Non sono molte le donne che possono vantare un ampio riconoscimento nel mondo dei videogiochi. Amy Hennig rientra a pieno di diritto in questa mistica categoria: nel ruolo di Director e Writer, l’abbiamo vista forgiare saghe della levatura di Legacy of Kain, che lei stessa riconosce come sua migliore impresa, ma soprattutto Jak and Daxter e Uncharted (escluso il 4). Insomma, per anni è stata una delle forze trainanti di Naughty Dog, dietro ad alcune delle esclusive Sony di maggior successo. Perfino Visceral Games ha avuto modo di lavorare con lei ad un titolo di Star Wars di cui non si è mai saputo nulla, ma il triste destino dello studio già lo conosciamo. Dopo la sua chiusura in ottobre, difatti, la Hennig non si è data per vinta: si è allontanata da EA e, come ha riferito in una dichiarazione ad Eurogamer, ha incominciato a spostare lo sguardo sull’universo della realtà virtuale.
“Sto lavorando in modo indipendente e desidero rimanere tale.“, afferma Hennig, “Ho appena aperto il mio piccolo studio indie e mi sto consultando con alcune persone. Spero di portarne alcune a bordo, mi piacerebbe avere una piccola compagnia di circa 6-8 individui, 15 al massimo, e incominciare nuovi progetti, fare un po’ di cose con la VR – Sto consultando alcune aziende di realtà virtuale e facendo moltissime ricerche dal momento che non ho giocato così tanto da potermici immergere“. Qualunque cosa abbia in mente la scrittrice, sembra ancora troppo presto per portare avanti chissà quali ipotesi. Di una cosa però siamo certi: l’idea di un progetto VR diretto da Amy Hennig è sicuramente intrigante. Basti pensare solo ad Uncharted: da un lato, con il suo immenso lavoro è stata in grado di realizzare e presentare dei personaggi più che credibili, non solo visivamente, ma anche psicologicamente, secondo il loro modo di fare e parlare,un’esperienza VR che può vantare interazioni tanto realistiche con personaggi simili non potrebbe che rappresentare un incommensurabile valore aggiunto al crescente mondo della realtà virtuale.