cooperativa in multiplayer sia non solo importante, ma anche essenziale per sopravvivere nelle Zone Nere. Abbiamo apprezzato non poco l’inedito sistema di progressione in queste aree implementato da Ubisoft, che ha finalmente capito come dare nuova vita a qualcosa in cui il capitolo precedente non riusciva a eccellere.ย 

the division 2
Ovviamente non mancano bug e problemi di โ€œcoerenzaโ€ con il mondo circostante.

Ulteriore elogio va fatto alla rappresentazione magistrale di una Washington D.C. in rovina, ancor piรน di quanto fatto dal primo The Division. Ora le strade, gli avamposti, gli edifici cadenti e molto altro riescono a trasmettere maggiormente quella sensazione di perenne pericolo e di desolazione. Stesso discorso non puรฒ essere fatto per il mediocre arco narrativo che, come avevamo giร  capito, neanche questa volta riuscirร  a immergere i giocatori nella storia principale. La nostra esperienza รจ stata costantemente afflitta da bug e crash di ogni sorta, ma anche di problemi relativi alla coerenza del contesto. Mentre i glitch sono correggibili con una semplice patch, infatti, altri errori non possono non essere notati, come il fatto che le fiamme non ci fanno danni o che possiamo spesso sparare a nostri alleati senza che loro ci facciano caso. Problemi banali, che potevano facilmente essere evitati da parte di Ubisoft. Certo, abbiamo provato una beta privata, ma speriamo comunque che la casa editrice risolverร  tutti questi piccoli difetti che, purtroppo, rovinano lโ€™esperienza.

In conclusione, Tom Clancyโ€™s The Division 2 รจ una sorpresa che, nonostante non faccia gridare al miracolo, riesce non tanto ad ampliare e migliorare quello che era stato giร  fatto in precedenza, quanto a regalare al brand lโ€™attenzione degli utenti che tanto avrebbe meritato con il primo capitolo. Ubisoft รจ riuscita a capire in cosa ha sbagliato precedentemente e grazie a ciรฒ รจ stata capace di creare un sistema di progressione delle Zone Nere ancora piรน profondo. Gli utenti, stavolta, avranno modo di restare incollati allo schermo con il controller alla mano molto piรน a lungo, dato che adesso ci saranno molte piรน cose da fare. Ma davvero questo puรฒ bastare a mantenere alta lโ€™affezione dei giocatori sul lungo termine? Lo scopriremo solo quando The Division 2 sarร  rilasciato su PlayStation 4, Xbox One e PC (prima tramite Epic Games Store), il 15 marzo 2019.

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