Provato Jump Force

Ci fu Battle Stadium D.O.N, venne J-Stars Victory Vs+ e tra due settimane il tanto atteso Jump Force firmato Spike Chunsoft vedrà la luce: seguendo il progetto Bandai Namco dalla demo dell’ultima Gamescom fino alla closed beta dello scorso ottobre, non potevamo lasciarci sfuggire l’opportunità di provare per l’ultima volta il titolo prima del rilascio ufficiale. Ma tra un Jotaro selvatico e un Ken il Guerriero più arrabbiato che mai, cosa ci avrà riservato questo weekend targato Shōnen Jump?

Partiamo subito dal roster, vero selling point del titolo, che poco invidia a quello di Super Smash Bros.: con le ultime aggiunte dal mondo di Naruto, e di JoJo’s Bizarre Adventure, il titolo si sta rapidamente garantendo l’amore dei fan di manga, anime e affini, con un parco combattenti che promette ancora tante sorprese. Tutta da scoprire la modalità Storia, che nonostante ci abbia già fatto assaggiare un ottimo editor dei personaggi sull’impronta di Xenoverse 2, ancora non si è svelata. Salvare il mondo in compagnia del nostro eroe, spalleggiato da tutti i beniamini della storica rivista giapponese, sarà sicuramente una bella esperienza, ma per ora dobbiamo accontentarci: anche questa volta la beta si è concentrata su lotte contro i bot e multiplayer online.

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La componente online si dimostra il vero punto debole dell’esperienza.

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E proprio come in un déjà vu hollywoodiano, è proprio la componente online che per l’ennesima volta si dimostra il vero punto debole dell’esperienza, con lobby e partite afflitte da lag e freeze vari. Il lavoro dietro le quinte continua e si vede, con una situazione generale che va via via migliorando, ma a due settimane dall’uscita non mancano i messaggi d’errore, come l’onnipresente Connessione con l’avversario interrotta“, vero compagno d’avventura per tutta la demo. FPS altalenanti ed effetti particellari arrugginiti incorniciano il tutto come una beta che promette, ma con le dita incrociate dietro la schiena, sperando con tutta sé stessa che quattordici giorni di lavoro bastino a risolvere gli ultimi problemi.

Confermato: Dio Brando rimane bellissimo anche quando ce lo troviamo davanti a riempirci di mazzate.

Ad attenderci sul fronte gameplay, gli scontri 3v3 con un’unica barra di energia condivisa tra tutti i personaggi, molto più coinvolgenti rispetto alle sessioni degli scorsi mesi proprio grazie agli upgrade tecnici: anche se resta la stessa sensazione di impoverimento generale rispetto a J-Stars Victory Vs+ e predecessori, la scelta di improntare il tutto in chiave più casual, abbinata a scontri più rapidi e brevi, può comunque diventare la chiave per il successo del titolo. Tutto dipenderà dal vostro gusto personale, complice anche l’aura potentissima del fan service, con le animazioni delle mosse finali a dir poco iconiche e spettacolari. “Quantità su qualità! lo spirito che  sembra impregnare il titolo”, almeno di primo acchito, che a pensarci bene si dovrebbe tradurre in una cascata di DLC e aggiornamenti: nel caso, vi basterà un tuffo nostalgico all you can play?

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La confusione a volte è davvero troppa, con il rischio di perderci tra esplosioni e Rasengan vari.

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Ancora qualcosa da migliorare dal punto di vista degli avvenimenti a schermo: la confusione a volte è davvero troppa, con il rischio di perderci tra esplosioni e Rasengan vari. In particolare la Modalità Risveglio, vera chicca del titolo, ci consentirà di sprigionare tutta la potenza nascosta dei nostri personaggi, a costo però di un picco massimo di cali di frame rate e lampi di luce accecanti, arrivando al punto di dover incassare i colpi dell’avversario in silenzio, sperando fortissimo di riacquistare la vista nel più breve tempo possibile. Nessun problema invece per quanto riguarda lo switch tra i personaggi durante il duello o nella concatenazione delle combo, fatto che ci permette di vivere scontri fluidi e dinamici, nel pieno rispetto della mentalità picchiaduro più arcade.

Le animazioni iniziali dei combattenti sono vero pane per otaku, con le personalità di ogni personaggio rispettate nei minimi dettagli.

In arrivo su PC, PlayStation 4 e Xbox One, Jump Force si mostra per l’ultima volta con ancora qualche piega di troppo sul vestito, ma non tutto è perduto: sul piatto della bilancia pesano sicuramente un lato tecnico altalenante e un gameplay fin troppo minimale, ma sull’altro troviamo epicità, vecchie conoscenze e tutti gli assi che i ragazzi di Bandai Namco e Spike Chunsoft sapranno tirare fuori. Dubbi per quanto riguarda il lato artistico, come per gli scorsi provati: la plasticosità generale fa davvero storcere il naso a chi ha trovato il proprio Eden con gli scorsi capitoli della serie, e la sensazione di star giocando con delle action figure è davvero molto forte. Ma in fondo, de gustibus.

Con il 15 febbraio come data da attendere, non ci resta che incrociare le dita: una risistemata generale alla struttura online e all’ottimizzazione generale potrebbero portare una ventata di fresco nelle nostre case, sopratutto una volta conosciuto il misterioso Kane, l’antagonista principale della modalità Storia. E voi, avete provato la beta? Cosa ne pensate dell’ultimo arrivato in casa Bandai Namco?