Daydream View: le vendite parlano di un fallimento?

Sappiamo che il mercato della realtà virtuale è uno di quelli più complessi da gestire, soprattutto per la giovane età della tecnologia a livello commerciale. Le diverse esclusive, poi, non sono riuscite a presentare un’offerta particolarmente allettante per chi risultava ancora indeciso sull’acquisto. Abbiamo infine assistito alla nascita di una concorrenza sempre agguerrita e pronta a sfoderare tutte le sue armi: dal travolgente Oculus Rift al conflitto con l’HTC Vive, passando per soluzioni più economiche e rappresentate perlopiù dal Google Cardboard e dal Samsung Gear VR. In questo contesto, però, come si posiziona un dispositivo come il Daydream View? La sua presentazione di qualche mese fa riuscì ad attirare e a far credere in un possibile successo del dispositivo, ma le vendite, in questo caso, hanno sentenziato senza troppi indugi. Purtroppo, potremmo dire che parte della colpa si può indirizzare alle attenzioni che l’azienda ha rivolto verso il suo nuovo visore. Andando a guardare nel canale ufficiale YouTube di Google, gli unici filmati concentrati sul Daydream View sono due, entrambi distanti l’uno dall’altro di quasi due mesi. Che dir si voglia, i dati raccolti negli ultimi mesi ci fanno pensare a più di un semplice rallentamento delle vendite.

https://www.youtube.com/watch?v=rLLAA4ENIP4

Partiamo dal lancio, quello che può essere considerato come il periodo migliore per un dispositivo del genere. Ebbene, le applicazioni più interessanti di Google hanno venduto relativamente poco, solidificando le teorie di chi racchiudeva il visore nella sua nicchia. In tutto ciò, YouTube VR è arrivato a farsi scaricare tra le 100.000 e le 500.000 volte, risultando l’applicazione più popolare dell’intero mercato. Il punto, però, è che bisogna pensare alla sua gratuità e all’interesse che il pubblico potrebbe avere nei confronti di un servizio simile. Andando a vedere le prime applicazioni a pagamento, i dati cominciano a parlare in maniera piuttosto chiara. I titoli a pagamento che sono stati rilasciati dal lancio di Daydream View a oggi sono stati comprati dalle 500 alle 5.000 volte. In tutto ciò, applicazioni gratuite come The Turning Forest della BBC o Netflix VR sono stati scaricati fino a un massimo di 50.000 volte. Possiamo parlare di un fallimento? Tralasciando voci o teorie, una cosa è certa: dalla parte di Google manca ancora una killer application e un marketing aggressivo, gli unici elementi che potrebbero salvarla da un lento abbandono da parte dell’utenza.

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