E’ passata poco più di una settimana dall’uscita per PC di Grand Theft Auto V, evento che con sommo gaudio dei giocatori ha portato anche su computer la mattanza, l’irriverenza e la satira sociale targata Rockstar. Non è infatti un mistero che la famosa serie del “grande ladro di macchine” ha sempre avuto contenuti dissacranti, elementi che spesso si sono dovuti scontrare con l’opinione pubblica generalista che mal vede un certo genere di implementazioni in un videogioco. Lo stesso quinto capitolo della saga non è stato infatti esente da tentativi, più o meno riusciti, di censura da parte degli organi predisposti (o presunti tali) al controllo delle opere multimediali. Ma cosa accade quando chi tenta di imbavagliare la creatura Rockstar non è il giornalista italiano o il politico australiano (esempi puramente casuali), ma bensì gli stessi creatori del gioco ?
Ma soprattutto, chi è questa “Arya” menzionata ad inizio articolo ? La risposta è che non lo sa nessuno, ma deve sicuramente essere una persona mal vista da parte della Rockstar, poiché se i giocatori tentano di citarla in un messaggio…
Ciò non risulta possibile e si finisce preda della censura. Che i programmatori di GTA V siano fan di Game of Thrones e vogliano evitare spoiler sulla giovane Stark ? Mettendo da parte la nostra “Arya” e tralasciando turpiloqui vari, offese e riferimenti razziali, nella lista delle parole censurate figurano anche delle sorprese, nonché piccole chicche: Nintendo, Goomba, Xbox e Playstation sono solo alcuni esempi di nomi che non è possibile citare, pena la comparsa del messaggio FORBIDDEN TEXT.
Censurati anche tutti i riferimenti ai creatori del gioco, con parole come Rockstar e Rockstardev messe al bando, espediente utilizzato, probabilmente, per porre un freno a possibili truffe di persone che potrebbero spacciarsi per sviluppatori del gioco. Il rovescio della medaglia ? Che non è possibile nominare nemmeno Social Club, il social network Rockstar, tant’è che se volete aggiungere un compare di rapine incontrato per le strade di Los Santos sarà bene che vi prepariate a farlo chiedendogli il permesso con qualche giro di parole.
Si potrebbe andare avanti all’infinito, ma qualora foste interessati a visionare l’intera lista delle censure, potete farlo cliccando qui.
Gay, nigga, penis, fuck, tutte parole censurate ma che, paradossalmente, sono utilizzate un numero spropositato di volte all’interno del gioco. Se da una parte, infatti, questa lista può strappare un sorriso immaginando con quale criterio uno sviluppatore dovrebbe inserire la parola futanari e non un’altra, ci si potrebbe interrogare su quanto sia sensato, o persino corretto, imporre così tanti limiti a dei giocatori di un prodotto 18+ che ha sempre fatto dell’irriverenza un marchio di fabbrica.
E’ pur vero che il problema non sono le parole in se, ma bensì l’utilizzo che se ne fa, ma… vibrator ? Retard ? Virgin ? Inezie per il giocatore medio di GTA, nonché pane quotidiano di qualunque player alle prese con un’esperienza online. Che piaccia o no quindi, i giocatori possono emulare le gesta di Franklin, Trevor e Micheal , ma non la loro parlata.
Ah, e qualora non foste al corrente di cosa sia un futanari è meglio che, seguendo il consiglio di Rockstar, optiate per rimanere ignoranti.
Gamer avvisato…