I tempi cambiano. E, con essi, anche le pubblicità dei videogiochi. Un recente studio pubblicato da iSpot.tv dimostra infatti che, almeno per quanto riguarda gli spot televisivi, i giochi mobile hanno surclassato i giochi per console nel primo quarto del 2015. Avete capito bene, giochi come Candy Crush Saga e Clash of Clans spendono in pubblicità molto più di quanto non avvenga per giochi tripla AAA come, ad esempio, Far Cry 4.
Si tratta di un trend in continua crescita, con 210 milioni di dollari spesi per l’advertising televisivo dei videogiochi, una crescita impressionante se prendiamo a riferimento la precedente stima: 150 milioni. E, quattro delle cinque compagnie che hanno speso di più in advertising televisivo sono compagnie mobile, responsabili per il 30% di tutti i soldi spesi in pubblicità televisiva. Del resto, anche qui in Italia, le pubblicità televisive dei giochi mobile sono onnipresenti.
Il dato colpisce ancora di più se paragonato ad altre compagnie più tradizionali come 2K, EA e Ubisoft, che si sono piazzate rispettivamente al 7°, all’11° e al 21° posto. La maggior parte delle compagnie, come Microsoft, Sony e Nintendo, concentra le spese pubblicitarie intorno alle vacanze, ma per la prima volta sono state superate dalle compagnie mobile.
Un’analoga crescita è stata registrata anche da Machine Zone, i creatori di Game of War: Fire Age, che l’anno scorso costituivano il 6.7% delle risorse impiegate in pubblicità televisiva, un dato salito al 21%. Pensate che per legare l’immagine del gioco alla top model Kate Upton, che compare nella pubblicità live action e nei materiali promozionali, la compagnia ha investito 40 milioni di dollari.
Supercell, i creatori della straordinaria hit Clash of Clans, sono invece passati dal 10 al 22%. Il dato fa anche intuire che i tempi in cui il mobile gaming era una frontiera in cui anche dei piccoli pionieri in un garage potevano emergere è ormai passata. Per trovare un posto al sole, ed emergere in mezzo all’offerta variegata dei marketplace digitali, è necessario investire ingenti somme di denaro in marketing e advertising.
I numeri parlano chiari, del resto: lo spot del Super Bowl di Game of War, con protagonista la Upton, è stato visto 8 milioni di volte su YouTube, mentre quello di Clash of Clans, con protagonista Liam Neeson, è arrivato a 50 milioni di visualizzazioni.