Nel grande schema degli esperimenti legati alla realtà virtuale, AxonVR rappresenta l’azienda che, possibilmente, compierà uno dei passi più importanti per il futuro di questa tecnologia. Abbiamo già parlato del suo progetto più ambizioso e, nel corso dei mesi, l’intero team ha cercato insistentemente di trovare un modo per realizzare il suo obiettivo. Ovviamente, non parliamo di un sogno lontano dalla realtà, anzi, i diversi filmati presenti in rete sono i testimoni certi di una maturazione continua nel lavoro di AxonVR. In queste circostanze, però, di cosa tratta l’azienda? La risposta è piuttosto semplice ed è un elemento tuttora mancante nelle simulazioni in VR, AR e MR. Difatti, l’idea di Jake Rubin si è concretizzata in un’azienda quando ha capito di poter realizzare un’interfaccia aptica e, soprattutto, di poterlo fare nel corso di cinque anni; un periodo di tempo insignificante per lo sviluppo di una tecnologia così rivoluzionaria. Quello che mancava, però, era un sistema in grado di processare facilmente ogni dato legato alla fisica e al movimento degli oggetti, ma è proprio da questo dettaglio che AxonVR è recentemente partita per trovare una collaborazione con NVIDIA e il suo formidabile PhysX.
Un passo simile bisognava aspettarselo e, in effetti, fa solo parte di uno dei tanti gradini che AxonVR ha dovuto scalare prima di arrivare a osservare i primi risultati concreti. L’aiuto di un motore fisico come quello di NVIDIA PhysX non aiuterebbe soltanto a perfezionare le sensazioni provate dal giocatore, ma è stata la stessa azienda a spiegare i benefici di un utilizzo simile in uno dei tanti post pubblicati settimanalmente sul blog ufficiale:
AxonVR si appoggia su PhysX per gestire le dinamiche dei corpi e il calcolo delle collisioni, cosa che libera il software di AxonVR dai calcoli aptici specifici. Combinando questa tecnologia con HaptX e VRWorks, riusciremo ad aggiungere una nuova dimensione alle avventure interattive nei parchi giochi, negli arcade e in altri locali incentrati sull’intrattenimento. Questo, però, potrà servire anche in casi esterni dal puro divertimento. Un sistema simile può servire nella difesa, nella medicina, nello sport e nell’allenamento realistico. Sfortunatamente, replicare un allenamento estremo nel mondo reale è quasi impossibile, pericoloso e costoso. Le tecnologie della GPU di NVIDIA e l’HaptX di AxonVR aggiungeranno un nuovo livello di autenticità, sicurezza e risparmio per l’allenamento in queste industrie.
Questa collaborazione, però, non è stato l’unico successo recente di AxonVR. Nel corso del mese, infatti, l’azienda ha confermato di aver ricevuto 5 milioni di euro in fondi da utilizzare per la realizzazione e la diffusione del suo HaptX. Voi cosa ne pensate del progetto? Come sempre, let us know!
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