Non è così strano che quando un videogame diventa molto popolare i giocatori richiedano un qualcosa che li possa tutelare. Già in passato sono nate associazioni di questo tipo, come la Counter-Strike Pro Players Association e la League of Legends Championship Series Player’s Association. Adesso è il turno di Fortnite, e ad avanzare questa richiesta è Ali “Myth” Kabbani, membro del Team SolidMid. Ciò che il pro player fa notare, e da cui si vorrebbe difendere, è l’ insicurezza che grava sull’intera faccenda esport del battle royale e, soprattutto, contro le continue modifiche di Epic al gioco durante o prima di grandi eventi.
I'm really really really considering starting some sort of Fortnite pro union. I don't think I wanna sit idle while letting shit progressively get worse when it comes to player treatment and competitive integrity.
I love this pro community. ❤️ pic.twitter.com/Bf32rgXwRi
— Myth (@TSM_Myth) December 31, 2018
La società aveva già mostrato i propri propositi, non nascondendo l’obbiettivo di usare Fortnite come mezzo per fare marketing. Ha anche detto che i cambiamenti al gioco dell’ultimo minuto sono delle sfide in cui i professionisti dovrebbero mostrare la loro abilità nel sapersi adattare e trovare la vittoria. C’è da dire che l’ azienda ha anche dato una grande contributo al framework: solo l’anno scorso ha distribuito 20.074.787$ su più tornei. Voi cosa ne pensate? C’è realmente bisogno di un sindacato per proteggere i giocatori in questo caso?
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