Il Natale ha esteso la popolarità del porno in VR

Il periodo natalizio è spesso visto come un momento di giubilo per l’intero gruppo famigliare, in un ambiente che viene spesso corredato dall’onnipresente albero di Natale o dal presepe, e dalle mai banali decorazioni, volte ad accecare gli invitati di turno. Tra un’abbuffata e un’altra, però, il Natale riserva anche un momento speciale: lo scambio dei regali! Considerando il momento propizio per consegnare agli appassionati della realtà virtuale alcuni visori come il Rift, il Vive o il Gear VR, è pure giusto che ci sia stato un aumento repentino delle vendite, non ancora confermato dalle rispettive aziende. Quello che è certo, però, è che da questo fulmineo accrescimento dell’utenza, l’industria della pornografia ne ha chiaramente giovato, realizzando però dei risultati incredibili perfino per il periodo natalizio. Parliamo di una semplice curiosità per le nuove frontiere della realtà virtuale o di alcuni dati slegati dalla festività?

La malfamata Rule #34 può riassumere la situazione, ed è anche uno dei motivi per cui l'industria della pornografia continua a trarre degli enormi profitti da contenuti aperti e, soprattutto, gratuiti.
La malfamata Rule #34 può riassumere la situazione, ed è anche uno dei motivi per cui l’industria della pornografia continua a trarre degli enormi profitti da contenuti aperti e, soprattutto, gratuiti.

Per discutere di quest’argomento in maniera approfondita, è intervenuto lo stesso Daniel Peterson, amministratore delegato di VRPorn:

Abbiamo osservato un enorme flusso di nuovi utenti nel periodo natalizio. Dalle informazioni che abbiamo osservato, sembra chiaro che tante persone hanno ricevuto il loro visore per Natale, e non hanno esitato a cercare dei contenuti appropriati. Difatti, quando guardiamo le pubblicità da compagnie come Samsung e Google, spesso scherziamo che lo stiano facendo per noi. Lo sappiamo anticipatamente che i nuovi utenti troveranno, prima o poi, il nostro sito web. Se la VR cresce, lo facciamo anche noi. Anche dopo la follia natalizia, il nostro traffico ha continuato a essere sopra il 300% dalla norma. È come osservare uno tsunami che non si è ritirato.

Insomma, questi dati ci fanno capire in maniera inconfutabile che la pornografia, così come in passato, riesce ad attirare un’enorme utenza anche nella realtà virtuale. Voi cosa ne pensate? Come sempre, let us know!

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