Xbox One risparmia energia, ma c’è ancora molto da fare

Cosa hanno a che vedere l’ambientalismo e i videogiochi? Be’, ultimamente molto. Il Natural Resources Defense Council, associazione americana a sostegno dell’ambiente e attenta al consumo di risorse, la settimana scorsa aveva segnalato che Xbox One produce un consumo di energia troppo elevato. Microsoft aveva risposto, dettagliando in un articolo i vari passi intrapresi per ridurre il consumo di energia da parte della macchina. L’ultimo sviluppo vede la risposta di Noah Horowitz (nessuna parentela con il celebre personaggio di The Big Bang Theory), scienziato senior dell’NRDC, che in un post sul blog dell’ente ha dichiarato che sì, il primo passo da Microsoft è positivo, ma c’è bisogno di fare di più.

Il cambiamento più significativo, che sarà incluso in un update nei prossimi mesi, è la possibilità di scegliere tra una modalità di risparmio energetico, oltre alla classica “Instant-on”. Horowitz apprezza, ma non è molto convinto della scelte delle parole. La modalità “risparmio energetico”, infatti, spiega agli utenti che avranno un tempo di avvio “più lento” e saranno “interrotti dagli aggiornamenti”; viceversa, scegliendo la modalità “Instant-on” viene segnalato che il tempo d’avvio sarà “più veloce” e gli update “automatici”. Messa in questo modo, chi mai potrebbe scegliere la modalità “risparmio energetico”?

Horowitz sostiene anche che il messaggio di Microsoft non include i livelli di consumo energia delle due opzioni, che secondo l’NRDC corrisponderebbero, rispettivamente, a 1 watt e a 12.5 watt. Secondo Horowitz, se gli utenti venissero messi di fronte a questo dato, sarebbero più invogliati a responsabilizzarsi e scegliere la modalità “risparmio energetico”.

L’NRDC vuole quindi che Microsoft cambi le frasi e scelga delle parole più neutre; il gruppo vorrebbe, idealmente, che la modalità “risparmio energetico” fosse attivata di default, e che, ancora più idealmente, la modalità standby classica usasse solo 1 watt, il che comprensibilmente richiederebbe delle pesanti modifiche a livello hardware e software.

Le esigenze degli ambientalisti cozzano con i piani di Microsoft, che afferma che la modalità “Instant-On” è tra le richieste dei possessori della macchina fin dai tempi di Xbox 360, e che risparmia agli utenti molto tempo, facendo partire in automatico download e update; Horowitz ribatte, senza troppa cognizione di causa invero, che gli aggiornamenti di Xbox One non sono così frequenti. Ecco le sue parole:

Con la tecnologia di oggi non c’è motivo che un device succhi 12.5 watt tutto il giorno per tutta la settimana, solo per ricevere e installare un update. Se il vostro telefono o tablet funzionasse in questo modo, la batteria si esaurirebbe quasi immediatamente. Questi device ricevono le notifiche gli update sono disponibili per il download, spesso in background mentre il device è in uso.

Horowitz cita come esempio virtuoso Nintendo e il suo Wii U, che si accende automaticamente per pochi secondi ogni ora e controlla se ci sono update. Secondo Horowitz, questo è un modo molto più consapevole di usare l’energia. Horowitz punta il dito anche sui comandi vocali, affermando che uno dei motivi per cui Xbox One usa così tanta energia in modalità “Instant-On” è perché il device dev’essere sempre pronto per essere accesso dicendo “Xbox On”. Cosa sarà qualche foresta in meno quando la tua console può essere accesa come in un episodio di Star Trek?

Horowitz si è comunque detto molto ottimista riguardo ai provvedimenti di Microsoft. Vedremo in seguito se la compagnia sarà in grado di ottemperare alle richieste dell’NRDC.

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