Recensione The Liar Princess and the Blind Prince

The Liar Princess and the Blind Prince è un puzzle-platformer sviluppato da Nippon Ichi Software, già uscito nella terra del Sol Levante nel maggio dello scorso anno, che dal 12 febbraio sarà disponibile anche in Occidente per PlayStation 4 e Nintendo Switch. Per quanto riguarda il comparto artistico, in primis la grafica e la narrativa ispirate a quelle delle classiche fiabe, questo titolo è una piccola perla ma, purtroppo, in altri aspetti è invece alquanto carente. Abbiamo avuto la possibilità di giocare, e completare, la versione per la console ibrida della grande N: ecco il nostro giudizio.

La storia si apre con una mostruosa lupa, dotata di quattro occhi e zoccoli nelle zampe posteriori, che nel mezzo di un’oscura foresta intona un canto melodioso alla luna. La voce soave della bestia attrae da un castello vicino un piccolo principe. Inizialmente il mostro, divoratore di uomini, pensa di ucciderlo, ma quando questo applaude al termine della performance decide di risparmiarlo. Nelle notti successive l’umano torna regolarmente nella selva per ascoltare meglio la canzone, ma un giorno, spinto dalla curiosità di conoscere di persona la cantante, decide di arrampicarsi sull’irto promontorio da cui proviene la melodia. Tuttavia, quando la lupa si accorge della presenza dell’inaspettato ospite, per timore di perdere il suo unico ammiratore istintivamente prova a coprirgli gli occhi per nascondere la sua forma mostruosa, finendo però per lacerargli il volto e farlo cadere dal precipizio che aveva appena scalato.

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 The Liar Princess and the Blind Prince sembra quasi una favola della buonanotte interattiva

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Afflitta dal senso di colpa, la lupa stringe un patto con la strega della foresta, e in cambio della sua abilità nel canto ottiene la possibilità di trasformarsi a suo piacimento in una principessa umana. Grazie a questa nuova forma, la fiera riesce a convincere il piccolo principe, che era sopravvissuto alla caduta, perdendo però la vista, a stringere la sua mano per viaggiare nuovamente verso la casa della fattucchiera per chiederle di guarire i suoi occhi. La foresta però è piena di mostri affamati e trappole micidiali, e starà a noi proteggere il bambino da tali pericoli. Specifichiamo che il gioco è disponibile solo con il doppiaggio in giapponese e i sottotitoli in inglese, quindi per godere della trama è necessario conoscere almeno uno dei due idiomi. Una particolarità dell’opera è che tutte le vicende e i dialoghi sono riportati dalla una singola narratrice, che all’evenienza cambia il tono di voce per impersonare un personaggio o l’altro. Per questo The Liar Princess and the Blind Prince sembra quasi una favola della buonanotte interattiva. Tutto sommato, per quanto appunto semplice, la trama e l’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti sono interessanti e a tratti anche piuttosto emozionanti.

The Liar Princess and the Blind Prince
Potremo ferire i mostri della foresta solo quando siamo in forma di lupo.

Per avanzare nella foresta spesso dovremo risolvere dei puzzle, basati soprattutto sulla collaborazione con il principe e l’abilità ottenuta dalla lupa. Nella forma umana saremo più fragili: i mostri o una caduta da una certa altezza potranno facilmente ucciderci, tuttavia saremo anche in grado di utilizzare leve e attraversare passaggi stretti. Invece da bestia saremo invulnerabili alle altre creature, e potremo sbarazzarcene facilmente per permettere al principe cieco di passare incolume. Le sfide proposte, pur non essendo particolarmente originali o complesse, sono interessanti e mai ripetitive, grazie alla graduale introduzione di nuove meccaniche. Per esempio in alcuni casi dovremo sfruttare la differenza di peso tra le due forme della protagonista, o in certe aree far tenere al principe una lanterna per illuminare l’area circostante (la lupa non può portarla perché teme il fuoco). Per far camminare il bambino dovremo dargli la mano, naturalmente in forma umana, il che ci ha ricordato piacevolmente il meraviglioso ICO di Fumito Ueda. Tuttavia più avanti nell’avventura sbloccheremo anche la possibilità di dargli delle semplici istruzioni, come muoversi verso di noi o nella direzione opposta, anche a distanza. Il principe è molto fragile, per questo dovremo sempre essere cauti, per esempio andando a controllare che la strada sia sicura prima di farlo transitare.

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 In alcune aree potremo anche raccogliere dei bellissimi fiori da dare al principe, che in cambio ci racconterà parti di una storia legata alla strega

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I checkpoint non sono sempre posizionati in modo ottimale: a volte dovremo ripetere lo stesso rompicapo solo perché al termine di esso c’è un salto che richiede estrema precisione. Inoltre alcuni puzzle necessitano la comprensione e interpretazione di alcuni testi (niente di troppo complicato), quindi se non siete ferrati in inglese risolverli potrebbe risultare particolarmente arduo. La durata di The Liar Princess and the Blind Prince è piuttosto ridotta, attestandosi tra le 5 e le 6 ore a seconda della velocità con cui completerete gli enigmi. In ogni livello è possibile trovare fino a 5 petali, e in base a quanti ne raccoglieremo in totale verranno sbloccate delle concept art del titolo accessibili dal menù. Inoltre in alcune aree potremo anche recuperare dei bellissimi fiori da dare al principe, che in cambio ci racconterà parti di una storia legata alla strega. Tutto sommato, questi premi non ci sono sembrati così interessanti da spingere il giocatore a esplorare accuratamente per trovare tutti i collezionabili, che comunque a parte casi sporadici sono anche relativamente semplici da ottenere.

Alcune piante venendo colpite sparano dei semi che possiamo usare a nostro vantaggio

Quello grafico è sicuramente uno degli aspetti in cui The Liar Princess and the Blind Prince brilla di più, grazie ai disegni e le animazioni realizzate a mano. Il design dei personaggi e dei mostri, ispirato sia a quello classico delle fiabe che al chibi di stampo nipponico, è molto accattivante, e tramite le concept art sbloccabili viene anche mostrato il processo creativo dietro alla loro realizzazione. L’unico difetto, per quanto riguarda l’estetica, a nostro parere sono gli sfondi, che riproposte a breve distanza in modo sempre uguale peccano di ripetitività. Sicuramente avremmo apprezzato una maggiore quantità di dettagli nell’ambiente. Anche il comparto sonoro è di buona qualità, e aiuta con le sue rilassanti melodie a immergerci nell’atmosfera misteriosa, ma al contempo placida della foresta. Tuttavia, visto che spesso le musiche continuano per tutta la permanenza in una delle zone, quindi anche durante le cutscene e i dialoghi, alla lunga queste tendono a diventare un po’ stancanti.

The Liar Princess and the Blind Prince è sicuramente un’opera di qualità, che grazie al suo particolare stile narrativo e grafico riuscirà a immergervi un una fantastica fiaba. Purtroppo però, come vi abbiamo illustrato nei precedenti paragrafi, sotto certi aspetti è un po’ carente di contenuti. In ogni caso, se state cercando un puzzle game leggero, ma comunque divertente, e che narri una storia emozionante, allora questo gioco fa per voi.