Che i giocatori della famosa saga Grand Theft Auto, in virtù di un’esperienza quasi ventennale, siano ormai avvezzi a rubare ogni genere di bene è cosa ormai risaputa sin dalle avventure di Tommy Vercetty in quel di Vice City o quelle del silenzioso Claude Speede. Ciò che però risulta essere una sorpresa, è che i “grandi ladri di macchine” si sono adattati ai tempi che corrono e, per uniformarsi ai moderni standard, si sono dati al rubare password di attivazione di giochi altrui. A confronto con efferate stragi e rapimenti tale tipologia di furti apparirà sicuramente di poca importanza, un’inezia, ma il discorso cambia se si apprende la verità : stiamo parlando di colpi e refurtive concrete, all’infuori del videogioco.
La scena del crimine è il poliedrico mondo di Twitch, che tanto spesso ci regala machiavelliche perle di rara malvagità   o scherzi di pessimo gusto. All’interno dell’enorme contenuto di video live, uno dei titoli al momento più giocati è sicuramente Grand Theft Auto V nella sua nuovissima versione per PC, un titolo talmente tanto atteso che molti, a stento, sono riusciti a trattenersi dal gettarsi nuovamente tra le strade di San Andreas. Lo YouTuber Mr Boss e la streamer su Twitch Kaceytron devono essere stati così impazienti di mostrare ai loro iscritti il loro nuovo acquisto che hanno deciso di avviare la diretta ancor prima di far partire il gioco. Grave errore.
Durante l’avvio, il gioco mostra infatti il codice di attivazione per qualche secondo, un tempo più che sufficiente per permettere a qualche spettatore furbetto di appropriarsi della password e usarla per riscattare il gioco. Ecco quindi che la povera (si fa per dire) Kaceyrton è stata privata del suo gioco mentre  i 500.000 e più iscritti di Mr.Boss hanno dovuto attendere qualche tempo in più per vedere il loro beniamino giocare a GTA V. Altri casi simili in cui streamer si sono visti privati della loro copia del gioco sono stati denunciati sul web, confermando come Twitch sia ormai una realtà dinamica e piena di utenti. Alcuni, bisogna ammetterlo,  sono più furbi di altri. E anche di molto.