Abbiamo avuto il piacere di assistere all’anteprima di Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald, l’affascinante pellicola diretta da David Yates e prodotta dalla Warner Bros. Ma prima di immergerci nel mondo magico, รจ opportuno fare un’introduzione a uno dei brand piรน famosi del mondo. La saga letteraria di Harry Potter, creata da J.K. Rowling, ha segnato inevitabilmente una generazione di giovani teenager, che hanno trovato nella serie fantasy una seconda dimora, oltre che un’universo di puro incanto tutto da scoprire. Con l’avvento dei vari adattamenti cinematografici, usciti tra il 2001 e il 2011, si รจ aggiunta alla fanbase anche un pubblico totalmente estraneo ai romanzi, ma incuriosito da questo fenomeno. L’esponenziale aumento di sostenitori ha fatto ben presto levitare gli introiti della scrittrice. E poi siamo arrivati al 2016. Durante quest’anno, infatti, รจ stato rilasciato nelle sale Animali Fantastici e dove trovarli, spin-off della saga originaria.ย Questo nuovo lungometraggio, poichรฉ espanse l’universo cinematografico giร esistente, inserendo prevalentemente personaggi inediti, divise gli spettatori a metร : tra chi lo apprezzรฒ tantissimo e chi lo bollรฒ come una becera manovra commerciale.
La premessa, che ci porta infine al secondo lungometraggio, fa comprendere chiaramente, che siamo al cospetto della creazione di una serie di storie fondanti per la trama dell’intero corpus potteriano, concepite per dare ampio respiro a famigerati personaggi, talvolta appena menzionati nella saga. L’inizio dell’opera si riallaccia alla conclusione del precedente capitolo, con l’incarceramento del mago oscuro Grindelwald,ย per i numerosi crimini di cui si รจ macchiato in tutta Europa. Da qui si sviluppa un copione molto ricco di contenuti e trovate interessanti, ma che sono presentate su schermo in maniera confusionaria, sia a causa di un cambio di location molto repentino, sia per la presenza di un numero massiccio di personaggi, che non sempre sono gestiti in maniera corretta.
Grindelwald รจ un villain perfetto, potente con le parole, ma anche spietato nelle azioni.
Tra di questi spiccano il giovane Albus Silente e Gellert Grindelwald, interpretati rispettivamente da Jude Law e Johnny Depp, che con le loro interpretazioni oscurano completamente tutto il cast (compreso Eddie Redmayne, nei panni del protagonista Newt Scamander), che รจ comunque costituito da ottimi interpreti. Se il preside di Hogwarts, nel pieno della sua “giovinezza”, appare molto simile alla sua controparte matura vista nei film della saga, Grindelwald รจ un villain perfetto, potente con le parole, ma anche spietato nelle azioni. Egli si puรฒ ampiamente considerare il degnoย successore di Voldemort, meno adulatore e ammaliatore, forse piรน squisitamente e classicamente malvagio. Da questo discorso รจ chiaro che, essendo due dei poteri forti sul palcoscenico, tutti gli altri, sia figure comprimarie che non, vanno a perdere del fascino, risultando alcune volte delle comparse e delle semplici strizzate d’occhio ai fan, senza una funzione ben delineata all’interno della narrazione.
Parlando poi dei luoghi, questi sono caratterizzati in maniera perfetta, con dei dettagli veramente incredibili che li rendono molto realistici. Parigi, che รจ la cittร piรน presente all’interno della pellicola, ha una vita propria, con alcune zone nello specifico davvero memorabili. Hogwarts, nonostante appaia molto meno, porta dietro di sรฉ una carica nostalgica infinita, che esplode in tutta la sua commovente rappresentazione. Da tutto questo traspare l’incredibile ricerca che c’รจ alla base della scenografia, che contribuisce positivamente alla riuscita del prodotto finale. C’รจ perรฒ anche da sottolineare che tutta questa cura nei confronti dei vari spazi fa perdere l’organicitร e la coerenza della storia vera e propria, che probabilmente sarebbe risultata piรน fluida e meno caotica se ambientata in una o due cittร . Il primo capitolo, che non soffriva di questo disorientamento narrativo, concentrandosi quasi solo a New York, dava modo allo spettatore di metabolizzare per bene l’ambientazione.
Per fortuna, nonostante la disorganizzazione degli eventi, tutti i nodi vengono al pettine.
La regia, organizzata e precisa in alcuni punti, ma piuttosto anarchica in altri, ha un ritmo altalenante: se la fase iniziale ha una potenza straordinaria ed รจ estremamente dinamica, quasi tutta la parte centrale soffre di un rallentamento improvviso, accentuato dal continuo trasferimento da una storyline ad un’altra. Il recupero avviene nella fase finale, nella quale รจ presente una delle scene piรน memorabili e ben girate dell’intero lungometraggio, che riesce a riprendere in mano (in calcio d’angolo) le redini dell’intero progetto. Per fortuna, nonostante la disorganizzazione degli eventi, tutti i nodi vengono al pettine e si riesce a chiudere (in maniera piรน o meno dignitosa) la trama del film.
Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald รจ un’opera che รจ difficile giudicare singolarmente, in quanto deve per forza scontarsi sia con il suo precedessore, che con le pellicole che usciranno successivamente. Questa ovviamente non รจ una giustificazione per i difetti che ci sono, ma sottolinea come tutto questo debba essere inserito in un discorso molto piรน ampio, che potrร essere completato solo al termine della nuova saga. Concentrandosi, invece, solamente su questo capitolo c’รจ da dire che le aspettative (piuttosto alte fin dal’annuncio) sono state in parte disattese, poichรฉ, nonostante ci sia davvero tanto materiale su cui discutere, molto di quello che accade รจ esposto in maniera troppo sbrigativa. Questo, aggiunto ad una regia non sempre al massimo, confeziona un prodotto sicuramente decente (anche perchรฉ il lavoro che c’รจ dietro la pellicola รจ evidente), ma che poteva essere realizzato molto meglio, con un attenzione in piรน per la storia, che continua a rimanere uno dei perni fondamentali di un’opera di successo.