Dobbiamo ammettere che se siamo qui a parlare di un titolo come Senran Kagura Burst Re:Newal, significa che forse sappiamo già di cosa andremo a trattare, conoscendo la serie, che si mantiene fresca fino ad oggi. Trattasi del remake dell’omonimo gioco per 3DS del 2012, dal quale riprende ovviamente trama e personaggi, anche se non il gameplay, evoluto da una grafica 2D a scorrimento laterale, a una 3D libera e fluida. Ad attenderci vi sarà un’ambientazione giapponese e moderna, ricolma di procaci ragazze guerriere, pronte a darsi battaglia all’ultimo sangue e indumento, per reclamare la gloria dei loro clienti. Esse sono legate agli antichi dogmi degli shinobi, ovvero ninja assunti per svolgere diversi tipi di lavoro. Per chi non avesse ancora idea di cosa questo possa significare, eccovi un video che riassume in quale mondo andremo ad immergerci.

Capiamo dunque che è destinato ad essere acquistato da un pubblico prettamente maschile, ma non fermatevi alla sola apparenza: cercate di raggiungere la sostanza di un hack and slash in tutto e per tutto. È innegabile che vi sia una sessualizzazione accentuata delle protagoniste, giustificata forse dalla natura del gioco, che spiega come i più potenti assassini e ninja passati fossero di fatto donne molto affascinanti, capaci di usare anima, mente e soprattutto il corpo per completare missioni. Anche le vesti succinte hanno il loro scopo, e vengono giustificate in quanto pregne di questi poteri, poiché canalizzano l’energia delle guerriere per potenziarle. Non è un caso infatti, che, se l’abbigliamento viene distrutto, rimarremo nude e prive di potere, ma con una bella vista (ovviamente censurata).

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La trama in particolare andrà a trattare il conflitto tra due scuole rivolte alla formazione di suddette ninja.

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La trama in particolare andrà a trattare il conflitto tra due scuole rivolte alla formazione di suddette ninja, che, a seconda delle loro intenzioni e del rispetto della legge, verranno raggruppate in due categorie: kunoichi buone e malvagie. Viene da sé che vi è una visione prettamente dualistica di questi concetti, decisamente semplificata, per il fatto che il titolo non è di certo pensato per essere profondo o significativo. Diciamoci la verità: tutto quello che accade fuori dal combattimento è puramente un contorno, un espediente narrativo per giustificare tutte le scene di gameplay, ben più interessanti e ricercate. Difficilmente si rimarrà realmente presi dal susseguirsi delle vicende, per quanto queste siano effettivamente necessarie a permettere una sequenza logica di incontri e scontri.

Di base avremo quindi questo conflitto tra luce e ombra rappresentato dalle studentesse dell’accademia Hanzo, e quelle della scuola Hebijo, capitanate rispettivamente da Asuka e Homura. Una feature interessante però è quella di poter vivere la storia sia dal punto di vista dei buoni che dei cattivi, capendo così i motivi di certe scene e scelte. Senza fare spoiler, si andrà a parlare del passato delle scuole, cercando di spiegare anche come queste due siano in realtà accomunate sotto certi aspetti ideologici e non solo. Senran Kagura Burst Re:Newal, come in ogni altro capitolo della serie, non si propone di raccontare un viaggio mistico, una scoperta eccezionale o una riflessione ponderante, ma di divertire e stuzzicare i giocatori con combattimenti tra belle ragazze mezze nude e scene realizzate in stile anime. Ed è da qui che passiamo al prossimo punto.

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Si potranno infatti cambiare abbigliamento, costumi, capigliature. accessori e persino la carnagione.

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Sta proprio in questo la forza dell’opera: nella possibilità di scegliere tra una delle dieci ragazze disponibili, tutte diverse tra loro per fisicità, carattere e stile di combattimento. Ve ne saranno per tutti i gusti: dalla classica eroina determinata ma inesperta, alla tsundere apparentemente scorbutica ma dal cuore d’oro, fino alla fredda e calcolatrice ninja misteriosa. E se anche questo non bastasse, il gioco offre la possibilità di vestire, acconciare, colorare e gestire ogni ragazza, così da poterne modificare anche pesantemente l’aspetto durante le cutscene e i combattimenti. Si potranno infatti cambiare abbigliamento, costumi, capigliature. accessori e persino la carnagione, scegliendo tra pallida e abbronzata; tutto questo nella Dressing Room.

Degna di nota è anche la presenza della possibilità di assemblare il cast di kunoichi, di cui sarà possibile scegliere pose, espressioni, vesti e quant’altro per creare scene da fotografare e condividere. Dal punto di vista puramente estetico quindi non ci si potrà di certo lamentare, anche perché tutti questi elementi cosmetici sono veramente tanti e potranno essere acquistati singolarmente all’interno del negozio di gioco con la valuta digitale. Non si dovrà neanche avere paura di spendere le proprie monete, dato che queste ci verranno date a ogni missione anche in caso di fallimento ripetuto.

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Si alternano momenti narrativi, espressi con cutscene o con schermate di testo in stile visual novel, e combattimenti in 3D contro nemici di vario spessore.

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Parliamo ora del gameplay, di quella parte che dovrebbe essere l’anima stessa del videogioco. Si alternano momenti narrativi, espressi con cutscene o con schermate di testo in stile visual novel, e combattimenti in 3D contro nemici di vario spessore. In battaglia andremo a muovere una delle kunoichi delle due scuole proposte, che potrà essere scelta da noi in caso di missioni libere, oppure obbligati dal titolo in momenti particolari della storia. I comandi e gli input per potersi spostare e attaccare sono comunque gli stessi, e si dividono in schivata, attacco leggero, attacco pesante, parata e salto. Assestando colpi e facendo combo si accumulerà energia in una barra speciale, riempibile un massimo di tre volte e utilizzabile per mosse speciali. Oltre a questi vi sarà il pulsante per attuare una trasformazione, che in sostanza ci permetterà di vestirci dei reali indumenti bellici della ninja ottenendo così un power up generale, oltre che possibilità di poter utilizzare tecniche uniche per combattente, che consumeranno una o due barre. L’ultimo comando riguarda invece l’attivazione di una modalità a tempo, possibile solamente quando sarà piena una barra “gauge” laterale,che permetterà combo aeree infinite e la realizzazione di un attacco speciale al termine di essa. Su carta potrebbe sembrare qualcosa di complicato, ma controller alla mano ci si metterà veramente poco a rendersi conto di quanto semplice sia combattere e destreggiarsi in mezzo a tutti i nemici che ci verranno contro.

Ogni scuola avrà 41 missioni da completare, al termine delle quali avremo soldi ed esperienza che aumenteranno il livello, le statistiche e le abilità della guerriera usata. A ostacolarci vi saranno soprattutto dei classici soldati, generici degli hack and slash, che rimarranno il più delle volte fermi a farsi colpire, contando solamente sul numero per soverchiare il giocatore, che si ritroverà spesso circondato. Qui il titolo purtroppo avrebbe potuto osare di più, dato che le mappe e le missioni risulteranno veramente lineari e monotone anche a livello di trama, giustificata solitamente con l’arrivo di teppisti e banditi. Si dovrà partire dal punto A e arrivare al punto B sconfiggendo tutti coloro che si parano davanti: una meccanica molto semplice che però non trova opzioni alternative o altri elementi di gameplay, a differenza di altri titoli dello stesso genere come Dinasty Warriors. Sarà addirittura possibile continuare a ripetere attacchi ad area sul posto per poter vincere le singole battaglie, avanzando così nelle successive sino a conquistare la vittoria. Si è un po’ perso il senso di soddisfazione nel vedere orde e orde di soldati volare sconfitti dalla potenza delle nostre mosse, e si potevano aggiungere molti più nemici minori e relativi elementi opzionali.

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Aumenteranno la varietà di mosse e stili di combattimento, ma anche così ci si potrà sfogare solamente contro le IA.

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E se abbiamo detto che la forza del titolo sta nel gameplay e non nella trama, questo purtroppo è un problema non da poco. Certo, è lecito informare i lettori che saranno presenti DLC che allargheranno il roster di personaggi giocabili, aggiungendo materiale alla storia, e dunque aumenteranno la varietà di mosse e stili di combattimento, ma anche così ci si potrà sfogare solamente contro le IA nelle missioni o negli allenamenti in singolo. Manca la possibilità di potersi confrontare contro altri utenti umani: un vero peccato, considerando che all’interno del gioco sono presenti combattimenti contro altre kunoichi maggiori, che sarebbero potute facilmente essere manovrabili da altri player per sfide in amicizia o in competizioni online più ostiche.

Che il gioco sia divertente è innegabile, merito non solo delle protagoniste, tutte da scoprire, ma anche della fluidità delle animazioni e delle mosse che andremo a impartire sul campo di battaglia, che si farà via via più caotico. La versione occidentale del titolo risulta fortemente censurata, rispetto a quella originale giapponese, in quanto viene a mancare l’intera modalità chiamata “intimacy“, in cui avremmo potuto toccare e palpare le ragazze in via digitale. Sono sorte ovviamente moltissime controversie per questa feature eliminata: gli stessi developer hanno dovuto prendere questa scelta a malincuore, dovendo mettere davanti a tutto la sensibilità dei player e delle istituzioni occidentali. In sintesi, Senran Kagura Burst Re:Newal può considerarsi un progetto portato a termine con successo, in quanto le migliorie e novità apportate rispetto in questo remake sono gradevoli e necessarie a evolvere la serie. Il 3D ha sicuramente aggiunto numerose possibilità al team creativo, alcune sfruttate al meglio e altre no, ma del resto si sa che un gioco non è mai veramente “completo” al giorno del rilascio, e si può sempre sperare in patch e contenuti aggiuntivi.