L’edizione di quest’anno dell’Apple WWDC è iniziato solo da pochi giorni, ma ha già portato con sé numerose novità, soprattutto nell’ambito della realtà aumentata, che ancora una volta è riuscita a rivoluzionare i dispositivi della casa di Cupertino, fornendo, di fatto, una risposta all‘I/O di Google, tenutosi poco meno di un mese fa. I momenti cruciali della conferenza erano rivolti principalmente ad ARKit 2 e alle imminenti esperienze condivise in iOS 12, alle nuove Memoji, al potenziamento delle funzionalità di Facetime e molto altro ancora.
Apple ha innanzitutto annunciato un nuovo formato di file per AR, progettato per consentire esperienze in grado di lavorare attraverso il sistema operativo di iPhone e di iPad. L’USDZ è nato con il supporto del cloud creativo di Adobe e vuole suggerire all’utenza come i dispositivi Apple possano essere impiegati per la creazione di immagini, video e testo in una creazione AR. La vera star dell’evento, però, è stata ARKit 2, di cui Apple ha voluto dare un assaggio delle sue enormi potenzialità. Esso infatti includerà, assieme ad iOS 12, le esperienze condivise. Fra le tante demo presentate sul palco, quella di LEGO è stata senz’altro di spicco, ed è quella che meglio è riuscita a valorizzare la nuova piattaforma. Grazie a un’app specifica, verrà data la possibilità di condividere con i propri amici il medesimo ambiente digitale, che potrà essere arricchito, grazie a una funzione di riconoscimento oggetti insita nella fotocamera, con le creazioni in LEGO costruite nella realtà, mettendo ancora una volta il gaming interattivo su un altro livello. Ecco come Apple descrive le nuove caratteristiche di ARKit 2:
Le esperienze condivise con ARKit 2 rendono l’AR ancora più coinvolgente su iPhone e iPad, consentendo a più utenti di giocare a un gioco o collaborare a progetti come le ristrutturazioni domestiche. Gli sviluppatori possono anche aggiungere una modalità spettatore, dando ad amici e parenti le migliori visuali del gameplay AR da un diverso dispositivo iOS. L’AR persistente cambierà anche il modo in cui i consumatori interagiscono con le app AR, creando l’opportunità di lasciare oggetti virtuali nel mondo reale a cui gli utenti possono far ritorno. Possono iniziare un puzzle su un tavolo e tornare in un secondo momento, trovandolo nello stesso stato o creare un progetto artistico nel corso di poche settimane senza doverlo ricominciare da capo ogni volta.
Ultimo, ma non per importanza, troviamo l’aggiornamento del software Animoji. Difatti, attraverso un approfondito sistema di personalizzazione, gli utenti adesso potranno dar vita al proprio alter ego virtuale durante una conversazione in chat. Apple ha implementato gli Animoji lo scorso anno, con l’uscita dell’iPhone X in seguito all’acquisizione della startup FaceShift, ma tale funzione risultava ancora fortemente limitata al solo invio di animaletti carini animati con i movimenti facciali della persona. La realtà aumentata sconfinerà perfino su Facetime, alla fine di quest’anno, con l’introduzione di iOS 12. Assieme al supporto alle videochiamate di gruppo, in grado di tenere sino a 32 partecipanti, grazie alla semplice pressione di un tasto sarà possibile trasformare la propria immagine, sovrapponendola con le animazioni di diversi animali, come tigri, koala e unicorni, oppure scegliere uno dei Memoji di cui abbiamo trattato poc’anzi, sfruttando un accuratissimo riconoscimento labiale che ha davvero dell’incredibile. Il World Wide Developers Conference si è ormai concluso. Secondo voi, sarà riuscita Apple a farsi valere nel campo delle ultime tecnologie o si è ridotto tutto a una banale imitazione della concorrenza?
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